Simone Inzaghi

chiamare gioco d'azzardo il vendere per comprare mi pare un pelo eccessivo

è l'essenza del calcio, chi prende i giocatori, allenatore, dirigenti migliori vince, chi li sbaglia perde

io parto dal presupposto che dirigenti e allenatore non li cambierei mai mai mai, sui calciatori sono più possibilista sulla loro sostituzione

oggettivamente io ritengo che di insostituibili veri abbiamo solo bastoni e barella perchè profili del genere, un braccetto con piedi da trequartista e un tuttocampista così integrati nell'inter faremmo davvero fatica a sostituirli

i lautaro e i thuram li puoi sostituire, ovviamente devi saper scegliere i giocatori con le caratteristiche giuste ma la via dell'inter è quella, non esistono alternative fino al risanamento e al passaggio di proprietà
ma no che non lo é...ripeto, lo é se punti a stare lí nelle prime posizioni, allora certo, se arrivare primo o quarto non fa differenza e lo si accetta nello stesso modo allora hai ragionissimo, tipo il Napoli ad esempio, che da 20 anni compra, valorizza, vende e ricompra, siccome sono bravi a farlo restano quasi sempre nelle prime 4, hanno pure vinto, poi tornano a lottare per il quarto e va bene a tutti cosí, senza fiatare o lamentarsene.
Se questo é il presupposto mi sta bene.

Ma se pretendi di vincere, non puó essere cosi, perché devi presupporre che i dirigenti non solo non debbano né possano sbagliare, ma che debbano trovare sempre il giocatore che performa meglio di uno che ha performato facendo la differenza e garantendo quel livello di rendimento.

Questo é il gioco d'azzardo di cui parlo.

Sono certissimo che potremmo vendere Lautaro o Thuram e comunque rimanere tra le prime 4 e forse, forse, anche giocarci di nuovo lo scudetto.
Ma diventerebbe un forse.
Se cosí come siamo piú i due giá presi saremmo oggettivamente un pelo piú forti di adesso, é logico che smontando certezze per scommesse potremmo rivelarci piú forti, ma con almeno pari probabilitá anche piú deboli, perché puoi sostituire con uno che magari é anche bravo, o molto bravo...ma che non ti performa come Thuram o non si incastra nei meccanismi di squadra e di spogliatoio a perfezione come il francese.

L'esempio Diaz-Klinsmann in questo senso calza a pennello. Klinsmann era forte, almeno quanto Diaz, ma non trovó la stessa intesa con Serena e compagni, a livello di collettivo si persero degli equilibri e delle alchimie, e non si é piú vinto. Perché quando tocchi cosa funziona perfettamente...queste cose vanno accettate :nonso

Ma é pura logica eh, non sto dicendo nulla di profondo o indimostrabile. Anzi.

Comprensibile cmq da dove nasce questo modo di ragionare, ci siamo abituati bene negli ultimi 3 anni, perché sono partiti 2-3 titolari a stagione e siamo sempre riusciti ad essere piú forti.
Quel che peró in molti non afferrate, secondo me, é che non é una cosa normale.
Nn é lo standard.
E' proprio questo che rende eccezionalmente eccezionale questa stagione, il fatto che sia nata da una srie di incastri che avrebbero sulla carta dovuto ridimensionarci e invece ci hanno rafforzato.

Ma, ribasico...la ruota gira, per quanto brava la dirigenza possa essere, non ti puoi abituare allo stra-ordinario.
Se sei costretto per sopravvivere lo fai e nulla da dire.
Scegliere volutamente di farlo mantenendo pero la pretesa di rinforzarti e vincere, eh, again...l'azzardo é azzardo.

L'azzardo di cui parlo nel vendere la certezza per finanziare la scommessa non é azzardo rispetto alla possibilitá di essere competitivo per le prime posizioni, intendiamoci. Lo é rispetto alla pretesa di rafforzamento.
 
Io non ho dubbi che Thuram si riconfermera'

Poi che lo possano vendere in 5 minuti è altrettanto indubbio
Addirittura potrebbe migliorare. Giocatore forte. Efficace come pochi nell'economia del gioco. Incide enormemente quando serve. Umile, fa gruppo in modo mirabile. Non cattura gli occhi, ma te li fa strabuzzare quando piega le partite. Per me intoccabile, insieme a Lautaro, Chala, Barella, Bastoni, Dima, Pavard. Sono tutti giocatori all'apice. Forti del grande risultato. Possono ripetersi se non si rompe qualcosa e restano umili.
 
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