Personali impressioni sullo stadio Juve e quindi su un ipotetico nuovo stadio:
Perchè non può essere una macchina da soldi. Dal momento in cui hanno posato la prima pietra, ho letto di previsioni di introiti fantascientifici. Si è partiti con la Juve che stimava incassi annui di oltre 100 mln di Euro, per arrivare in questi ultimi giorni ridimensionati a 30 mln. Tralasciamo per un attimo le farneticazioni in stile Galliani quando escono dalla Champions, secondo cui in Italia si perde perchè non abbiamo gli stadi di proprietà, bisogna capire come guadagnarci davvero. La risposta è: “copiamo il modello inglese, stadi aperti 7 giorni su 7“. Bene, concentriamoci sul nuovo stadio della Juve. E’ sorto sulle ceneri del Delle Alpi, ovvero a Venaria Reale. Con tutto il rispetto parlando, parliamo di un posto di *****, lontano da Torino città, in una zona dove tifano Toro, e che morirebbero di fame piuttosto che andare a mangiare in fast food in quello stadio, anche se fosse il solo aperto in città. Inoltre, tra circa un paio di mesi farà freddo, ci sarà la nebbia e sarà buio alle 17 di sera. Questo per dire che ipotizzare un flusso di persone costante, sette giorni su sette, in quel contesto socio ambientale specifico, beh mi viene davvero difficile. Poi se gli Agnelli sanno che partirà un piano di riqualificazione della zona, dove sorgeranno parchi divertimento, cinema e centri commerciali non lo so. Io valuto per come è oggi. Aggiungo. Posto che il modello inglese sia davvero degno di essere imitato, in Inghilterra queste strutture sorgono nel centro di Londra, e non a Venaria Reale, ma soprattutto lì c’è una cultura e uno stile di vita radicato nel dna delle persone, e che li porta a vivere di stadio. Qui manca qualsiasi tipo di cultura, figurarsi quella di recarsi in uno stadio per vedere un film o mangiare un hot dog.
Perchè vale la pena costruirlo. La Juve, se non erro, ha speso per questo stadio complessivamente 120 mln di Euro. Di questi, 75 mln sono subito rientrati cedendo i diritti agli sponsor ( si chiamera infatti “nome sponsor” Arena); altri 30 sono rientrati con sovvenzioni varie (comprarsi la stella col proprio nome sopra ecc. ecc). Di conseguenza la spesa non si può sostenere sia stata elevata. Essendo poi una struttura totalmente ad impatto ambientale modesto, vien da se che i costi di gestione (luce, acqua, riscaldamento) siano decisamente bassi, e questo consentirà sicuramente nel tempo un grosso risparmio rispetto ad un affitto annuale da pagare al Comune o al Torino. Se poi “affitteranno” la struttura per concerti vari, quanto meno non si andrà in perdita. C’è anche un aspetto legato all’immagine: avere un stadio tuo è oggettivamente un biglietto da visita importante, non neghiamolo. E’ un po’ come ospitare gente in una casa non tua, vecchia di 50 anni e che non puoi sistemare, oppure ospitarli in una bella casa che hai costruito come volevi te.