Mancini è lucido quando le cose gli vanno bene, se ha una squadra nettamente superiore, se ha vantaggii in classifica. Non ha mai retto le pressioni, le critiche, gli arrivi in volata. È un insicuro, difatti si è sempre circondato di amici, ex compagni di squadra, giornalisti di parte alla Zazzaroni. Sono le sue copertine di Linus. In nazionale, dopo un avvio stentato, ha inanellato una serie positiva lunghissima, frutto però di amichevoli di comodo, gironi di qualificazione semplicissimi e un Europeo "particolare". Tutto questo lo ha portato ad esprimersi al meglio, con intuizioni ottime sulla scelta di alcuni giovani e una cifra di gioco godibile, detto da me che non l'ho mai stimato. I problemi, come anche nella sua carriera di club, sono sorti alle prime difficoltà. È qui che affonda puntualmente, anche perchè incapace di reinventarsi e rivedere le sue scelte. Più realizza di aver sbagliato, più vi si trincera cocciutamente. Avrebbe dovuto lasciare, da trionfatore, dopo la vittoria dell'Europeo. Sarebbe stato un bene per lui e per tutti