Handanovic 6,5: Rimane ancora una volta fermo in piedi su entrambi i gol, ma è provvidenziale su altrettante conclusioni pericolose. La qualificazione passa anche per le sue parate.

Cancelo 6,5: Lascia troppo spazio a Lulic che è spesso libero di crossare in area di rigore, ma offensivamente è fondamentale e crea molti pericoli.

Miranda 6: Non riesce a mettere una pezza sul gol di F.Anderson ma chiude bene diverse azioni avversarie.

Skriniar 6,5: Si vede poco ma annulla Immobile e infonde sicurezza al reparto che rischiava di sciogliersi troppo velocemente.

D’Ambrosio 7: Parte impaurito e sbaglia tantissimo ma ha l’enorme merito di crederci fino alla fine con l’importantissimo gol del pareggio. Esce per far spazio a Ranocchia.

Vecino 8: E’ sua la rete che riporta l’Inter in Champions League ed è una rete troppo importante per quello che sarà tutto il prossimo futuro nerazzurro. Un gol che significa tantissimo e che rende straordinaria una prestazione fino a quel punto piuttosto mediocre.

Brozovic 6,5: Non ai livelli di un mese fa ma comunque preziosissimo quando ammonito riesce a compiere due interventi rischiosissimi uscendone vincitore. Suo il calcio d’angolo che regala a Vecino il gol vittoria.

Rafinha 6: Si fa trovare tra le linee con troppa poca frequenza e tende a scivolare spesso. Non arriva mai alla conclusione, esce per Karamoh, altra grande mossa spallettiana.

Candreva 5,5: Pronti via parte con un sombrero e tiro al volo che lasciava presagire l’eurogol contro l’ex squadra, ma la prestazione è la stessa di tutto il resto della stagione, insufficiente e lacunosa. Un giocatore da cui non ripartire.

Perisic 6,5: L’assurdo autogol di faccia dei primi minuti sembrava l’inizio di un copione già scritto, tuttavia si riprende in fretta e nel computo finale risulta uno dei più pericolosi in area avversaria grazie alla sua imponenza fisica.

Icardi 7: Quel pallone sul dischetto avrà pesato un quintale, lui battezza un angolo e sceglie quello giusto. Si divora un gol nel primo tempo e uno sul finale, ma anche in questo caso sono i piccoli dettagli a scrivere la storia, e Mauro con il suo rigore ha contribuito a scriverla.

Eder 6,5: Tanta corsa e grinta, ci prova di testa dalla distanza e aiuta a tenere alta la squadra per l’arrembaggio finale. Suo l’assist per il fallo procuratosi da Icardi.

Karamoh 7: Entra e cambia la partita portando freschezza contro una Lazio ormai spompata, si guadagna il corner della vittoria e tiene bene palla.

Ranocchia 6,5: Ottimo il movimento sul corner vittoria ad ostacolare gli avversari, e da notare anche un’importantissima chiusura di testa nei minuti di recupero.

Spalletti 8: Questa volta non sbaglia un cambio, ogni giocatore che è entrato ha contribuito in qualche modo a regalarci i tre punti più importanti della stagione.

L’Inter, battendo la Lazio (2-3 all’Olimpico)  dopo sei anni torna a disputare la coppa europea più importante del mondo, esce dalla lente del fair play finanziario e riacquista quell’appeal che fino all’80’ sembrava lontano ancora un’altra stagione. Tre punti troppo importanti per il futuro prossimo della società, per la campagna acquisti che verrà e che non potrà più essere fallita. La spirale negativa di mediocrità in cui siamo stati assorbiti per sei anni deve essere finalmente superata. Torniamo a splendere.

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