L’Inter non fallisce l’appuntamento con il primato in classifica e liquida il Chievo con un roboante 5-0 che non lascia spazio a nient’altro.
Partita dominata dal primo all’ultimo secondo con tantissime occasioni da rete create e una concentrazione a livello di squadra impressionanti. Meccanismi ben oliati, primi su tutti i palloni vacanti, vittoriosi in ogni duello.
Girano benissimo anche le new entry Joao Mario Brozovic e Ranocchia che non fanno rimpiangere minimamente Miranda Vecino e Gagliardini.
Perisic porta a casa il pallone con una clamorosa tripletta, Skriniar e Icardi ricamano il risultato, Dalbert entra bene a partita in corso e Karamoh sfiora il gol toccando tre palloni, Santon è tornato (o è diventato) un terzino affidabilissimo di grande spessore, Candreva è in condizioni incredibili da più di un mese.

Spalletti ha creato una perfetta macchina da guerra.

Handanovic 6: Praticamente mai impegnato seriamente, spettatore non pagante.

D’Ambrosio 6,5: Perfetto il suo tempismo sugli anticipi e la costanza nell’appoggiare Candreva e nell’inserirsi, pericoloso anche da corner due volte sul secondo palo.

Ranocchia 6,5: Non fa minimamente rimpiangere Miranda, copre benissimo insieme a Skriniar e sfiora il gol in almeno tre circostanze di testa, sfortunato. Si prende comunque gli applausi di un San Siro che ormai è un visibilio per quello che è diventata l’Inter.

Skriniar 7,5: Mostruoso il dinosauro che sbrana chiunque provi a superarlo e si inventa anche incursore con due cavalcate coast-to-coast di cui la prima viene premiata da Candreva con un cross soltanto da appoggiare in rete.

Santon 6,5: Buonissima prestazione del terzino italiano che sulla sinistra insieme a Perisic crea una corsia veramente pericolosa, tanto che spesso il croato si accentra per lasciargli completamente la fascia. Giocatore assolutamente ritrovato, alla terza prestazione consecutiva di alto livello.

Borja Valero 6: Il cervello attivo della squadra, si vede poco perché la squadra pressa fortissimo in ogni zona di campo ma Spalletti vuole che tutte le azioni passino per i suoi piedi e lui si fa trovare sempre al posto giusto nel momento giusto per facilitare la manovra.

Joao Mario 6: Il meno brillante di oggi, si divora un gol nel primo tempo ed in generale sembra andare con una marcia in meno rispetto a tutti i suoi compagni. Se anche in una situazione come quella di oggi non è riuscito ad emergere forse bisogna cominciare a metabolizzare che la Serie A non sia il campionato adatto a lui.

Brozovic 6,5: Lasciato libero da compiti prettamente difensivi si lascia andare in pressing alti forsennati insieme ai suoi compagni di reparto avanzato, mette a disposizione della squadra la qualità che ci ha già fatto vedere in passato sfornando l’assist per il 2-0 di Icardi e andando vicino alla rete in almeno altre tre occasioni. Trequartista ritrovato, è pronto per la Juve.

Candreva 7,5: Prestazione da standing-ovation che giustamente San Siro gli riserva. Divora la fascia costantemente e le sue giocate soprattutto negli ultimi passaggi diventano sempre più intelligenti e mirate, di partita in partita. Sono lontani i ricordi delle finte e controfinte da dieci secondi a far ripiazzare la difesa per poi sbagliare il cross. Probabilmente ad oggi è il più in forma dell’Inter.

Perisic 8,5: Prima tripletta in Serie A per Ivan il Re che porta a casa il pallone dopo aver sbloccato, consolidato e chiuso il match. Imbarazzante lo strapotere fisico con cui scherza chiunque provi ad opporsi. Destro o sinistro per lui non fa alcuna differenza.

Icardi 7: Un tiro, un gol, as always. Spalletti gli risparmia gli ultimi venti minuti e San Siro gli dedica l’ennesima standing-ovation meritatissima per il capitano che ha già raggiunto quota 16 gol in 15 partite.

Eder 6: Entra con il solito piglio confusionario in una partita in cui servivano soltanto ordine e disciplina. Il risultato è tanto fumo e praticamente zero incisività.

Dalbert 6,5: Ci mette qualche minuto a tornare in sintonia con il campo e con i tifosi, ma una volta scioltosi si sovrappone perfettamente a Perisic due volte provando a regalare l’assist al suo amico Karamoh.

Karamoh 6,5: Osannato dal pubblico sfiora la rete con un meraviglioso stop orientato e tiro da dentro l’area che sfiora il palo.

Spalletti 8: Se l’Inter ad oggi dà la sensazione di potersela giocare contro chiunque, il merito è soltanto suo. Ha saputo rigenerare giocatori etichettati come colpevoli delle ultime passate stagioni, o giocatori ormai dati per finiti. Basti pensare a Nagatomo che ha contribuito all’ottimo inizio di stagione nerazzurro, a Santon che sembra insostituibile sulla corsia mancina, ed ora persino a Ranocchia che si è addirittura preso gli applausi di tutto San Siro.
L’Inter annienta il Chievo, si prende la vetta della classifica, ed ora è pronta a lanciare un segnale definitivo a tutto il calcio mondiale. L’appuntamento è sabato sera, a Torino.