È invece lì vedrai fare proprio a livello da oratorio o scuola primi calci. È lì che il Regolamento si applica alla lettera. Poi più vai avanti più sibapplica la regola 18, ossia il buonsenso. È una regola non scritta ma è la più importante. Con un giocatore già ammonito ti comporti in modo differente e non dai una seconda ammonizione per un semplice fallo da ammonizione perchè l'espulsione è un provvedimento grave, che condiziona pesantemente l'esito della gara. Se un calciatore già ammonito fa un fallo da ammonizione, gli fai un richiamo verbale, gli dici che al prossimo fallo lo butti fuori e vai avanti. Idem per un fallo in area. Un falletto a centrocampo puoi anche fischiarlo, ma in area di rigore devi sanzionare solo i falli gravi perchè la punizione conseguente è un calcio di rigore. Allora a un un arbitro alle prime armi chiedi di fischiare tutto perchè intanto deve dimostrare di conoscere il Regolamento. Man mano che va avanti, per la sua valutazione diventa importante la gestione della partita e dei cartellini. Meno ne dai, più sei bravo. Ieri sera in Portogallo Belgio abbiamo visto qualcosa di simile con Palhinha che a fine primo tempo fa un fallo duro ma l'arbitro lascia proseguire per il vantaggio e lo ammonisce alla prima interruzione. A inizio secondo tempo, Palhinha fa un altro fallo che normalmente sarebbe da ammonizione, ma l'arbitro fischia solo il fallo senza ammonire e richiama tutti alla calma con un paio di urlacci. Qui ha applicato la famosa Regola 18, quella non scritta. Lasciare il Portogallo in 10 a inizio secondo tempo, sarebbe stata una cosa grave anche se tecnicamente ineccepibile. E giustamente l'arbitro non lo ha fatto. Con la Primavera siamo al top delle categorie giovanili, quindi ci può stare un'interpretazione del Regolamento più stringente e alla lettera rispetto alle categorie senior. Ma non al 120 e con una squadra già ridotta in 10. Ieri penso che l'arbitro si sia giocato un bel pezzo di carriera futura perchè a chi è andato a visionarlo (e di sicuro c'era un pezzo grosso, il cui voto vale doppio) ha dimostrato di non avere il carattere giusto per progredire. Conoscenza del Regolamento, ok. Ma a certi livelli quello si da per scontato. Sono altri i criteri che fanno la differenza. Chiaramente parlo di criteri oggettivi, al netto di conoscenze e appoggi vari, che poi in Itaglia spesso risultano determinanti