La sfera di cristallo

È estremamente difficile, in questo preciso momento della stagione immaginare quali potranno essere i ventidue giocatori inclusi nella parte A della lista UEFA che l’Inter presenterà per partecipare alla prossima Champions League. Innanzitutto occorrerà immaginare quale sarà la rosa complessiva dell’Inter a fine agosto, con un mercato che, a partire dal primo di luglio, sarà inevitabilmente condizionato dal fair play finanziario e dal prolungamento del regime di settlement agreement che l’Inter si è vista assegnare ancora per un anno. Il fair play finanziario ha poi, e non va dimenticato, un doppio livello perché oltre ai vincoli di bilancio presenta dei vincoli stringenti anche a livello di lista UEFA: in altri termini il valore della rosa 2018/19 non dovrà superare quello dell’ultima lista presentata (nel 2016/17).

2016-17 vs 2018-19

Al momento attuale l’Inter dispone in rosa di undici dei ventidue giocatori che componevano quella lista: questi undici sono quelli che darebbero meno problemi da questo punto di vista: Handanovic, Berni, Miranda, D’Ambrosio, Santon, Ranocchia, Brozovic, Candreva, Perisic, Eder e Icardi. Anche De Vrij ed Asamoah, arrivati a parametro zero andrebbero ad aggiungersi senza particolari problemi. Ma così siamo soltanto a tredici nomi. Qual è il problema? Il problema sta nel fatto che, per completare la lista dei ventidue è difficilissimo pescare nove nomi tra gli altri “nuovi arrivi” (cioè i calciatori arrivati dal 2016 a oggi) in quanto le spese per i “nuovi arrivati” superano largamente i ricavi per le cessioni di quelli che erano in lista Uefa nel 2016/17 (e che ora non sono più nella rosa dell’Inter). In altre parole: dalle cessioni dei vari Banega, Murillo, Medel e, forse, Nagatomo e Ansaldi si sono ricavati circa trenta milioni scarsi? Ora per completare la lista Uefa possiamo aggiungere al massimo trenta milioni scarsi di scontrini di calciatori che NON erano nella lista del 2016/17.
Il che sarebbe sufficiente a includere, ad esempio, uno solo tra gli “economici” Borja Valero e Karamoh (5-7 milioni ciascuno) e uno solo tra Gagliardini, Vecino, Skriniar e Lautaro Martinez che sono costati più di 20 milioni ciascuno.

Il lodo Bellinazzo

A parziale sollievo Marco Bellinazzo, sul Sole 24 ore, segnala che all’elenco delle cessioni si possono aggiungere i ricavi delle cessioni di due “designated players”: ovvero di due giocatori che NON erano inclusi nella lista del 2016-17, come Joao Mario, Gabigol, Kondogbia e Jovetic. Questo permetterebbe eventualmente di includere un secondo nome “pesante” nella lista UEFA.

Le nostre scelte

Stando così le cose e immaginando una situazione (pressoché impossibile nella realtà) di zero ulteriori acquisti e cessioni, appare evidente che i nomi da includere assolutamente nella lista Uefa sarebbero Skriniar, Borja Valero (non lo amiamo, ma ci “consuma” solo 5,5 milioni) e uno tra Gagliardini e Vecino, con una leggera preferenza per il primo, se completamente ristabilito dall’infortunio. E così siamo a sedici elementi. Per il resto della Lista Uefa A occorrerà molta pazienza (dei tifosi) e molta fantasia (da parte di Ausilio prima e di Spalletti poi).

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La cessione pesante

Ma siamo sicuri che l’estate non passerà senza almeno una dolorosa cessione pesante e questo ci costringerà a rifare tutti i calcoli, sia dal punto di vista tecnico che finanziario?