ma no che non lo é...ripeto, lo é se punti a stare lí nelle prime posizioni, allora certo, se arrivare primo o quarto non fa differenza e lo si accetta nello stesso modo allora hai ragionissimo, tipo il Napoli ad esempio, che da 20 anni compra, valorizza, vende e ricompra, siccome sono bravi a farlo restano quasi sempre nelle prime 4, hanno pure vinto, poi tornano a lottare per il quarto e va bene a tutti cosí, senza fiatare o lamentarsene.chiamare gioco d'azzardo il vendere per comprare mi pare un pelo eccessivo
è l'essenza del calcio, chi prende i giocatori, allenatore, dirigenti migliori vince, chi li sbaglia perde
io parto dal presupposto che dirigenti e allenatore non li cambierei mai mai mai, sui calciatori sono più possibilista sulla loro sostituzione
oggettivamente io ritengo che di insostituibili veri abbiamo solo bastoni e barella perchè profili del genere, un braccetto con piedi da trequartista e un tuttocampista così integrati nell'inter faremmo davvero fatica a sostituirli
i lautaro e i thuram li puoi sostituire, ovviamente devi saper scegliere i giocatori con le caratteristiche giuste ma la via dell'inter è quella, non esistono alternative fino al risanamento e al passaggio di proprietà
Se questo é il presupposto mi sta bene.
Ma se pretendi di vincere, non puó essere cosi, perché devi presupporre che i dirigenti non solo non debbano né possano sbagliare, ma che debbano trovare sempre il giocatore che performa meglio di uno che ha performato facendo la differenza e garantendo quel livello di rendimento.
Questo é il gioco d'azzardo di cui parlo.
Sono certissimo che potremmo vendere Lautaro o Thuram e comunque rimanere tra le prime 4 e forse, forse, anche giocarci di nuovo lo scudetto.
Ma diventerebbe un forse.
Se cosí come siamo piú i due giá presi saremmo oggettivamente un pelo piú forti di adesso, é logico che smontando certezze per scommesse potremmo rivelarci piú forti, ma con almeno pari probabilitá anche piú deboli, perché puoi sostituire con uno che magari é anche bravo, o molto bravo...ma che non ti performa come Thuram o non si incastra nei meccanismi di squadra e di spogliatoio a perfezione come il francese.
L'esempio Diaz-Klinsmann in questo senso calza a pennello. Klinsmann era forte, almeno quanto Diaz, ma non trovó la stessa intesa con Serena e compagni, a livello di collettivo si persero degli equilibri e delle alchimie, e non si é piú vinto. Perché quando tocchi cosa funziona perfettamente...queste cose vanno accettate
Ma é pura logica eh, non sto dicendo nulla di profondo o indimostrabile. Anzi.
Comprensibile cmq da dove nasce questo modo di ragionare, ci siamo abituati bene negli ultimi 3 anni, perché sono partiti 2-3 titolari a stagione e siamo sempre riusciti ad essere piú forti.
Quel che peró in molti non afferrate, secondo me, é che non é una cosa normale.
Nn é lo standard.
E' proprio questo che rende eccezionalmente eccezionale questa stagione, il fatto che sia nata da una srie di incastri che avrebbero sulla carta dovuto ridimensionarci e invece ci hanno rafforzato.
Ma, ribasico...la ruota gira, per quanto brava la dirigenza possa essere, non ti puoi abituare allo stra-ordinario.
Se sei costretto per sopravvivere lo fai e nulla da dire.
Scegliere volutamente di farlo mantenendo pero la pretesa di rinforzarti e vincere, eh, again...l'azzardo é azzardo.
L'azzardo di cui parlo nel vendere la certezza per finanziare la scommessa non é azzardo rispetto alla possibilitá di essere competitivo per le prime posizioni, intendiamoci. Lo é rispetto alla pretesa di rafforzamento.