Se guardiamo solo e soltanto il campo da calcio, beh, eddai, Messi ha fatto di piú. Molto di piú. Incomparabilmente di piú.
E non é il solo.
Il punto é che quando parliamo di Maradona, parliamo addirittura di...Maradona.
Il peso del personaggio, della storia umana, della leggenda e del mito che si porta appresso non possono non essere considerati, non possono non influire in ogni discorso, che non puó, non riesce, ad essere solo calcistico.
Maradona é il piú grande simbolo del calcio, nessuno mai potrá competere con un personaggio simile.
E' un po' l'emblema del riscatto del ribelle, dello sregolato, del perdente, il simbolo del destino e del sistema che se lo prendono nel culo, é la bandiera di tutti i genialoidi e talentuosi che non hanno voglia di fare un *****, che delle regole, delle gavette, del buon senso, della responsabilitá, delle scelte razionali e dei percorsi a tappe se ne sciacquano non uno ma tutti e due i coglioni.
Maradona é quello che ha potuto permettersi di sbattere in faccia a tutti i matematici, con sprezzo e meravigliosa tracotanza, che il fatto che 2 + 2 faccia 4 é una gigantesca puttanata, e che 2 + 2 fa semplicemente quello che capita.
Parliamo di una creatura meravigliosamente partorita dal delizioso trash degli anni'80, che da top player decide nel pieno della carriera di andare a giocare in una squadretta di una delle cittá piú povere e disastrate d'Europa, presentato in una palestra sovraffollata in una conferenza stampa che sembrava uscita un po' da un film di Vanzina, un po' dal video musicale di un neomelodico locale.
Parliamo di un tappetto piú largo che lungo con dei capelli improbaili e una faccia da borseggiatore da vicolo, perfetto per fare da comparsa in un film di Merola, parliamo di uno che metteva incinta la commessa del supermercato per poi dire in conferenza stampa di non ricordarsi di averla mai vista prima.
Parliamo di uno che mentre in settimana i compagni si allenavano in campo andava ad inaugurare i locali dei camorristi testandogli la purezza della bamba appena arrivata dal sudamerica.
Parliamo di uno che passava 4 giorni a settimana strafatto di bamba, due giorni a ripulirsi, e un giorno a giocare a calcio, e che calcio, per gli stadi d'Italia e D'Europa.
Parliamo di uno che in una semifinale mondiale ha dato dei figli di ******* in mondovisione ai tifosi di casa durante l'inno nazionale.
Parliamo di uno che, peró, quando andava in campo, pur strafatto, pur senza allenarsi, pur con la pancia, pur con figli mai riconosciuti sparsi in giro, pur con gli amici camorristi, componeva poesie, estasiava le folle, portava scudetti nella provincia del calcio e coppe del mondo alla propria nazione. Dimostrando che 2 + 2 faceva quello che stabiliva lui.
Maradona é uno scherzo, un dito medio sollevato dalla sorte al mondo vero, un cortocircuito della natura, un genio del male, una beffa per chi sta dalla parte 'giusta' della barricata.
Padre fallito, marito fallito, atleta fallito, amante fallito, cittadino fallito...ma su quel rettangolo verde, ai suoi tempi, era Dio onnipotente.
Per contro..Messi é un bravo ragazzo, ha sempre fatto le scelte giuste, é timido, educato, é un tipo a posto, sobrio e lucido in tutti i sensi.
Tutto quel che c'é da dire su di lui é in campo. Niente da aggiungere.
Maradona peró é stato molto piú che un semplice campione, nell'immaginario comune.
Chiunque uscirá sempre distrutto da un confronto con lui, perché nessuno ha una storia ed un mix paragonabile di tali affascinanti contraddizioni. .