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Nicchi: "Juve-Inter? Valuta Messina, basta polemiche. Rizzoli diriga entrambe"
12.02.2017 23:15 di Redazione FcInterNews.it

Ospite speciale della puntata della Domenica Sportiva è il presidente dell’Associazione Italiana Arbitri Marcello Nicchi, interpellato su quella che è stata la polemica che ha contraddistinto la settimana del calcio italiano, la querelle post Juventus-Inter condita dalle successive dichiarazioni di commento al suo operato da parte di Nicola Rizzoli alla trasmissione ‘Le Iene’.

Si parte dal secondo giallo non dato ad Antonio Candreva: “Ci stava tutto come niente, l’arbitro giudica in base a ciò che vede e quello che si vede in campo non è quello che si vede da un obiettivo. Io non avrei fatto niente, specie sapendo che è già ammonito. Non c’è niente di automatico, quel fallo non era così grave da meritare il giallo”.

Nicchi non si sbilancia nemmeno per il rigore per presunto fallo di mano di Gary Medel, “ma bisogna essere sempre lì per giudicare”.

Si arriva al contatto in area bianconera Mandzukic-Icardi: “Non è rigore, ho la sensazione che Icardi chieda il corner. Poi lasciatemi pensare che l’addizionale abbia visto bene, era lì davanti”. In seguito Nicchi riterrà Mauro Icardi fortunato perché "se prende l'arbitro con quella pallonata ricorre in più giornate di squalifica. Ma l'agonismo porta a fare anche certe cose".

Giudizio salomonico su Lichtsteiner – D’Ambrosio: “Se trovi chi ti dà rigore, te lo tieni”.

Viene riproposto anche il filmato della punizione di Giorgio Chiellini: “Rizzoli dice che era palla in movimento due volte, queste sono dichiarazioni di cui mi devo fidare. Valutazione complessiva? La farà Domenico Messina come l’osservatore, tutto sarà esaminato a Coverciano. Non sottovalutiamo niente. Oggi dobbiamo dire due cose: parliamo di un arbitro mondiale, che va rispettato come arbitro e come persona perché si dedica molto all’associazione e fa molta solidarietà. Poi è arrivato il momento di dire basta a questa polemica che non serve a nessuno; è stata dimenticata una bella partita con qualche episodio da decifrare. Ora tutte le parti devono archiviare una polemica che non giova a nessuno e che fa dimenticare un match godibile. Il calcio è fatto di episodi, ora riprendiamo le cose normalmente. Io farò la mia parte, richiamerò tutti al massimo impegno perché il campionato entra in una fase decisiva per tutti. La crescita proseguirà”.

Commentando la decisione dell’assistente Marinelli (anche se Nicchi dirà che la decisione è del guardalinee De Meo) che ha fatto assegnare un rigore alla Sampdoria scatenando le ire del Bologna: “Gli addizionali sono molto utili, a volte hanno aiutato l’arbitro a decidere giustamente ma a volte lo hanno fatto sbagliare. Spero che arrivi presto la Var, in modo tale da poter togliere gli addizionali che a quel punto non servirebbero più. Salah a Crotone? Non è rigore. La sudditanza oggi non esiste, visto che ci sono tv e immagini. Ai giovani arbitri dico: 'decidete'". Sull'eventualità di vedere gli arbitri andare a parlare nel dopo partita aggiunge: "Quello che è successo ci riporta indietro. Se si vaglia ogni parola allora non siamo ancora pronti a sostenere un dibattito. Mi allineo a Renzo Ulivieri che dice che gli arbitri non dovrebbero mai parlare". Ma Rizzoli potrebbe tornare a dirigere Juventus-Inter? "Se dovessi pensare che un arbitro non dovrebbe arbitrare una certa squadra sarebbe un fallimento per tutti. Rizzoli deve tornare a dirigere presto entrambe le squadre, le preclusioni sono finite".
 
Sconcerti: "Rizzoli fuori regime: così spuntò Calciopoli"
13.02.2017 09:45 di Redazione FcInterNews.it

Dalle colonne del Corriere della Sera, Mario Sconcerti si lancia in una critica all'arbitro Nicola Rizzoli, dopo le sue parole alla trasmissione 'Le Iene': "Si manda il miglior arbitro a dirigere Juventus-Inter perché si è garantiti dalla sua volontà di privato, la sua efficienza sul campo e la tenuta nervosa durante e dopo la gara. Non sono qualità da poco, ma sono le poche indispensabili per partite dove il vittimismo è per principio grande come le nostre cattive abitudini. Rizzoli invece riesce a sbagliare molte fra le possibilità a disposizione. Non arbitra male sul campo ma non accetta la mancanza di venerazione. Gli arbitri adorano le accuse, sono il loro martirio, quindi la loro grande pubblicità. Detestano essere discussi sul niente, sull’incompetenza dell’accusatore. È la qualità del nemico che fa il nostro livello. Che c’entra allora la curva dell’Inter? Rizzoli aveva sbagliato poco sul campo, niente che non fosse rovesciabile. Opinioni. Ma con i giorni, con l’allungarsi della discussione, si è rapidamente entrati in una specie di lesa maestà, nel chiacchiericcio dove tutto si sporca. I grandi arbitri fanno quel mestiere per tenersi sopra la gente".

Sconcerti aggiunge: "Come spesso accade ai mitici, anche Rizzoli è andato fuori regime. Sabato sera ci è stato suggerito che se si vuole provare a farsi diminuire una squalifica bisogna attaccare il sistema, alzare comunque la voce, risultare scomodi. È lo stesso principio che portò a Calciopoli. Chiamo io o chiami tu? Ora abbiamo avuto l’auto-moviola del miglior arbitro del mondo davanti a un telefonino, raccontata in terza persona, come Pietro Mennea quando voleva prendere in giro se stesso e tutti. Ora non siamo più convinti di niente, né dei nervi di Rizzoli né della stabilità di una categoria messa spalle al muro dal mormorio dei tifosi. Ho sempre pensato che gli arbitri fossero la cosa migliore del calcio. Che sbaglino pure, come sbaglia un centravanti davanti alla porta, è un errore, non un reato. Ma se Rizzoli è il meglio del meglio, cosa resta degli altri? La cosa terribile e sconosciuta è che una volta di più hanno vinto gli ultrà. Come diceva Tacito, fanno il deserto e lo chiamano pace. Perché Rizzoli aveva arbitrato bene. Ma non ce l’ha fatta a sopportarlo".

terribile la vita del servo...
 
GdS - Pañolada a San Siro: spiazzata pure la società. E Ausilio glissa su Rizzoli
13.02.2017 08:45 di Mattia Zangari Twitter: [MENTION=6125]mattia[/MENTION]_zangari

La pañolada spontanea di protesta messa in mostra dai tifosi dell'Inter è sfuggita ai controlli della società che avrebbe preferito evitarla e che è stata la prima a rimanere spiazzata. Lo scrive stamane la Gazzetta dello Sport, che poi ricostruisce lo sventolio di fazzoletti bianchi da parte dei supporter nerazzurri: i primi a inscenare la contestazione sono stati gli occupanti del secondo anello, non quelli dell’Inter Club Templari (piazzati un piano più sotto) da cui era nata l’iniziativa nei primi giorni della settimana scorsa. Nei giorni scorsi però non solo la Curva Nord aveva declinato l’invito, ma anche la società aveva espresso perplessità. Prima della partita, invece, Piero Ausilio aveva cercato di stemperare i toni, minimizzando il caso mediatico che hanno suscitato le parole di Rizzoli a Le Iene: "Non ci abbiamo fatto caso", ha tagliato corto il ds nerazzurro, pronunciando una mezza bugia, nel senso che la società sabato era parecchio irritata per le insinuazioni del fischietto, cui però ha elegantemente deciso di non rispondere.




Per la cronaca, ricordiamo che la panolada durante Inter-Empoli è stata fatta quando è stato negato il rigore su Eder.
 
Milano, 8 febbraio 2017 - Per protestare contro i presunti torti arbitrali subito con la Juventus a Torino i tifosi dell'Inter starebbero organizzando una "panolada" in vista della partita a San Siro contro l'Empoli. La protesta viene organizzata agitando dei fazzoletti bianchi e l'appello si sta diffondendo soprattutto su Twitter.
Dal quotidiano IL GIORNO
 
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