Storie, Anti-storie, Fanta-storie.

carlo314

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Il problema di De Felice non è tanto De Felice, ma chi ha manipolato poi la sua opera e il suo pensiero per fornire una giustificazione e una glorificazione "intellettuale" del fascismo. Se "QVANDO C'ERA LVI" lo dice un mezzo analfabeta al bar è un conto, ma se lo dice DE FELICE, uno dei più grandi storici italiani del '900, allora è ben diverso, no?

Ma non si può certo ridurre De Felice a uno che diceva "QVANDO C'ERA LVI" le sue opere e il suo pensiero, condivisibili o meno, sono ben più complessi. In soldoni, tanti parlano di De Felice senza averlo mai letto e se l'hanno letto non l'hanno capito.
Stessa cosa si potrebbe dire anche di Marx o, più banalmente, dei vangeli :ghigno

Ah, assolutamente, ma quello si applica anche ai libracci di Pansa (mi spiace, ma la morte non vi proteggerá dal mio disprezzo storiografico)... Ma é vero, De felice era uno storico, anche se alla fine si era ritagliato un'area di simpatia presso un certo tipo di pubblico e questo probabilmente incideva sulla sua onestá di analisi nel banalizzare i vari crimini fascisti.
 
Il problema di De Felice non è tanto De Felice, ma chi ha manipolato poi la sua opera e il suo pensiero per fornire una giustificazione e una glorificazione "intellettuale" del fascismo. Se "QVANDO C'ERA LVI" lo dice un mezzo analfabeta al bar è un conto, ma se lo dice DE FELICE, uno dei più grandi storici italiani del '900, allora è ben diverso, no?

Ma non si può certo ridurre De Felice a uno che diceva "QVANDO C'ERA LVI" le sue opere e il suo pensiero, condivisibili o meno, sono ben più complessi. In soldoni, tanti parlano di De Felice senza averlo mai letto e se l'hanno letto non l'hanno capito.
Stessa cosa si potrebbe dire anche di Marx o, più banalmente, dei vangeli :ghigno

Io ho studiato De Felice (a livello liceale, quindi poco e nulla) ma, in realtà, capii davvero cosa fosse l'Italia fascista vedendo:

1612632886845.png
 

carlo314

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Sicuramente per quelli della mia generazione De Felice (e Nolte per tanti aspetti) sono stati gli spettri con cui confrontarsi per accettare (e ce ne vuole...) che non é vero che tutte le persone decenti sono antifasciste, che non é vero che tutte le persone decenti inorridiscono per l'olocausto, purtroppo c’erano - ci sono le persone decenti che non capiscono l'olocausto, non lo giustificano ma lo minimizzano perché in fondo si era in Guerra e Priebke era uno che faceva il suo lavoro... E appunto non sono mostri di crudeltá o di stupiditá che lo pensano, sono spesso persone per bene con una visione limitata (che spesso é “meglio Hitler di Stalin”). Queste persone per bene (ai tempi) non andavano ai concerti skinheads o a incendiare sinagoghe, peró li aiutava avere la stampella intellettuale di qualche storico “pulito” su cui appoggiarsi, gente appunto come De Felice e Nolte. Da qui la mia antipatia :D
 
Io ho studiato De Felice (a livello liceale, quindi poco e nulla) ma, in realtà, capii davvero cosa fosse l'Italia fascista vedendo:

Vedi l'allegato 2395152

Pietra miliare.
Purtroppo nella mia esperienza da insegnante al momento non ho ancora avuto una quinta, ma quando mi capiterà sicuramente lo farò vedere durante le lezioni sul fascismo

Dovrebbero vederlo, ma dubito lo capirebbero, soprattutto le donne che si professano "fasciste" andando appresso ai loro degni fidanzati e mariti di casapound.
Sei donna? Stai in casa, resta ignorante e apri le gambe per far svuotare le palle al tuo virile marito ogni volta che ne ha voglia. Questa era la donna del regime fascista, resa perfettamente da una grandissima Sophia Loren.
 

Numerodue

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Appena scoperto che la battaglia di Poltava si é combattuta a luglio, quindi la mia convinzione su Carlo XII sconfitto dall'inverno russo era totalmente infondata...

Anzi, rettifico: I was allowed to believe things that weren't true

A Poltava c'era il colonnello fango e gli ufficiali "fortificazioni" oltre al tradizionale sistema russo di arretrare facendo terra bruciata (cosa che avrebbe fregato poi prima Napoleone poi la Wermacht)
 

Numerodue

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Sicuramente per quelli della mia generazione De Felice (e Nolte per tanti aspetti) sono stati gli spettri con cui confrontarsi per accettare (e ce ne vuole...) che non é vero che tutte le persone decenti sono antifasciste, che non é vero che tutte le persone decenti inorridiscono per l'olocausto, purtroppo c’erano - ci sono le persone decenti che non capiscono l'olocausto, non lo giustificano ma lo minimizzano perché in fondo si era in Guerra e Priebke era uno che faceva il suo lavoro... E appunto non sono mostri di crudeltá o di stupiditá che lo pensano, sono spesso persone per bene con una visione limitata (che spesso é “meglio Hitler di Stalin”). Queste persone per bene (ai tempi) non andavano ai concerti skinheads o a incendiare sinagoghe, peró li aiutava avere la stampella intellettuale di qualche storico “pulito” su cui appoggiarsi, gente appunto come De Felice e Nolte. Da qui la mia antipatia :D

Si ma De Felice (come, facendo le debite proporzioni, Pansa) sono invisi solo perchè fanno analisi che vanno oltre al puntare il dito verso i "brutti sporchi e cattivi". Ovvio che poi i "fasci di cartone" attuali ne fanno un uso altrettanto strumentale.
Io sto leggendo "Canale Mussolini" di Pennacchi e ho trovato in alcune parti la conferma che hanno fatto più danni nell'Italia pre e post prima guerra mondiale i socialisti di altri e che è anche grazie a loro che il fascismo ha preso piede.
 

carlo314

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Si ma De Felice (come, facendo le debite proporzioni, Pansa) sono invisi solo perchè fanno analisi che vanno oltre al puntare il dito verso i "brutti sporchi e cattivi". Ovvio che poi i "fasci di cartone" attuali ne fanno un uso altrettanto strumentale.
Io sto leggendo "Canale Mussolini" di Pennacchi e ho trovato in alcune parti la conferma che hanno fatto più danni nell'Italia pre e post prima guerra mondiale i socialisti di altri e che è anche grazie a loro che il fascismo ha preso piede.
Non mi provocare su Pansa :D
Ma é vero che De Felice non era Pansa
 
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