E’ un futuro roseo quello che attende l’Inter. A prescindere dai risultati di questa stagione, la strada è tracciata. E a guidare la macchina nerazzurra sono professionisti che forniscono le massime garanzie, come Beppe Marotta e Antonio Conte.
Ma soprattutto, alle spalle c’è la solidità economica di Suning, che ha fatto crescere il valore della società Inter del 41% in soli 12 mesi. L’Inter viaggia veloce e non si fermerà finché non avrà raggiunto la vetta. Il gap con le big europee non è stato ancora colmato, c’è bisogno di tempo e c’è bisogno di affrontare uno step alla volta. Qualche passaggio potrà essere saltato ma non sarà possibile dare l’assalto ai top player europei già nel giro di una o due sessioni di mercato.
“L’Inter ha un gap in termini di fatturato da colmare, anche rispetto alla Juve. E dunque Suning ha la necessità di smarcarsi dall’equazione «vince chi può spendere di più». Guai allora ad aspettarsi dal club la rincorsa a campioni di prima fascia già affermati. L’Inter non è in grado di agganciare uno alla Ronaldo. La strada maestra sarà inseguire non i top player, ma i top talenti.
Arrivare anche a spendere 60 milioni di cartellino, possibilmente per un giovane con una dose di esperienza in campo europeo. Quanti colpi? Dipenderà anche dalle cessioni. Su tutte quella di Icardi, il cui futuro sarà lontano dall’Inter, al netto del riscatto o meno da parte del Psg”, evidenzia oggi la Gazzetta dello Sport.
Nuovi Sensi, nuovi Barella, nuovi Lautaro. Sarà questo il futuro prossimo dell’Inter. Un futuro roseo.
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