Purtroppo, non si poteva fare altrimenti. Nell'estate 2018, non avevamo una disponibilità economica cash così ampia per portarcelo a casa. Virammo su Nainggolan (errore scellerato) non solo perché pupillo di Spalletti ma anche perché la Roma accettò una parte cash ben al di sotto dei 40 che chiedeva il Barça per Rafinha e degli altrettanti 40 che chiedeva il Valencia per Cancelo, a fronte, però, di due contropartite tecniche: Santon valutato 9,5 milioni e Zaniolo valutato 4,5 milioni. 14 milioni che aggiunti ai 24 cash ci permisero di raggiungere il valore totale di 38 milioni di euro che la Roma dava a quello ritenuto all'epoca ancora un grande calciatore. Né il Barça per Rafinha né il Valencia per Cancelo erano intenzionati ad accettare contropartite, volevano solo denaro sonante e noi non ne avevamo.
Tornando in topic, non so voi
@Dylan21 @SuperMichele, ma per me il valore di una maglia è dato più dai risultati sportivi che con essa saranno raggiunti più che dalla mera estetica. Se poi una maglia oggettivamente bella è resa ancora più adorabile da grandi risultati sportivi, tanto di guadagnato. Infatti, tendo a sospendere il giudizio su una maglia osservando il risultato sportivo stagionale.
Esempio: la tanto vituperata maglia home 2010/2011 ha per me un valore affettivo enorme, soprattutto quella esibita nel gennaio 2011-maggio 2011 con tutte le toppe possibili ed immaginabili. Da un lato c'è il dolce fresco ricordo del Quintuple, dall'altro c'è la gioia per l'insperata rimonta all'Allianz Arena con il Bayern Monaco (quella del salvataggio sulla linea di Ranocchia e del golazo di Pandev a pochi minuti dallo scadere): il tutto condito dalla malinconia per uno scudetto gettato via in malo modo e per quella 3 giorni sciagurata (Milan-Schalke) che pose fine alla Grande Inter II.
Un altro esempio è la maglia home 2017/2018, quella volgarmente disprezzata come "codice a barre". Ecco, io quella maglia la assocerò sempre al grande derby 3-2 della tripletta di Scinocchio, all'impresa di San Siro con la Juve resa vana dal furto di Orsato (VAR su Vecino e mancato doppio giallo di Pjanic su Rafinha), e alla grande notte dell'Olimpico con la Lazio che ci fece tornare a riveder le stelle. Per quanto sia esteticamente oggettivamente bruttina, ha per me un valore affettivo non indifferente perché pose fine ad un periodo di indecenza sportiva iniziato con l'eliminazione dal Marsiglia in Champions nel 2012 e proseguito per troppi troppi troppi anni.
La maglia home 2015/2016 è oggettivamente stupenda ma il crollo dal 1° posto al 4° posto a distanza siderale dal 3° che dava l'accesso al preliminare di Champions me la fa calare di molto nelle preferenze. Quella maglia la associo simpaticamente alla "ricostituzione della Jugoslavia nell'Inter": Handanovic (Slovenia), Brozovic e Perisic (Croazia), Jovetic (Montenegro), Ljajic (Serbia). Ogni volta che ci penso, mi scappa un sorriso.
La maglia home 2014/2015 è semplicemente perfetta per l'annata vissuta, la peggiore senza alcun dubbio degli ultimi anni, secondo me anche di più di quella 2012/2013 in cui quantomeno facemmo un girone d'andata dignitoso e ci togliemmo qualche soddisfazione (derby e sverginamento Juventus Stadium), pur finendo 9° a dispetto dell'annata Mazzarri/Mancini dove finimmo 8° (si fa per dire). La maglia home 2012/2013 non era male, era una bella idea, ma la tonalità del blu era totalmente sbagliata. La maglia away 2012/2013 tutta rossa poi non l'ho mai perdonata.
Le maglie away le guardo poco, anche perché le reputo poco caratterizzanti. Ma non tanto per demeriti degli sponsor quanto per l'oggettiva difficoltà a renderle personalizzabili e immediatamente riconoscibili di un determinato club. Per cui possono anche fare disastri (come la away di quest'anno che è orrenda), non mi tange più di tanto la cosa. A me piace molto la maglia away 2006/2007, la trovo stupenda. Ma la mia preferita è la away 2009/2010: il rimando alla away della magica stagione 1964/1965 fu azzeccassimo e profetico. Inoltre la associo all'assist al bacio di Wesley per Samuel a Stamford Bridge... brividi.
Riguardo le terze maglie in cui è giusto che ci sia massima libertà artistica, trovo stupenda quella gialla della stagione 2015/2016 che mi ricordava il passato del 2002/2003 e 2003/2004 e con cui ottenemmo una bella vittoria a Napoli per 0-2 nei quarti di Coppa Italia. Orrenda quella del 2018/2019 che in teoria avrebbe dovuto rimandare al Duomo di Milano ma nei fatti.... insomma. Stupenda la terza maglia tutta nera del 2019/2020 in stile racing F1: oltre ad essere stupenda con un giallo-nero meraviglioso, mi ricorda la grande vittoria a Praga con lo Slavia per 1-3 al cardiopalma: 0-1 per noi, 0-2 per noi annullato con relativo rigore al VAR per lo Slavia, 1-1 che poteva ammazzare un elefante, dopodiché 1-2 di Lukaku che scartò il portiere (relativa telecronaca urlata di Trevisani-Adani) ed assist straordinario d'esterno di Lukaku per Lautaro per l'1-3.
La maglia del centenario 2007/2008 era stupenda, meravigliosa, un grande omaggio al passato. Tuttavia, quando girava la voce che avremmo potuto indossarla al Bernabeu per la finale di Champions, storsi un po' il naso. Volevo che tutto il mondo vedesse l'Inter scendere in campo con la maglia nera e azzurra: i colori più belli del mondo. Fui accontentato.
Detto questo, io ho solo due maglie: la home 2010/2011 di Milito acquistata due anni fa su Internet da un privato (in realtà, avrei voluto quella di Stankovic ma era introvabile) e quella del centenario 2007/2008 di Materazzi che purtroppo non mi entra più e che conservo come un cimelio .........
Chiudo con un pensiero sulla home 2020/2021: secondo me tanto male non è, dalla televisione fa un bell'effetto. Speriamo di poterla associare a bei risultati sportivi...