Opinioni su Luciano Spalletti

Difesa a 3 o a 4?


  • Votanti
    45
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Ethereum

Prima squadra
  Bannato
Bisogna riconoscere i meriti di un allenatore che ha portato a termine il suo lavoro tra mille difficoltà e critiche. ha gestito lo spogliatoio nonostante le mine scoppiate all'interno durante la stagione. Ha raggiunto l'obiettivo qualificazione con una squadra con evidentissimi limiti tecnici.

Siamo sicuri potesse fare di più?

Grazie Luciano.

Sono d'accordo con te, altresì è innegabile che certe partite chiave le ha clamorosamente sbagliate (tipo a Londra col Tottenham).
 

Numerodue

Leggenda
  Moderatore
  Supporter
  Mod dell'anno
Bisogna riconoscere i meriti di un allenatore che ha portato a termine il suo lavoro tra mille difficoltà e critiche. ha gestito lo spogliatoio nonostante le mine scoppiate all'interno durante la stagione. Ha raggiunto l'obiettivo qualificazione con una squadra con evidentissimi limiti tecnici.

Siamo sicuri potesse fare di più?

Grazie Luciano.

Nei momenti topici si, ha toppato miseramente quando ci voleva quel guizzo di carattere e di azzardo per superare le difficoltà. Come dice il buon Don Abbondio: "Il coraggio, se uno non ce l'ha, mica se lo può dare".
 
“Alla Pinetina e in corso Vittorio Emanuele sapevano da tempo che il fratello di Spalletti combatteva una durissima battaglia. Nell’ultimo periodo le sue condizioni di salute si erano progressivamente aggravate, ma Lucio non aveva mai fatto mancare il suo impegno e la sua professionalità per la “causa” interista. Dentro era divorato dal dolore per il familiare tanto caro e in più doveva fare i conti con il fastidio (certamente neppure paragonabile con l’altra situazione, ma comunque di fastidio trattavasi) per le voci su Conte.

stima per il mister
 

Il_Sommo_

Vice capitano
Guarda, fonti a parte, potrò sembrare un eretico integralista ma da un certo punto di vista la mia posizione è forse anche più critica della tua. Gli scheletri nell'armadio in un sistema marcio ce li hanno tutti, a vari livelli. Ogni squadra ha una storia di doping da raccontare. Il libro di Ferruccio Mazzola che racconta dei caffè corretti di Herrera, prima sconfessato in toto, poi ritenuto veritiero nei contenuti dal fratello Sandro rimane, se non una macchia, un dubbio enorme sul reale valore di quella squadra imbattibile. Nella vicenda di Calciopoli Moratti ha accettato uno scudetto che io avrei lasciato lì e le intercettazioni di Facchetti facevano emergere un sistema in cui l'Inter non accettava di essere penalizzata dalla condotta arbitrale. Questa è di certo un'attenuante ma a nessun dirigente è consentito telefonare ad un membro del consiglio arbitrale, questo sia chiaro. L'onestà è un concetto binario, senza sfumature. O sei onesto o non lo sei. Dare però la possibilità a uno juventino qualsiasi, magari anche negazionista, di attaccarsi a queste faccende, beh, rode un po'. Anzi rode tanto. Perché se è vero che nessuno è pulito, è anche vero che la condotta malavitosa sistematica, ossia ciò che la Juve e i suoi dirigenti hanno portato avanti per anni, portandosi dietro tutte le principali società italiane è una cosa gravissima. Eppure noi siamo lì a farcele cantare anche da loro. Il perché è evidente ed è il concetto più in voga da qualche anno a questa parte, in ogni sfera della società civile, della politica, dello sport: se noi siamo marci lo siete anche voi, ma almeno noi non siamo ipocriti. Ecco, io a queta roba non ci sto! Ecco perché avrei mollato lo scudetto del 2006 e se fosse stato possibile rinunciato alla prescrizione nel processo Calciopoli.
I dubbi vanno lasciati alle spalle. Le pene da scontare, se ci sono, si pagano. Poi puoi camminare a testa alta. Con uno scudetto in meno cucito sulla maglia. E chissenefrega!
Capisco e rispetto il tuo post.
Tuttavia quando le squadre si scanseranno con noi come con la Juve, e gli arbitri ci aiuteranno come aiutano loro, e mi pare avvenga l estremo contrario di questo, allora si forse potranno accusarci di essere come loro.
Fino ad allora io da quando tifo Inter con coscienza pensante vado fiero dei torti arbitrali subiti e delle squadre come Sassuolo, Atalanta, Udinese che con noi giocano come se fosse lo spareggio per la salvezza.
 
Guarda, fonti a parte, potrò sembrare un eretico integralista ma da un certo punto di vista la mia posizione è forse anche più critica della tua. Gli scheletri nell'armadio in un sistema marcio ce li hanno tutti, a vari livelli. Ogni squadra ha una storia di doping da raccontare. Il libro di Ferruccio Mazzola che racconta dei caffè corretti di Herrera, prima sconfessato in toto, poi ritenuto veritiero nei contenuti dal fratello Sandro rimane, se non una macchia, un dubbio enorme sul reale valore di quella squadra imbattibile. Nella vicenda di Calciopoli Moratti ha accettato uno scudetto che io avrei lasciato lì e le intercettazioni di Facchetti facevano emergere un sistema in cui l'Inter non accettava di essere penalizzata dalla condotta arbitrale. Questa è di certo un'attenuante ma a nessun dirigente è consentito telefonare ad un membro del consiglio arbitrale, questo sia chiaro. L'onestà è un concetto binario, senza sfumature. O sei onesto o non lo sei. Dare però la possibilità a uno juventino qualsiasi, magari anche negazionista, di attaccarsi a queste faccende, beh, rode un po'. Anzi rode tanto. Perché se è vero che nessuno è pulito, è anche vero che la condotta malavitosa sistematica, ossia ciò che la Juve e i suoi dirigenti hanno portato avanti per anni, portandosi dietro tutte le principali società italiane è una cosa gravissima. Eppure noi siamo lì a farcele cantare anche da loro. Il perché è evidente ed è il concetto più in voga da qualche anno a questa parte, in ogni sfera della società civile, della politica, dello sport: se noi siamo marci lo siete anche voi, ma almeno noi non siamo ipocriti. Ecco, io a queta roba non ci sto! Ecco perché avrei mollato lo scudetto del 2006 e se fosse stato possibile rinunciato alla prescrizione nel processo Calciopoli.
I dubbi vanno lasciati alle spalle. Le pene da scontare, se ci sono, si pagano. Poi puoi camminare a testa alta. Con uno scudetto in meno cucito sulla maglia. E chissenefrega!
Quoto anche le virgole, assolutamente.
Ma è per quello che spiegavo a Klaba che io odio e schifo la gobba per la disonestà sul pilotare il campionato ed i tanti furti che noi in primis abbiamo subito ma a me personalmente la questione doping mi scivola.
 
Ultima modifica:
Meglio avere una religione seppur fallace che non averne affatto...ti ricorda niente?
banalmente, per rispettare il prossimo e/o le leggi non c'è bisogno della religione, per spiegare i fulmini basta conoscere l'elettrostatica,
quanto a risurrezioni, ascensioni, miracoli e prodigi vari basta il mago forrest
la storia ha insegnato che le religioni servono soprattutto come pretesti per fare dei gran casini
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Alto