Momento molto positivo per l’Inter, ma soprattutto per Romelu Lukaku che continua a mettere il suo marchio a suon di gol. Il centravanti belga, autore di una doppietta col Bologna, si sta imponendo in Serie A e nelle prime 11 partite ha già siglato 9 reti.
“Adesso l’Inter si gode il vero Lukaku, un centravanti ancora più micidiale di quanto all’inizio della sua esperienza nerazzurra fosse quello Zlatan Ibrahimovic al quale Romelu a Bologna ha “rubato” l’esultanza dopo il rigore del 2-1. Se fino alla pausa delle nazionali di ottobre l’ex United non aveva avuto un rendimento degno di un grande centravanti come lui (3 reti in 8 incontri). Dalla trasferta di Reggio Emilia contro il Sassuolo è letteralmente esploso e adesso, tra i calciatori che hanno cambiato maglia la scorsa estate, nessuno ha fatto meglio di lui. Questo certifica la bontà dell’acquisto fortemente voluto da Conte. un’operazione sposata in pieno dalla dirigenza e approvata dalla proprietà nonostante per concluderla sia stato necessario l’investimento più dispendioso della storia del club (65 milioni più 10 di bonus)”, spiega il Corriere dello Sport.
“Con la doppietta al Dall’Ara Lukaku ha sorpassato Muriel (8 centri) e ora nei 5 campionati più importanti del Vecchio Continente nessuno ha inciso quanto il belga. A San Siro contro il Borussia Dortmund è incappato in una serataccia, ma in compenso in Serie A ha firmato 6 reti negli ultimi 4 incontri. Il suo impatto adesso è devastante, lo stesso che aveva l’Ibrahimovic arrivato nel 2006 alla Pinetina. A Bologna, come già era successo contro il Sassuolo, Romelu è stato un fattore: nei corpo a corpo ha quasi sempre avuto la meglio e a lui la squadra si è appoggiata quando era in difficoltà di fronte alla pressione rossoblù. 
Conte, però, non si accontenta e al suo bomber chiederà sempre di più. Maggiore pressione per rendere più complicata la costruzione della manovra avversaria, ma soprattutto più cattiveria nell’andare a “chiudere” sui cross, nell’attaccare le palle che arrivano dal fondo. Su un traversone di Lazaro a Bologna ha sbagliato una rete non impossibile e quando avrà acquisito ancora più incisività, davvero potrà puntare a conquistare il titolo di capocannoniere. Fermo restando che già adesso è solitario alle spalle di Immobile e che al primo anno con la maglia nerazzurra solo il Fenomeno Ronaldo aveva segnato quanto lui all’undicesima giornata. Milito (7), Eto’o (5), Vieri (5) e Ibrahimovic (4) no”, aggiunge il quotidiano.

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