La Superlega europea [De profundis Edition]

Sei favorevole alla creazione di una Superlega europea?

  • Sì, è il futuro del calcio europeo di vertice

    Voti: 65 19,4%
  • Sì, non c'era altra possibilità per ripianare i debiti generali

    Voti: 52 15,5%
  • No, il calcio europeo ha una sua storia slegata dagli affari

    Voti: 159 47,5%
  • No, il calcio deve rimanere immutato così com'è

    Voti: 59 17,6%

  • Votanti
    335
Quindi questa storia ci è costata una multa di 15mln + il 5% degli introiti Uefa. Ma non solo, Juve, Barcellona e Real sono passate alle vie legali contro gli altri club che si sono defilati. Se c'era un accordo scritto con delle penali, sono cazzi. Rischiamo di prendere mazzate a destra e manca con conseguente smantellamento della squadra. Dentro questo progetto non bisognava entrarci.
 
Quindi questa storia ci è costata una multa di 15mln + il 5% degli introiti Uefa. Ma non solo, Juve, Barcellona e Real sono passate alle vie legali contro gli altri club che si sono defilati. Se c'era un accordo scritto con delle penali, sono cazzi. Rischiamo di prendere mazzate a destra e manca con conseguente smantellamento della squadra. Dentro questo progetto non bisognava entrarci.
La multa per singola squadra è di poco più di 1.5 mln più il 5% dei ricavi Champions, che se la vinci saranno tipo 5/6 milioni
 
Quindi questa storia ci è costata una multa di 15mln + il 5% degli introiti Uefa. Ma non solo, Juve, Barcellona e Real sono passate alle vie legali contro gli altri club che si sono defilati. Se c'era un accordo scritto con delle penali, sono cazzi. Rischiamo di prendere mazzate a destra e manca con conseguente smantellamento della squadra. Dentro questo progetto non bisognava entrarci.
I 15 milioni sono da dividere tra le 9 squadre.
 

Barcellona, Juventus e Real Madrid rispondono alla Uefa: il comunicato​

In relazione al comunicato emesso da Uefa il 7 maggio sulla Super League e alla posizione assunta da nove dei suoi membri fondatori, Fútbol Club Barcelona, Juventus Football Club e Real Madrid Club de Fútbol comunicano che:

(i) I club fondatori hanno ricevuto, e continuano a ricevere, inaccettabili pressioni, minacce ed offese da terze parti al fine di ritirare il progetto proposto e, conseguentemente, desistere dal loro diritto/dovere di fornire soluzioni all’ecosistema del calcio mediante proposte concrete ed un dialogo costruttivo. Ciò è intollerabile in punto di diritto e la giustizia si è già pronunciata in favore della proposta di Super League, ordinando a FIFA e UEFA di astenersi, sia direttamente sia per il tramite dei propri associati, dall’intraprendere ogni azione che possa pregiudicare l’iniziativa in qualsiasi modo in pendenza del procedimento.

(ii) Il progetto Super League è stato concepito congiuntamente dai dodici club fondatori:
a. Con lo scopo di fornire soluzioni all’attuale insostenibile situazione del settore calcistico. I dodici club fondatori hanno condiviso la stessa preoccupazione – così come altri stakeholders nel calcio europeo – particolarmente nel contesto socio-economico corrente, che riforme strutturali siano indispensabili per assicurare che il nostro sport permanga di interesse e sopravviva nel lungo periodo. Per rispondere a ciò, il 18 aprile hanno annunciato la loro volontà di creare la Super League e di instaurare un canale di comunicazione con UEFA e FIFA, in un costruttivo spirito di collaborazione tra le parti, così come reso noto a ciascuna di esse nella stessa data;
b. Con il massimo rispetto per le attuali strutture e per l’ecosistema del calcio. I club fondatori hanno espressamente convenuto che la Super League avrà luogo quando riconosciuta da UEFA, da FIFA o da entrambe, oppure quando, nel rispetto delle leggi e dei regolamenti applicabili, considerata quale competizione compatibile a tutti gli effetti con il permanere dei club fondatori nelle rispettive competizioni domestiche. Tuttavia, a dispetto di tali circostanze, UEFA e FIFA si sono sinora rifiutate di stabilire un adeguato canale di comunicazione; e
c. Al fine di apportare stabilità finanziaria all’intera famiglia del football europeo, attualmente impattata da una crisi profonda che minaccia la sopravvivenza di molti club. Testimonianza di questo sono gli impegni annunciati a destinare annualmente fondi di solidarietà di importo garantito, rispetto a quelli distribuiti da UEFA, e a rafforzare le regole di sostenibilità finanziaria, attraverso la creazione di un chiaro, trasparente ed efficace sistema di controllo, soggetto a verifiche da parte di esperti.

(iii) I dodici club fondatori hanno condiviso come la Super League rappresenti un’opportunità unica per offrire ai tifosi in tutto il mondo il miglior spettacolo possibile e per rafforzare l’interesse globale nel calcio, che non è un fatto immutabile e che è soggetto a nuovi trend generazionali. Inoltre, hanno condiviso che uno degli obiettivi principali è la promozione del calcio femminile su scala globale, una enorme, ma attualmente sottostimata, opportunità per il settore.

(iv) Siamo totalmente consapevoli della diversità di reazioni all’iniziativa della Super League e, conseguentemente, della necessità di riflettere sulle ragioni di alcune di esse. Siamo pronti a riconsiderare l’approccio proposto, per quanto necessario. Tuttavia, saremmo altamente irresponsabili qualora, consapevoli dei bisogni e della crisi sistemica del settore calcistico che ci hanno indotti ad annunciare la Super League, abbandonassimo la missione di fornire risposte efficaci e sostenibili alle questioni esistenziali che minacciano il settore calcistico.

(v) Ci rincresce vedere come i club nostri amici e partner fondatori della Super League si trovino ora in posizione incoerente e contraddittoria avendo sottoscritto ieri numerosi impegni con UEFA. Tuttavia, poiché permangono i problemi concreti che hanno portato i dodici club fondatori ad annunciare la Super League alcune settimane fa, ribadiamo che, per onorare la nostra storia, per ottemperare agli impegni assunti nei confronti dei nostri stakeholders e dei nostri tifosi, per il bene del calcio e per la sostenibilità finanziaria del settore, abbiamo il dovere di agire in maniera responsabile e di perseverare nel raggiungere i nostri obiettivi, nonostante le continue ed inaccettabili pressioni e minacce ricevute da UEFA.

(vi) Soprattutto, ribadiamo a FIFA, UEFA e a tutti gli stakeholder del calcio, come abbiamo fatto in numerose occasioni a partire dall’annuncio della Super League, il nostro impegno e la nostra ferma volontà di discutere insieme, con rispetto e nell’osservanza dei principi di diritto ma scevri da intollerabili pressioni, le soluzioni più appropriate per la sostenibilità dell’intera famiglia del calcio.
 

Giuse1979

Vice capitano
Ma loro non avevano intenzione di partecipare alle competizioni uefa per club. Anzi, volevano farsi proprio la loro alternativa.
Quello che avevano sottovalutato (ma possibile? Un progetto da 3mila miliardi e non considerano queste cose) era che leghe nazionali e fifa si sarebbero schierate contro, negando campionati e europei/mondiali da cui ovviamente nessuno voleva uscire.
Che poi: sulla carta forse le leghe nazionali non le volevano lasciare, ma di fatto sarebbero diventati tornei di allenamento o di serie b. Tanto la competizione piu grossa nessuno gliela toglieva.
Ma anche i risultati sportivi in generale per quelle squadre andavano in secondo piano. Vincere o perdere sul campo cambiava poco, tanto sul lato economico vincevano tutte e sempre. Un torneo organizzati da loro stessi, figurati, si sarebbero messe d accordo per far girare la vittoria.
Era spettacolo quello, non sport. E io non sono manco cosi sicuro che avrebbe attirato l attenzione sperata per triplicare i guadagni.

alt guarda che i campionati nazionali sono a tutti gli effetti competizioni UEFA essendo affiliati ad essa.
Altrimenti la cosa sarebbero riusciti a gestirla in maniera più semplice.
 

Robywka72

Vice capitano
Juve Barcellona e Real saranno pure dei colossi ma ormai sono rimasti da soli. Più vanno avanti su questa strada più ci rimettono.
Anche perché al netto dell’aspetto legale di cui ogni avvocato dirà la sua con l’obiettivo di trovare una terra di mezzo...il problema vero e che continuo a nn capire è continuare su questa strada che ha un’opposizione molto importante in maniera trasversale.
Senza entrare nei meriti, visto che hai una società che è condizionata in maniera importante dall’aspetto dell’immagine, stai facendo di tutto per risultare più antipatico e far passare quelli dell’ uefa come delle brave persone...e ci vuole molto impegno in questo.
Ora se le altre hanno trovato un accordo con la uefa, giusto o sbagliato che sia, ora non potranno a livello di immagine rimangiarsi tutto. Pertanto non so dove vogliano andare a parare queste tre. Davvero
 
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