Allora, per sviluppare meglio il Thread, a mio ovviamente opinabile parere, occorre prima sviluppare il quadro della macroeconomia, (e anche scienza monetaria) molto semplicemente perchè qualsiasi trading o investimento che non sia accompagnato da una "vision" macroeconomica rischia di "andare a buca" e diventare rischiosissimo, perchè manca la visione di insieme, anche e sopratutto "psicologica" perchè i mercati, dobbiamo sempre ricordarcelo, sono ESSENZIALMENTE psicologia. E tale psicologia "collettiva" nei mercati dipende moltissimo da fattori appunto di "valutazione macroeconomica", siano essi di varia natura o filosofia.
Partiamo in breve dalle "scuole storiche" di pensiero macroeconomico che sono essenzialmente tre:
La scuola cosiddetta "neoclassica" o monetarista
La scuola cosiddetta "keynesiana"
La scuola cosiddetta "austriaca".
Senza farla troppo lunga per evitare post chilometri riassumo qui (con beneficio di sintesi e quindi non esaustive) le principali caratteristiche di queste scuole
La scuola neoclassica deriva dagli assunti sulla mano "invisibile" e sulla credenza o teorema che "il mercato si regola da solo"
La scuola keynesiana postula lo stato quale regolatore e agente principale dell'economia anche di mercato
La scuola austriaca rigetta quasiasi "teorema matematico" applicabile all'economia e tendenzialmente sistematizza i valori sulla questione dell'interesse e convenienza.
Ora, prendete tutte tre le scuole e diciamo "buttatele nel cesso" o meglio vediamo di capire QUALI elementi di tutte e tre le scuole siano a tutt'oggi validi per una qualche vision macroeconomica.
Questo perchè nessuna delle tre scuole è sostanzialmente (a mio parere) valida nel mondo attuale, che è TOTALMENTE CAMBIATO, da circa 20 anni a questa parte.
A questo punto ovviamente posso dire solo da dove deriva la "mia vision" e perchè, sia ben inteso.
Dagli austriaci prendo il rigetto per quasiasi teorema matematico applicabile "sui generis" all'economia. Sfrondo tutte le cazzate anarcocazzare, e prendo il metodo.
Dai neoclassici prendo il concetto di inflazione conseguente (come ogni altro bene) dal risultato di domanda e offerta.
Dai keynesiani prendo il concetto dello stato sia come arbitro, sia come possibile agente in senso regolatore del mercato stesso.
A questo punto ci metto un po' di psicologia cognitiva e comportamentale (e anche "etologica"), un po' della teoria dei giochi e alla fine della fiera il risultato operativo è fondamentalmente questo:
L'economia e la finanza sono sostanzialmente equiparabili ad una barriera corallina.
Tale vision "naturalistica" potrebbe far pensare che io sia un sostenitore delle terrificanti cazzate sugli "animal spirit" del capitalismo e boiate anarcocazzare presunte "darwiniste" accluse
Niente di piu' falso.
Avere una vision naturalistica significa capire MOLTO bene che le relazioni economiche hanno una componente sociale che puo' essere sia cooperativa che competitiva e su TUTTO l'ambito dei comportamenti, ivi compresa la famosa "proprietà privata" (che non è affatto inviolabile nel mondo naturale VERO)
Scusate l'excursus, e torniamo a bomba.
Quando si definiscono i comportamenti della famosa "barriera corallina" si deve capire che appunto esistono "gerarchie alimentari", e strategie di predazione (le piu' diverse).
In tal senso, la base di riferimento (austriaca) ci dice che la ragione dell'operare in economia e finanza è l'interesse personale.
MA tale interesse personale va "mediato" attraverso comportamenti collettivi (tipologicamente strategia del branco) che possono massimizzarlo a costo della vision personale.
In brevi termini un branco di orche (per fare un esempio) ha dei precisi standard (regole interne) che gli permettono di essere in natura il piu' micidiale operatore in termini di predazione (e qui mi allontano sia dagli austriaci che dai neoclassici).
O se preferite, basterebbe vedere l'organizzazione sociale delle formiche, che pur essendo minuscole, con una sincronia di comportamento diventano il piu' perfetto operatore in natura, ben oltre quasiasi operatore individuale.
E in tal senso lo Stato puo' essere (uno) degli agenti "aggreganti" (quando funziona).
Come ci si comporta nella famosa "barriera corallina" e come posso "predire" sia i comportamenti delle prede che le strategie per predare?
Osservando.
Faccio un esempio stupido (che per mi ha letto ho già citato o meglio spiegato)
Salvini arriva al governo (sic) e in preda a delirio patriottico decide di uscire dall'Euro perchè cosi' "è sovrano", stampa quanta moneta vuole e l'economia si salverà.
Il monetarista neoclassico dice "In fondo ha ragione, esce da un sistema in disequilibrio fiscale, e troverà una posizione adatta al suo sistema economico"
Il keynesiano (in particolare i pazzi furiosi della MMT alias Modern Monetary Theory (statene lontano)) dice "finalmente potrà stampare moneta ad infinitum e poichè l'inflazione è un concetto superato potrà risolvere tutti i problemi".
Personalmente dico "Tu sei un pesce, e sei uscito dal branco, e ti aggiri per la barriera corallina convinto che potrai "mangiare meglio" e senza la concorrenza degli altri". Qual'è il prezzo che pagherai?
Semplice, quando esci dal branco, i predatori entrano in allarme. Sei solo e senza la difesa del branco. E' facilissimo che prima arrivi qualche grosso predatore a vedere quanto sei "mobile" e sveglio (e tu sei un pesce appesantito (crisi, disoccupazione e quant'altro), comincia a mordicchiare e poi si scatena il casino e diventi una preda di tutta la catena alimentare, prima i grossi e poi i piu' piccoli. La famosa "finanza speculativa e cattiva" gli incappucciati del Bilderberg?
Ma manco per idea. Quello che occorre capire è che sia la finanza che l'economia sono speculative PER DEFINIZIONE (e qui torno austriaco )
Non c'è AFFATTO bisogno che i famosi predatori facciano una riunione incappucciati per decidere se mangiarsi un pesce ******** ,la questione va da sè
In tal senso vi invito a vedere l'evoluzione della Lira Turca dopo l'avvento di Erdogan. Sovranista, "faccio tutto io", la banca centrale al suo servizio (o presunto tale), gli analisti finanziari OSSERVANO.
Quello che succede ovviamente, è che la Lira turca sprofonda, la banca centrale (troppo piccola) non ce la fa, gli investitori ritirano tutti gli investimenti in Turchia per non perderci soldi, e ti avviti nella spirale.
Questo esempio serve soltanto a capire che gli operatori anche e solo per ragioni puramente psicologiche se vogliamo, si "orientano" sul mercato seguendo delle logiche. Che siano a livello di singolo titolo o di intero Stato è indifferente.
E la "credibilità" è importante. E' come "appari" al mercato, tipo il pesce che si gonfia per apparire piu' grosso o si mimetizza.
Perchè se arriva Draghi i mercati gli credono e se arriva Salvini i mercati lo ammazzano? NON dipende dal sottostante, da quanto pesa la tua economia o cazzate del genere. E' semplicemente che i mercati sanno benissimo QUANTO sei ******** in economia e le cazzate che puoi fare. Non è difficile.
Tornando alla "vision macroeconomica" basatevi appunto su "cosa c'e da mangiare", chi mangia, e come. E' tutto li'. Buttateci tutti i teoremi, le scuole e muovetevi come un pesce
Perdonate il post prolisso, ma ci voleva
Partiamo in breve dalle "scuole storiche" di pensiero macroeconomico che sono essenzialmente tre:
La scuola cosiddetta "neoclassica" o monetarista
La scuola cosiddetta "keynesiana"
La scuola cosiddetta "austriaca".
Senza farla troppo lunga per evitare post chilometri riassumo qui (con beneficio di sintesi e quindi non esaustive) le principali caratteristiche di queste scuole
La scuola neoclassica deriva dagli assunti sulla mano "invisibile" e sulla credenza o teorema che "il mercato si regola da solo"
La scuola keynesiana postula lo stato quale regolatore e agente principale dell'economia anche di mercato
La scuola austriaca rigetta quasiasi "teorema matematico" applicabile all'economia e tendenzialmente sistematizza i valori sulla questione dell'interesse e convenienza.
Ora, prendete tutte tre le scuole e diciamo "buttatele nel cesso" o meglio vediamo di capire QUALI elementi di tutte e tre le scuole siano a tutt'oggi validi per una qualche vision macroeconomica.
Questo perchè nessuna delle tre scuole è sostanzialmente (a mio parere) valida nel mondo attuale, che è TOTALMENTE CAMBIATO, da circa 20 anni a questa parte.
A questo punto ovviamente posso dire solo da dove deriva la "mia vision" e perchè, sia ben inteso.
Dagli austriaci prendo il rigetto per quasiasi teorema matematico applicabile "sui generis" all'economia. Sfrondo tutte le cazzate anarcocazzare, e prendo il metodo.
Dai neoclassici prendo il concetto di inflazione conseguente (come ogni altro bene) dal risultato di domanda e offerta.
Dai keynesiani prendo il concetto dello stato sia come arbitro, sia come possibile agente in senso regolatore del mercato stesso.
A questo punto ci metto un po' di psicologia cognitiva e comportamentale (e anche "etologica"), un po' della teoria dei giochi e alla fine della fiera il risultato operativo è fondamentalmente questo:
L'economia e la finanza sono sostanzialmente equiparabili ad una barriera corallina.
Tale vision "naturalistica" potrebbe far pensare che io sia un sostenitore delle terrificanti cazzate sugli "animal spirit" del capitalismo e boiate anarcocazzare presunte "darwiniste" accluse
Niente di piu' falso.
Avere una vision naturalistica significa capire MOLTO bene che le relazioni economiche hanno una componente sociale che puo' essere sia cooperativa che competitiva e su TUTTO l'ambito dei comportamenti, ivi compresa la famosa "proprietà privata" (che non è affatto inviolabile nel mondo naturale VERO)
Scusate l'excursus, e torniamo a bomba.
Quando si definiscono i comportamenti della famosa "barriera corallina" si deve capire che appunto esistono "gerarchie alimentari", e strategie di predazione (le piu' diverse).
In tal senso, la base di riferimento (austriaca) ci dice che la ragione dell'operare in economia e finanza è l'interesse personale.
MA tale interesse personale va "mediato" attraverso comportamenti collettivi (tipologicamente strategia del branco) che possono massimizzarlo a costo della vision personale.
In brevi termini un branco di orche (per fare un esempio) ha dei precisi standard (regole interne) che gli permettono di essere in natura il piu' micidiale operatore in termini di predazione (e qui mi allontano sia dagli austriaci che dai neoclassici).
O se preferite, basterebbe vedere l'organizzazione sociale delle formiche, che pur essendo minuscole, con una sincronia di comportamento diventano il piu' perfetto operatore in natura, ben oltre quasiasi operatore individuale.
E in tal senso lo Stato puo' essere (uno) degli agenti "aggreganti" (quando funziona).
Come ci si comporta nella famosa "barriera corallina" e come posso "predire" sia i comportamenti delle prede che le strategie per predare?
Osservando.
Faccio un esempio stupido (che per mi ha letto ho già citato o meglio spiegato)
Salvini arriva al governo (sic) e in preda a delirio patriottico decide di uscire dall'Euro perchè cosi' "è sovrano", stampa quanta moneta vuole e l'economia si salverà.
Il monetarista neoclassico dice "In fondo ha ragione, esce da un sistema in disequilibrio fiscale, e troverà una posizione adatta al suo sistema economico"
Il keynesiano (in particolare i pazzi furiosi della MMT alias Modern Monetary Theory (statene lontano)) dice "finalmente potrà stampare moneta ad infinitum e poichè l'inflazione è un concetto superato potrà risolvere tutti i problemi".
Personalmente dico "Tu sei un pesce, e sei uscito dal branco, e ti aggiri per la barriera corallina convinto che potrai "mangiare meglio" e senza la concorrenza degli altri". Qual'è il prezzo che pagherai?
Semplice, quando esci dal branco, i predatori entrano in allarme. Sei solo e senza la difesa del branco. E' facilissimo che prima arrivi qualche grosso predatore a vedere quanto sei "mobile" e sveglio (e tu sei un pesce appesantito (crisi, disoccupazione e quant'altro), comincia a mordicchiare e poi si scatena il casino e diventi una preda di tutta la catena alimentare, prima i grossi e poi i piu' piccoli. La famosa "finanza speculativa e cattiva" gli incappucciati del Bilderberg?
Ma manco per idea. Quello che occorre capire è che sia la finanza che l'economia sono speculative PER DEFINIZIONE (e qui torno austriaco )
Non c'è AFFATTO bisogno che i famosi predatori facciano una riunione incappucciati per decidere se mangiarsi un pesce ******** ,la questione va da sè
In tal senso vi invito a vedere l'evoluzione della Lira Turca dopo l'avvento di Erdogan. Sovranista, "faccio tutto io", la banca centrale al suo servizio (o presunto tale), gli analisti finanziari OSSERVANO.
Quello che succede ovviamente, è che la Lira turca sprofonda, la banca centrale (troppo piccola) non ce la fa, gli investitori ritirano tutti gli investimenti in Turchia per non perderci soldi, e ti avviti nella spirale.
Questo esempio serve soltanto a capire che gli operatori anche e solo per ragioni puramente psicologiche se vogliamo, si "orientano" sul mercato seguendo delle logiche. Che siano a livello di singolo titolo o di intero Stato è indifferente.
E la "credibilità" è importante. E' come "appari" al mercato, tipo il pesce che si gonfia per apparire piu' grosso o si mimetizza.
Perchè se arriva Draghi i mercati gli credono e se arriva Salvini i mercati lo ammazzano? NON dipende dal sottostante, da quanto pesa la tua economia o cazzate del genere. E' semplicemente che i mercati sanno benissimo QUANTO sei ******** in economia e le cazzate che puoi fare. Non è difficile.
Tornando alla "vision macroeconomica" basatevi appunto su "cosa c'e da mangiare", chi mangia, e come. E' tutto li'. Buttateci tutti i teoremi, le scuole e muovetevi come un pesce
Perdonate il post prolisso, ma ci voleva