Walter Sabatini

Allora come giustifichi la bravata di Ausilio all'università dove ha rilasciato dichiarazioni a microfoni spenti e poi è stata pubblicata creando più di qualche imbarazzo in società. Se fosse successo in un'altra società della serie A Ausilio sarebbe stato licenziato per giusta causa

quando ero all'università e venivano a parlare dirigenti di aziende esterne, alle nostre domande ci dicevano "questo non posso dirvelo mi dispiace"

evidentemente all'inter non funziona così ma non è colpa dei dipendenti se sono liberi di svelare segreti agli altri

ps: ricordi quando alla presentazione è venuto fuori che volevamo gabriel jesus?poi ce l'hanno soffiato...magari se stavamo zitti saremmo riusciti a portarlo a casa...
e sta cosa non l'ha detta ausilio, quindi è la comunicazione in generale da migliorare, non solo quella di ausilio (vedi la storia della biografia di icardi per esempio)...
 

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Inter, Sabatini: "Sappiamo cosa fare, il Milan non è il modello. Vecino? Ci piace"
18.07.2017 00:07 di Tommaso Maschio articolo letto 27094 volte
Inter, Sabatini: "Sappiamo cosa fare, il Milan non è il modello. Vecino? Ci piace"
© foto di Federico De Luca
Il direttore sportivo di Suning Walter Sabatini ha parlato all'uscita dalla cena con Spalletti e Ausilio ai microfoni di Sportitalia del mercato dell'Inter: “Faremo il possibile, il massimo sul mercato. Arriveranno sicuramente dei nuovi giocatori per integrare la rosa attuale che non va buttata via perché ci sono giocatori molto forti. Non dovete parlare di un tecnico nervoso perché non è così, io so cosa sto facendo come sempre nella mia vita. Lavoro con un gruppo importantissimo, un allenatore straordinario e una società forte. - continua Sabatini – Vecino è un buon giocatore, mentre Perisic andrà in Cina con il resto della squadra. Faremo quello che dobbiamo fare senza andare dietro al Milan perché quello non è il nostro modello, gli facciamo i complimenti, ma proseguiamo sulla nostra strada”.

Spero che sia chiaro a tutti...........
 

100%Inter

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  Interfan del mese
Lunghissima intervista di Walter Veltroni a Walter Sabatini sul Corriere dello Sport. Ecco uno stralcio delle parole del coordinatore dell'area tecnica di Suning.

Sabatini, perché luglio è per lei il mese più difficile?
"Perché ho sempre la sensazione che avrei potuto fare meglio. E’ l’identico stato d’animo che si ha quando al liceo devi fare la traduzione di latino o il compito di matematica e mancano cinque minuti al suono della campanella".

Lei ha lavorato con gli americani, ora con i cinesi e prima con Zamparini e altri. Quali sono le differenze tra queste proprietà?
"Ho avuto il presidente padrone, il presidente divora allenatori, il presidente proprietario assoluto. Ho avuto Gaucci, Zamparini, lo stesso Lotito. Però devo dire che quando mi trovo in un rapporto diretto, anche se conflittuale, mi trovo comunque bene. Con gli altri i rapporti sono più complicati perché richiedono una comunicazione costante, fatta di tecnicismi, di piccoli racconti, di una sorta di resoconto quotidiano che non sono capace di fare neanche con me stesso. E’ molto più complicata la relazione con la proprietà straniera. Il problema è che noi abbiamo la presunzione di pensare che la nostra cultura occidentale, il nostro modo di vedere, inquadrare un problema, decidere sia quello più giusto, persino l’unico. E a volte uno prova un disagio enorme, non capisce i silenzi, le mancate risposte. Sto cercando di comprendere come i cinesi si mettono in rapporto con la vita e le cose per capire come poi affronteranno i problemi del calcio".

Cosa serve all’Inter per tornare l’Inter?
"Intanto, come giustamente ha sottolineato Spalletti, serve un pensiero e un orgoglio di appartenenza. Chi gioca in nerazzurro deve sempre ricordare cosa è realmente l’Inter nel panorama internazionale. La rosa è fatta di tutti buoni calciatori, ma forse la caratterizzazione è mancata e con essa l’integrazione tatticamente giusta. Prima di tutto dobbiamo lavorare su questo. Se ci riusciremo faremo bene, anche se sarà una campagna acquisti molto difficile".

Perché difficile?
"Perché si sta vivendo dentro una bolla speculativa molto pericolosa. Oggi, per i calciatori in Italia, girano dei prezzi insostenibili. Quando scatta una clausola da 220 milioni, nonostante possa riguardare un top player, si produce un effetto che droga tutti i prezzi".

C’è qualcosa di vero nell’interesse dell’Inter per Kroos o è una balla ?
"Una balla. E’ un’ipotesi che non ha nessun fondamento. E’ un auspicio dei giornali del Nord, ma non ha nessun fondamento".

C’è un top player del calcio mondiale che lei pensa possa venire in Italia?
"No. Nessuna società italiana ha la forza di farlo. Noi dobbiamo lavorare su altro livello, su un secondo mercato e individuare il talento prima. Una volta affermato e conclamato, non viene più. E’ così".

Chi vincerà lo scudetto?
"Il Napoli".
 
Lunghissima intervista di Walter Veltroni a Walter Sabatini sul Corriere dello Sport. Ecco uno stralcio delle parole del coordinatore dell'area tecnica di Suning.

Sabatini, perché luglio è per lei il mese più difficile?
"Perché ho sempre la sensazione che avrei potuto fare meglio. E’ l’identico stato d’animo che si ha quando al liceo devi fare la traduzione di latino o il compito di matematica e mancano cinque minuti al suono della campanella".

Lei ha lavorato con gli americani, ora con i cinesi e prima con Zamparini e altri. Quali sono le differenze tra queste proprietà?
"Ho avuto il presidente padrone, il presidente divora allenatori, il presidente proprietario assoluto. Ho avuto Gaucci, Zamparini, lo stesso Lotito. Però devo dire che quando mi trovo in un rapporto diretto, anche se conflittuale, mi trovo comunque bene. Con gli altri i rapporti sono più complicati perché richiedono una comunicazione costante, fatta di tecnicismi, di piccoli racconti, di una sorta di resoconto quotidiano che non sono capace di fare neanche con me stesso. E’ molto più complicata la relazione con la proprietà straniera. Il problema è che noi abbiamo la presunzione di pensare che la nostra cultura occidentale, il nostro modo di vedere, inquadrare un problema, decidere sia quello più giusto, persino l’unico. E a volte uno prova un disagio enorme, non capisce i silenzi, le mancate risposte. Sto cercando di comprendere come i cinesi si mettono in rapporto con la vita e le cose per capire come poi affronteranno i problemi del calcio".

Cosa serve all’Inter per tornare l’Inter?
"Intanto, come giustamente ha sottolineato Spalletti, serve un pensiero e un orgoglio di appartenenza. Chi gioca in nerazzurro deve sempre ricordare cosa è realmente l’Inter nel panorama internazionale. La rosa è fatta di tutti buoni calciatori, ma forse la caratterizzazione è mancata e con essa l’integrazione tatticamente giusta. Prima di tutto dobbiamo lavorare su questo. Se ci riusciremo faremo bene, anche se sarà una campagna acquisti molto difficile".

Perché difficile?
"Perché si sta vivendo dentro una bolla speculativa molto pericolosa. Oggi, per i calciatori in Italia, girano dei prezzi insostenibili. Quando scatta una clausola da 220 milioni, nonostante possa riguardare un top player, si produce un effetto che droga tutti i prezzi".

C’è qualcosa di vero nell’interesse dell’Inter per Kroos o è una balla ?
"Una balla. E’ un’ipotesi che non ha nessun fondamento. E’ un auspicio dei giornali del Nord, ma non ha nessun fondamento".

C’è un top player del calcio mondiale che lei pensa possa venire in Italia?
"No. Nessuna società italiana ha la forza di farlo. Noi dobbiamo lavorare su altro livello, su un secondo mercato e individuare il talento prima. Una volta affermato e conclamato, non viene più. E’ così".

Chi vincerà lo scudetto?
"Il Napoli".

per essere uno affetto da tabagismo almeno da ds non vende fumo,a me piace così,semplice, diretto, sincero.
 
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