Buon inizio di campionato per l’Inter che, dopo le perplessità dovute ad una campagna acquisti non in linea con le aspettative iniziali, si ritrova in vetta alla classifica in coabitazione con Juventus e Napoli.

Quali sono le note positive di questi primi mesi sotto la gestione di Luciano Spalletti? Innanzitutto la preparazione estiva, svolta senza alcun dissidio interno (a differenza dello scorso campionato) che ha agevolato il lavoro dell’allenatore; l’acquisto di un regista come Borja Valero, in grado di impostare il gioco e di far ripartire l’azione, oltre a quello di Matias Vecino, capace di giocare sia davanti alla difesa che trequartista. Ottimo acquisto anche quello di Skriniar, il quale sta dimostrando grande affidabilità, convincendo anche i più scettici. Menzione speciale per il duo Icardi & Perisic, trascinatori indiscussi di questa squadra con ben 7 marcature (5 l’argentino e 2 il croato) su 8 che portano la loro firma.

Queste prime 3 partite hanno mostrato anche un’Inter alle prese con i vecchi problemi e la partita con la Spal ne è la prova evidente: nonostante l’assedio iniziale, le occasioni migliori sono state le conclusioni da fuori area di Gagliardini e Candreva e non è un caso che l’Inter abbia riscontrato in passato delle notevoli difficoltà contro squadre che si chiudevano in difesa; dal punto di vista tecnico, è necessario che la società intervenga a gennaio acquistando anche un giocatore in grado di battere i calci piazzati. Altra difficoltà presentata è la tenuta psicofisica della squadra, non in grado di reggere i 90 minuti, sulla quale Spalletti dovrà lavorare assiduamente. In attesa di valutare i terzini Joao Cancelo e Dalbert, lascia perplessi la scelta di puntare su Ranocchia e Vanheusden come centrali di difesa: se il belga, prodotto del vivaio nerazzurro, viene considerato un ottimo prospetto pur essendo ancora acerbo, lo stesso non si può dire per il centrale umbro, ai margini del progetto nerazzurro.

Questo è ovviamente un primo bilancio sul campionato dell’Inter ma sin da ora risulta fondamentale il lavoro di Spalletti, chiamato a risollevare una squadra che mira a piazzamenti più importanti rispetto a quelli ottenuti finora.

 

Laureato in lingue per la mediazione linguistica, amante di storia e letteratura cinese. Interista grazie a mio padre, sogno di vedere un'Inter leggendaria come quella di Mourinho.