Meno di 24 ore e l’Inter si appresterà ad affrontare, nell’anticipo della 5° giornata di campionato, il Bologna di Donadoni e dell’ex Rodrigo Palacio, a segno nell’ultimo turno di campionato a Firenze. Una partita fondamentale, per i nerazzurri, per mantenere la vetta e mettere pressione alle altre capoliste, Juventus e Napoli, ma anche per eguagliare il record di vittorie consecutive ad inizio campionato stabilito dall’Inter di Mancini due anni fa ed un avversario, il Bologna, che non va assolutamente sottovalutato, come spiega in un’intervista al Corriere dello Sport Luciano Spalletti: “Ora si dà tutto un po’ per scontato e sento parlare di fare 5-6-7 vittorie di fila, ma dal mio punto di vista non è così. Ci sono partite che sotto il profilo dell’entusiasmo e dell’euforia ti danno qualcosa in più, anche se l’eccessiva euforia ti fa perdere la misura. La vittoria in uno scontro diretto ti dà una certezza in più e ti fa capire che sei una squadra da prima fascia, ti può certificare la fiducia. La vittoria non la concede nessuno e va meritata. Per questo dovremo andare a Bologna e mettere quel qualcosa in più che loro hanno messo per esempio contro il Napoli, quando sono saltati addosso agli avversari con una forza incredibile. Se loro danno 101% e noi 99%, quel 2% lì può fare la differenza. Dovremo essere tignosi perché nel calcio non si vive di rendita. Esattamente come a scuola quando dopo un voto positivo, se non studi, prendi un’insufficienza. Non facciamo questo errore perché non lo accetto“.

Non manca poi di riservare alcune parole per i due trascinatori, Icardi e Perisic: “A Icardi ho fatto i complimenti per quello che ha fatto finora, ma ho piacere se ha margini di crescita. E’ vero che lui e Perisic possono dar tanto alla squadra, ma come noi abbiamo bisogno di loro, loro hanno bisogno di noi. Icardi dentro l’area di rigore è un calciatore quasi impossibile, “serpentesco” direi guardando il nostro stemma. Se viene qualche volta fuori dall’area a palleggiare e a creare superiorità per far uscire il difensore, gli può dare qualcosa in più e non gli toglie niente. Perisic e Icardi devono stare dentro la squadra: possono stare lì dentro, anche nascosti, e venire fuori nel momento di difficoltà. I leader fanno così.”

Lo stesso Spalletti rassicura poi sulle condizioni di D’Ambrosio e Dalbert, mentre sarà ancora indisponibile Joao Cancelo (“Rientrerà prima del derby” assicura il tecnico di Certaldo).

Tre i possibili cambi nella squadra nerazzurra: in difesa potrebbe trovare spazio dal primo minuto Nagatomo al posto di Dalbert, poco brillante contro il Crotone, mentre a centrocampo Vecino potrebbe far rifiatare Gagliardini. In attacco Eder potrebbe invece sostituire Perisic, che oggi ha abbandonato l’allenamento per motivi personali. Per la gara di domani, Spalletti ha convocato 22 giocatori: tra questi si rivede Davide Santon, al rientro dopo l’infortunio muscolare patito durante il ritiro. Ecco la lista completa: Handanovic, Padelli, Berni, Ranocchia, Santon, Miranda, Dalbert, D’Ambrosio, Skriniar, Nagatomo, Vanheusden, Gagliardini, Joao Mario, Vecino, Borja Valero, Brozovic, Icardi, Karamoh, Eder, Perisic, Candreva, Pinamonti.

I precedenti negli ultimi otto anni sono favorevoli all’Inter, vittoriosa in ben 6 incontri su 8. L’ultimo incontro, il 19 febbraio, vide i nerazzurri avere la meglio sui felsinei negli ultimi minuti grazie ad un goal di Gabriel Barbosa. Stasera l’Inter dovrà mostrare un atteggiamento diverso rispetto a quello della partita di sabato per confermare la tradizione positiva e soprattutto per dimostrare che il match contro il Crotone è stato un episodio e che l’Inter non è più la squadra fragile vista negli ultimi anni.

 

 

 

 

Redazione
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