Karamoh gioiello Inter

Ok i due gol sbagliati con il Cagliari, ma il messaggio dei tifosi dell’Inter all’inidirizzo di mister Spalletti è chiaro: Karamoh in campo! A prescindere dagli errori sottoporta. Sono pochi infatti i 19giocatori in rosa all’Inter in grado di esaltare la folla.

KARAMOH, LA FANTASIA CHE MANCAVA ALL’INTER

Un mix di estro, imprevedibilità e spavalderia, che se andiamo indietro nel tempo abbiamo visto incarnarsi già in alcune leggende neroazzurre: Suarez, Corso, Beccalossi, Matthaus, Bergkamp, Ronaldo, Recoba, Baggio, Ibrahimovic, Eto’o, tanto per citare alcuni dei campioni che hanno fatto brillare gli occhi dei supporters interisti.Quella vista martedì al Meazza è stata una squadra solida, organizzata e fisica, con un pizzico di fantasia rappresentata appunto da Karamoh: che sia lui la scossa necessaria per la corsa alla Champions?

MODA E DALBERT COME AMICO

Il giocatore nato in Costa D’Avorio ci ha messo poco ad ambientarsi alla Pinetina. Fra i suoi vizi ci sono il fatto di essere un dormiglione e di dedicarsi parecchio alla moda: nelle uscite serali è sempre griffato. “Kara”, così lo chiamano in spogliatoio, è figlio di un postino, fidanzato e con gli amici sempre presenti in tribuna rossa. All’interno della rosa nerazzurra è particolarmente legato a Dalbert, un rapporto basato su moltissimi scherzi.

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Il suo idolo è Neymar, ma a detta di tanti deve ancora crescere, avendo ancora molti margini di miglioramento. E San Siro lo aspetta, fiducioso che possa diventare in futuro un giocatore in grado di far esplodere lo stadio.

LE PAROLE DI BECCALOSSI E SPALLETTI

Evaristo Beccalossi, numero 10 dell’Inter del passato ha espresso parole positive nei confronti del giovane attaccante neroazzurro:

“I tifosi interisti sono sempre stati dei buongustai. La verità è che crea pathos. Con lui in campo la gente pensa sempre “ora parte e sfonda”. Karamoh ha questo inserimento centrale che permette all’Inter di giocare quasi con due punte. Spalletti, lo sta utilizzando nel modo giusto. C’è voluto un po’ di tempo, doveva adattarsi anche ai ritmi e al calcio tattico che c’è in Italia. Credo però che adesso sul piano fisico abbia fatto un notevole passo in avanti”.

Spalletti invece usa bastone e carota:

“È un calciatore forte, dal punto di vista dell’estro ti lascia lì, mentre sotto l’aspetto dell’equilibrio e del ragionamento diventa difficile trovarlo dentro alla squadra. Ma è forte, al pubblico piace, anche se il colpo di tacco che ha fatto è un gesto che non deve ripetere se vuole diventare un campione: va responsabilizzato e sotto porta deve migliorare, ma ha grandi qualità e ampi margini”.

RISCATTO

Il giocatore è già dell’Inter. La scorsa estate il club nerazzurro l’ha acquistato dal Caen in prestito con obbligo di riscatto. Noi ci auguriamo che possa restare a Milano anche il prossimo anno, sta bene ed è contento. Ha ancora margini di miglioramento e credo l’Inter punterà su di lui anche per il futuro.