Storie, Anti-storie, Fanta-storie.

Mi ero perso questo post.

Nonno effettivamente era iscritto all'Associazione Nazionale Marinai d'Italia, ne era un frequentatore assiduo e per anni fu anche il presidente della sua sezione* quindi è assolutamente probabile che sia andata come dici tu, cioè che abbia ottenuto le decorazioni tramite l'Associazione.

Per quanto riguarda tuo zio è verosimile che sia stato decorato da Rommel in persona, quando si trattava di conferire la croce di ferro a non tedeschi (ovvero gente che doveva aver fatto qualcosa di veramente importante) si scomodavano i pezzi grossi in persona e in particolar modo nell'Afrika Korps Rommel era uno che teneva ad avere un contatto stretto con la truppa.

Decisamente curiosa la croce di ferro con svastica, in Germania negli anni '60 ritirarono tutte le croci di ferro "naziste" conferite durante la seconda guerra e le sostituirono con versioni più "politicamente corrette" con le semplici fronde di quercia :ghigno
In Germania anni fa ci furono delle richieste per ripristinare la croce di ferro, ne uscì un compromesso per cui è stata creata la croce d'onore che ricorda la croce di ferro nella forma, ma dorata invece che nera. Personalmente avrei ripristinato la gloriosa croce di ferro, medaglia di prestigio con una storia che non può essere ricondotta solo al nazismo, ma capisco che certi argomenti in Germania siano molto delicati.



* Sulla sezione marinai.
Si può dire che ci ho passato la mia infanzia, ogni volta che i miei genitori mi mollavano dai miei nonni, la finivo puntualmente in sezione con mio nonno e i suoi amici. Loro giocavano a carte e bevevano il vino, io giravo a vedermi foto e cimeli esposti e a sentire i loro racconti. Penso che la mia passione per la storia militare sia nata un pochino anche così :sizi
Poi quando tornavo a casa mia madre borbottava con mio padre che il bambino puzzava di fumo e diceva bestemmie, mio padre rispondeva serafico "ha passato tutta la mattina dai marinai con suo nonno, che ti aspettavi?" :sizi
Già, quella è proprio la sua, quella che gli sarebbe stata appuntata dalla "volpe del deserto". Formalmente andava indossata solo il giorno del conferimento, successivamente si portava il solo nastrino sulla seconda asola della giacca.
Dubito però alquanto che dopo l'otto settembre mio zio abbia portato anche il solo nastrino :ghigno

P.S. bizzarra gente i marinai, meglio stare alla larga che si prendono brutte abitudini, io ne so qualcosa :ROFLMAO:
 
Già, quella è proprio la sua, quella che gli sarebbe stata appuntata dalla "volpe del deserto". Formalmente andava indossata solo il giorno del conferimento, successivamente si portava il solo nastrino sulla seconda asola della giacca.
Dubito però alquanto che dopo l'otto settembre mio zio abbia portato anche il solo nastrino :ghigno

P.S. bizzarra gente i marinai, meglio stare alla larga che si prendono brutte abitudini, io ne so qualcosa :ROFLMAO:

Sì, ho i miei dubbi che tuo zio abbia portato quella decorazione dopo l'8 settembre e ho anche i miei dubbi che lo facessero anche i reduci tedeschi ritrovatosi a vivere nella DDR :ghigno
Ai loro ex commilitoni dell'ovest era permesso portare la croce di ferro con svastica nelle occasioni ufficiali, unica deroga concessa alla proibizione di esporre la svastica in pubblico, almeno fino al momento in cui non gliele hanno sostituite con le versioni "censurate" :ghigno

Comunque con nonno reduce di guerra (sul Grecale e sul Legionario, mia zia a casa ha tutto l'album di foto e prima o poi glielo rubo :sizi ) e papà che ha fatto la leva in Marina posso dire che in casa sono stato cresciuto col culto della Marina, da bimbo pare che mio padre mi fischiettasse "la ritirata" per farmi addormentare :cod
 

Di questa cosa avevo letto un articolo in italiano e una foto mostrava un elmo semisepolto dal terriccio che in quella prospettiva sembrava un Adrian modello 15-18
Mi sono chiesto che minchia c'entrassero gli etruschi, poi ho realizzato la cosa :dente

Comunque si avvicina il giorno del ricordo, pronti ad affilare le armi della corretta indagine storica contro le orde della propaganda revanscista? :ghigno
 
Di questa cosa avevo letto un articolo in italiano e una foto mostrava un elmo semisepolto dal terriccio che in quella prospettiva sembrava un Adrian modello 15-18
Mi sono chiesto che minchia c'entrassero gli etruschi, poi ho realizzato la cosa :dente

Comunque si avvicina il giorno del ricordo, pronti ad affilare le armi della corretta indagine storica contro le orde della propaganda revanscista? :ghigno
Lasciando perdere le foibe, su cui c'è troppa propaganda, non abbiamo trattato molto bene gli esuli.
 
Lasciando perdere le foibe, su cui c'è troppa propaganda, non abbiamo trattato molto bene gli esuli.

Quella è la vera pagina nera, italiani trattati a pesci in faccia da chi li accusava di essere bocche in più da sfamare e di portare "il virus del comunismo" e chi li accusava di aver "rifiutato il comunismo", bella contraddizione per altro.
 

carlo314

Fuoriclasse
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Premetto che non sono un esperto dell'argomento, quindi vado un po' a senso e senza documentazione a sostegno.
Quando parliamo di foibe (e sappiamo tutti che intendiamo un fenomeno piú esteso di persecuzione anti italiana soprattutto in Istria) tutti gli anni c'é il solito show (che si trasforma in Vaudeville alle ali estreme): poveri italiani perseguitati dagli Slavi, dai comunisti o poveri Slavi perseguitati dagli Italiani, dai fascisti? Sembra quasi che la risposta dipenda da quando si prende il punto 0 da cui tutto comincia: nel 1945? Nel 1922? Nel 1918...? Altri si spingono ancora piú indietro: nel Risorgimento, nell'Epoca Romana...

Dalla fine della prima guerra mondiale emerge un'Europa in balia di nazionalismi feroci ed irriducibili al punto che in realtá ad est del Reno e dell'Isonzo la guerra continua dal Baltico all'Asia Minore. Questa irriducibilitá deriva dal concetto di base che lo stato é lo stato di un popolo e che un popolo esista solo all'interno di uno stato. Dentro al proprio stato il popolo puó fare ció che vuole: perseguitare minoranze, riconoscere il diritto di cittadinanza o negarlo, permettere o proibire l'uso in pubblico di lingue diverse dalla propria. L'Italia naturalmente non fa eccezione, e le cose peggioreranno poi con il regime fascista come tutti sappiamo. Questo é il frutto di una visione limitativa dell'idea di nazione: noi che ci siamo nati siamo dentro e tutti gli altri sono fuori. Da questa concezione nascono violenze, oppressioni ed eventualmente massacri di ogni tipo Ucraini contro Polacchi, Rumeni contro Bulgari, Greci e Turchi etc. La reazione, soprattutto sotto i regimi comunisti, sará la repressione feroce e il controllo di qualsiasi nazionalismo, di qualsiasi patriottismo o interesse all'idea nazionale che venga espresso al di fuori dei canali e delle ortodossie approvate. La storia della diaspora istriana non é (solo) quella degli Italiani contro gli Sloveni o dei fascisti contro i comunisti, ma é parte del capitolo piú vasto e triste del magma nazionalista.
Io sono ideologicamente ostile al nazionalismo e psicologicamente inabile al patriottismo, ma definirei quel nazionalismo (che in parte purtroppo ricorda quello attuale) senza dubbio un nazionalismo "debole" da popoli che stanno sulla difensiva, che devono affermare confini (spaziali, linguistici, sociali...) e difenderli dagli altri. Il nazionalismo italiano risorgimentale, ad esempio, non é cosí: é un nazionalismo espansivo, che include nella civitas le minoranze religiose a cui lo Statuto Albertino riconosce dignitá e che puó essere abbracciato anche da slavi di origine come Oberdan, Stuparic e Slapater.
 
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