Libri sull’Inter

Ho letto il primo Interismi di Severgnini e l'ho trovato piacevole lettura, peccato come dice interista.doc poi via via autore e opera hanno perso ogni senso di rilevanza

Sogno, magari entro questa decade, se la proprietà si muove, una mega edizione tipo Inter. 1908-2028 condita da fotografie speciali, racconti dei protagonisti, momenti essenziali dell'interismo, un tomo di 400-500 pagine da 100 e passa euro per collezionisti con poster firmato annesso in copie numerate, giuro che una cosa del genere s-e-r-v-e

Il primo Interismi aveva un suo senso di esistere. Dopo la delusione del 5 maggio, bisognava in un certo senso sdrammatizzare l'evento e riderci su con due qualità che denotano la superiorità di noi interisti: ironia e, soprattutto, autoironia. D'altronde, parliamo di calcio, la vita vera di ognuno di noi è un'altra e saper ridere delle 'disgrazie' calcistiche è un valore aggiunto che non tutti i tifosi, soprattutto quelli 'ossessionati dalla vittoria con ogni mezzo, anche illegale', conoscono. Chi meglio di un giornalista interista del Corriere della Sera? Il libro, infatti, scorre via piacevolmente e offre parecchi spunti interessanti e divertenti (Inter-Ettore, Juve-Achille, Milan-Patroclo "bravo ragazzo ma anche Omero decise di tagliarlo ad un certo punto" :ghigno ) così come la contrapposizione Inter-Londra-gatti vs Juve-Parigi-cani e anche il fatto che l'ottimismo sia il meno interista dei sentimenti:ghigno
Trovai splendida e commovente (col senno di poi, anche profetica) la parte in cui dice: L'Inter, signori, è una forma di allenamento alla vita. È un esercizio di gestione dell'ansia, e un corso di dolcissima malinconia. È un preliminare lungo anni. È il gioco, da grandi, di quelli che da bambini tenevano ai sudisti e agli indiani. È – come ho scritto, e leggerete – un modo di ricordare che a un bel primo tempo può seguire un brutto secondo tempo (con la Lazio, agghiacciante). Ma ci sarà comunque un secondo tempo, e poi un'altra partita, e dopo l'ultima partita un nuovo campionato. Non possiamo perderli tutti. Oppure sì, se ci mettiamo d'impegno. Ma non accadrà, non siamo così prevedibili, nemmeno nel masochismo. Verrà il nostro momento, e sarà magnifico (chiaramente l'ho ritrovata su Wikiquote, non me la ricordavo a memoria).

Insomma, davvero un bel libro. Ma sarebbe dovuto rimanere un caso isolato. Gli altri titoli della serie non hanno alcun senso di esistere e sono più che altro un taglia e incolla di lettere che Severgnini riceveva sul Corriere e a cui rispondeva durante quel periodo. Non puoi fare un libro che all'85% si poggia quasi solo su questo (cioè sul riciclato) e che di nuovo ha solo poche pagine....

Eurointerismi, che in teoria avrebbe dovuto chiudere il cerchio dopo il 2010, non mi ha restituito nulla delle emozioni di Interismi: al contrario, mi ha annoiato tantissimo. Allo stesso modo, l'ultimo Manuale del perfetto interista 2019-2020, uscito l'estate scorsa, altro non è che tutti gli Interismi messi insieme + lettere riciclate dell'ultimo decennio su vari argomenti + poche cose davvero nuove.

Ciò detto, Severgnini mi sta umanamente simpatico e se mi capitasse di incontrarlo in qualche libreria, mi fermerei a parlare di Inter con lui:ghigno
 
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