Guido Gianfardoni – E’ stato il primo giocatore a passare dalla Juventusall‘Inter. Dalla stagione 1923-1924 è alla Juventus, dove gioca per tre stagioni, vincendo uno scudetto, (5 presenze nella stagione 1925-1926) e totalizzando complessivamente 44 presenze con 4 goal. Dal 1926 è all’Inter, dove vince da protagonista lo scudetto 1930. Con i nerazzurri gioca complessivamente 128 gare con 1 gol segnato.
Luigi Allemandi – Campione del mondo con la Nazionale italiana nel 1934, viene acquistato dalla Juventus nel 1925. Passa all’Inter nel 1927 e con la maglia nerazzurra vince lo scudetto del 1929-30. Saranno 193 le presenze con l’Inter in otto stagioni.
Giovanni Ferrari – Annoverato tra i migliori giocatori della sua generazione, dopo aver vinto con i bianconeri cinque scudetti in altrettante stagioni, risultando essere in tutti e cinque i campionati il secondo cannoniere della squadra, rifiuta l’offerta della Lazio per ricomporre nel 1935 l’accoppiata con Meazza già vista in Nazionale. Saranno 128 le presenze in nerazzurro, coronate da 24 gol.
Renato Olmi – Dopo una prima parentesi nerazzurra, nel 1941 passa alla Juventus disputando 18 partite e segnando un gol, prima di tornare per un anno all’Inter. 117 le presenze in nerazzurro e un solo gol segnato.
Aldo Serena – Dopo una prima parentesi nerazzurra e dopo aver indossato la maglia di Como, Bari, Milan e Torino, passa alla Juventus nell’estate del 1985. Dopo 3 stagioni, 51 presenze e 21 gol fa ritorno a Milano dove ritrova Trapattoni con cui si era aggiudicato il titolo nazionale un anno prima. Dal 1987 al 1991, colleziona 114 presenze, siglando 45 reti.
Luigi De Agostini – Nel 1987 viene acquistato dalla Juventus per 5,5 miliardi di lire, dove milita fino al 1992. Si trasferisce quindi all’Inter, per 2 miliardi di lire e in una sola annata con la maglia nerazzurra colleziona 31 partite, siglando anche una rete.
Salvatore Schillaci – Totò dopo 3 stagioni con la Juventus e la parentesi meravigliosa del campionato del mondo 1990, nella stagione 1992-1993 passa per 8,5 miliardi di lire all’Inter. Schillaci ricorda con grande entusiasmo il suo trasferimento da Torino a Milano: «Ho ottenuto il massimo, sognavo la maglia nerazzurra e avrei accettato di restare fermo se non fossi riuscito a raggiungerla. I soldi non sono tutto. Riparto da zero a 27 anni e cerco una rivincita». Con l’Inter gioca due stagioni siglando in totale 11 gol in 30 partite, vincendo anche una Coppa UEFA.
Angelo Peruzzi – Nel novero dei migliori portieri italiani di sempre, dopo aver difeso per 301 volte la porta della Juventus, passa all’Inter per la stagione 1999-2000 per la cifra di 28 miliardi di lire seguendo il suo allenatore Marcello Lippi. In maglia nerazzurra offre un rendimento molto alto e colleziona 33 presenze in campionato e 4 in Coppa Italia. A fine stagione, Sébastien Frey fa ritorno all’Inter e Peruzzi viene ceduto alla Lazio.
Patrick Vieira – Il 2 agosto 2006, a seguito di un’estate bollente in Serie A per il caso Calciopoli, Patrick Vieira viene acquistato per 9,5 milioni di euro dall’Inter. Nelle sue prime due stagioni in maglia nerazzurra colleziona 51 presenze, segnando 7 reti. Con l’Inter vince 3 scudetti e 2 Supercoppe italiane ma la sua esperienza in maglia nerazzurra è stata condizionata da diversi infortuni.
Zlatan Ibrahimović – Il 10 agosto 2006, in seguito alle vicende di Calciopoli, lascia la Juventus e approda all‘Inter, che si aggiudica l’attaccante per 24,8 milioni di euro. Dopo aver vinto la Supercoppa italiana con l’Inter,è uno dei protagonisti della stagione 2006-07, conclusasi con la vittoria dello scudetto con cinque giornate di anticipo rispetto alla fine del campionato, terminato con 97 punti. Anche nella stagione successiva si conferma punto di forza dei nerazzurri, con la doppietta decisiva sul campo del Parma che regala il tricolore all’Inter.
penso sia inutile scomodare Trapattoni, Foni e Italo Allodi: tre che hanno fatto più che bene da allenatori e dirigenti dopo un passato da bandiere juventine.
Chi ha fallito da ex juventino all'Inter? Tardelli, lippi, Anastasi... poi?
Non è sempre stato un cavallo di ***** la loro roba.