Suning

non sarà tanto il sistema ad inviti visto che cambierà pochissimo, potrà succedere una volta in 10 anni che una big non si qualifichi e comunque parleremmo di al massimo un invito all'anno, quanto lo svilimento assoluto dei campionati nazionali, sfrattati anche dai classici giorni di sabato e domenica.
il calcio ha superato l'avvento del professionismo, la sentenza bosman, il FFP e supererà anche questa.
per inciso non mi dispiacerebbe neppure troppo avere metà delle giornate guardando inter-real od inter-MU piuttosto che sassuolo e parma, quanto al calcio dei bei tempi non sarà quella volta ogni 15 anni che non vince una delle tre grandi a dare incertezza al campionato, bisogna prendere atto che il calcio gira attorno alle big e ringrazio di farne parte.
cambia che crei un'aristocrazia immune a quel meccanismo motore che dovrebbe far girare il calcio e lo sport, la meritocrazia, che rimarrebbe uccisa da questi merdosissimi "inviti".

Con Inter e Milan che, giá "invitate" alla champions successiva e giá a 15-20 punti di distacco dalla Juve a Dicembre, non potendo vincere lo scudetto non avrebbero piú alcuno stimolo in campionato, rendendolo una sorta di palestra per la champions, o vetrina per la vendita degli esuberi. Perché secondi o quartultimi sarebbe lo stesso.
Falsando di conseguenza la competizione, sempre che sia possibile falsare oltremodo una "competizione" dove a gennaio sai gia chi ha vinto lo scudetto e 2 retrocesse su 3.

Senza contare che come in tutti gli sport, i grandi eventi, cioé le grandi partite, quelle per cui tutti si fermano e palpitano, sono tali proprio perché capitano quando capitano, cioé quando la sorte e la fatica di quelle due grandi squadre per arrivare fino a lí fanno in modo che avvenga l'incontro.

Se capita regolarmente tutte le settimane, automaticamente smette di essere un grande evento speciale e diventa in breve tempo ordinarietá.

Il calcio poi certamente sopravviverá, ribadisco, basterebbero i numeri di quei 6-7 top club a tenere in corsa il carrozzone.
Ma in tanti saluteremmo quello che semplicemente non sarebbe piú anzitutto uno sport ma ormai esclusivamente uno show, tipo il wrestling.
 
La tua "soluzione" sarebbe eliminare l'economia di mercato e non mi parrebbe troppo praticabile. Rispetto la tua opinione ma personalmente preferisco il calcio di oggi a quello di ieri, dove comunque vincevano sempre gli stessi e negli stessi modi. Lo spezzettamento dei calendari mi consente spesso di non perdermi match che mi va di vedere e certamente non mio obbliga a masticare calcio tutta la settimana.

In ogni caso, tolta la partita dell'Inter, il resto lo guardo solo se non ho proprio nulla da fare.

Negli anni passati vincevano sempre le stesse (più o meno, la Samp per esempio ha 7 scudetti) perchè comunque chi aveva più soldi aveva più possibilità. La mia provocazione un pò comunista nasce al punto dall'esigenza di limitare realmente i colossi che possono permettersi colpi tipo da 220 milioni per un tamarro Brasiliano, senza peraltro vincere niente di non scontato.
 

Nictaux

Vice capitano
Negli anni passati vincevano sempre le stesse (più o meno, la Samp per esempio ha 7 scudetti) perchè comunque chi aveva più soldi aveva più possibilità. La mia provocazione un pò comunista nasce al punto dall'esigenza di limitare realmente i colossi che possono permettersi colpi tipo da 220 milioni per un tamarro Brasiliano, senza peraltro vincere niente di non scontato.

si, avevo capito il senso :)
cmq la samp ha un solo scudetto
 
Tutto qui il succo.
Basta appunto considerare che viviamo solo ed unicamente in funzione di pezzi di carta e di metallo e non in base alla dignità umana per ridicolizzare questo alto concetto di intelletto che dovrebbe essere parte di noi stessi o di alcuni di noi...
Si spacciano le singole capacità, in alcuni casi notevoli, come intelletto pur di dare un "colore" differente alle nostre esistenze...
Ma capacità è una cosa...intelletto un'altra...
E la dimostrazione la da proprio il mondo di ***** in cui viviamo...anzi sopravviviamo e sempre più a stento...
Capacità sempre più elevate stanno portando ad una vita sempre più problematica e complessa...
Forse qualcosa non torna ?
Evidentemente manca la spinta benefica dell'intelletto, unico inibitore naturale alla presunzione e alla sete di potere dell'uomo.
Una delle alterazioni più palesi della realtà a mezzo parole, è la frase fatta secondo qui ci vorrebbe grande forza di volontà e coraggio per "riuscire" nella vita.

Coraggio...forza di volontà ?
Consiglio di guardarsi il significato che il vocabolario della lingua italiana riserva a questi 2 "concetti"...
e dopo averlo fatto leggersi anche il significato della parola "compromesso"...

Al giorno d'oggi serve dunque coraggio / forza di volontà per "riuscire" nella vita o è più "utile" accettare ogni sorta di compromesso pur di preservare l'obbiettivo ?

Nel momento stesso in cui si è voluto dare un valore materiale ad ogni azione/pensiero, si è anche di riflesso deciso di annientare il valore della dignità umana rendendo al contempo l'individuo schiavo della sua ignoranza.

Sono andato un pò fuori tema...ma hai toccato un argomento che è realmente la chiave di tutto...
ed in quanto tale si puo tranquillamente applicare e constatare in ogni ambito di questa vita definita, a torto, civile...

Ti faccio i miei complimenti, già il solo rendersene conto è tanta roba (y)
L'uomo é intelligente, é un genio, fin troppo.

E' che é semplicemente debole.
 
cambia che crei un'aristocrazia immune a quel meccanismo motore che dovrebbe far girare il calcio e lo sport, la meritocrazia, che rimarrebbe uccisa da questi merdosissimi "inviti".

Con Inter e Milan che, giá "invitate" alla champions successiva e giá a 15-20 punti di distacco dalla Juve a Dicembre, non potendo vincere lo scudetto non avrebbero piú alcuno stimolo in campionato, rendendolo una sorta di palestra per la champions, o vetrina per la vendita degli esuberi. Perché secondi o quartultimi sarebbe lo stesso.
Falsando di conseguenza la competizione, sempre che sia possibile falsare oltremodo una "competizione" dove a gennaio sai gia chi ha vinto lo scudetto e 2 retrocesse su 3.

Senza contare che come in tutti gli sport, i grandi eventi, cioé le grandi partite, quelle per cui tutti si fermano e palpitano, sono tali proprio perché capitano quando capitano, cioé quando la sorte e la fatica di quelle due grandi squadre per arrivare fino a lí fanno in modo che avvenga l'incontro.

Se capita regolarmente tutte le settimane, automaticamente smette di essere un grande evento speciale e diventa in breve tempo ordinarietá.

Il calcio poi certamente sopravviverá, ribadisco, basterebbero i numeri di quei 6-7 top club a tenere in corsa il carrozzone.
Ma in tanti saluteremmo quello che semplicemente non sarebbe piú anzitutto uno sport ma ormai esclusivamente uno show, tipo il wrestling.
infatti i campionati nazionali sarebbero svuotati di ogni significato a favore di una competizione europea, semplicemente non sono così sicuro che sia un male.
 
Per quanto riguarda la Superlega, sono convinto anch'io che, come diceva la canzone, "La cosa è sicura, è solo questione di tempo". Il calcio è destinato a diventare unicamente showbiz e a non avere più niente di sportivo - già adesso ne ha ben poco. Ma secondo me dovranno stare molto attenti non tanto alla direzione che prendono, che è inevitabile, ma ai tempi ed i modi con il quali la percorrono, perché non è detto che soltanto i vecchi nostalgici si disgustino e mollino tutto, a volte quando è troppo e troppo.
Personalmente non mi ritengo un nostalgico (vecchio invece lo sono) e non sostengo che "si stava meglio quando si stava peggio". Nel corso della storia, ci sono state molte modifiche che hanno apportato migliorie al calcio - si pensi al fuorigioco a due o alle tre sostituzioni o al divieto per il portiere di prendere la palla con le mani sui retropassaggi effettuati di piede o alla Goal Line Technology - altre invece lo hanno cambiato in peggio o addirittura snaturato - mi riferisco ad esempio alla valutazione del fuorigioco attivo o passivo, alla valutazione dei falli di mano, ai cartellini esibiti con troppa facilità, ecc. ecc. ma soprattutto allo "spezzatino" delle giornate di campionato spalmate su quasi un'intera settimana, agli orari assurdi di certe partite, al divieto per gli operatori TV di acquisire diritti su TUTTE le partite, al far giocare all'estero partite che riguardano una Lega Nazionale, ecc. ecc.
Siamo ad un punto in cui le innovazioni peggiorative hanno sorpassato nettamente quelle migliorative e francamente sono quasi al punto di rottura - ci mancava pure l'adozione del VAR (che rende le partite una farsa) per accellerare il processo. Molto probabile che l'introduzione della Superlega rappresenti il punto di non-ritorno, di rottura. Questo perché da piccolo - essendo nato nel 1958, ho vissuto in prima persona le stagioni della Grande Inter di HH - trovavo che misurarsi a livello internazionale fosse la cosa più affascinante del mondo, al sensazione di appartenere ad una elite (era vero, in quanto alla CdC partecipavano solo le vincenti del proprio campionato). adesso invece è una cosa quasi normale, od anche senza quasi. Non trovo affatto che giocare contro il Chievo sia meno affascinante che giocare contro il Real Madrid, se ci gioco contro praticamente ogni tanto. "Le pernici ogni giorno stancarono anche il Santo protettore", come dicono in Scandinavia.
Non a caso la competizione calcistica più affascinante di tutti è anche la più antica: la .F.A. Cup, nella quale - in teoria - anche un club di quarta divisione può vincere.
 

Barojoe

Esordiente
Il punto potrebbe essere proprio questo... Certo che portano più introiti le partite di cartello ma alla fine potresti perderti le favole tipo la squadra di Ranieri in premier. Quella favola ha spostato e portato introiti dove prima nessuno o pochi avrebbero immaginato!
 
Alto