L’Inter si trasforma, per l’ennesima volta, nel giro di tre giorni. Batte il Milan 3-2 in un derby super emozionante e fa 2/2 nelle stracittadine stagionali. Vecino, autore di una grande prova, firma l’1-0 dopo appena 3 minuti. De Vrij raddoppia all’alba del secondo tempo, ma la tranquillità non fa per noi, come sempre. Bakayoko fa 1-2, Politano si prende un rigore che il Toro trasforma. Ma non finisce qui, perchè Musacchio la riapre ancora. Gli ultimi minuti sono segnati dalla sofferenza, ma il derby è nerazzurro! E allora, godiamoci le pagelle di questa serata magnifica. Ce la meritavamo.

Handanovic 6,5 – Attento su Paquetà e Calhanoglu, riesce soltanto a sfiorare sul colpo di testa di Bakayoko. Un po’ indeciso sulle uscite, è bravissimo però a respingere di spalla il potenziale 3-3 di Castillejo. Bravissimo ad anticipare Piatek (che nel primo tempo elude addirittura in dribbling) in scivolata su un retropassaggio maldestro che poteva costar caro

D’Ambrosio 7,5 – Partita completa da parte sua che, oltre a un’ottima fase difensiva, offre sempre un’alternativa valida a Politano prima e Candreva poi. Disattento quando si fa anticipare da Paquetà, pasticcia sul gol del 2-3 di Musacchio. Si fa perdonare però con una prova complessiva di intensità altissima, mettendoci l’anima e mostrando anche spunti di buona tecnica finora sconosciuti. Eroico nel recupero, quando si oppone con il corpo al 3-3 rossonero.

De Vrij 7,5 – Chi lo colpevolizza eccessivamente per l’eliminazione dall’Europa League e lo sminuisce per un solo errore, dovrebbe farsi un enorme esame di coscienza. Partita monumentale dell’olandese, anche in fase di impostazione (come sempre). Segna un grandissimo gol in torsione, di importanza inestimabile. In un momento della partita anticipa Piatek facendolo cadere per terra: è una scarica adrenalinica per il San Siro nerazzurro.

Skriniar 7 – Il mezzo voto in meno rispetto al compagno di reparto è dovuto solo al fatto che non vada a segno. Partita straordinaria anche per lui: sempre pronto al centro della difesa per allontanare i pericoli, sempre fortissimo e deciso negli uno contro uno. Una sicurezza. Importante ribadirlo, visto che anche lui giovedì non era stato impeccabile.

Asamoah 6,5 – Primo tempo sufficiente per il ghanese, che cresce vistosamente nel secondo recuperando tantissime palle e guadagnandosi falli preziosi.

Gagliardini 7,5 – Lo scontro con Bakayoko gli procura un vistoso taglio che lo costringe a giocare con una fasciatura. Da lì in poi, però, si carica ulteriormente e lotta su ogni pallone, con delle rincorse prolungate anche nel finale, quando le energie potevano venir meno. Più lucido del solito anche in fase di impostazione e di pulizia dei passaggi. Ottimo lavoro.

Brozovic 6,5 – Partita non eccelsa, ma fa abbondantemente il suo. Ha l’importante compito di far partire la manovra in maniera pulita fin dalla difesa e ci riesce come sa fare, grazie all’enorme tasso tecnico di cui è dotato.

Vecino 8 – Il vero fattore della partita: la sua posizione fra le linee uccide sportivamente il Milan. Il bello del calcio è vedere come un giocatore possa trasformarsi totalmente nel giro di tre giorni: giovedì fra i peggiori contro l’Eintracht, oggi straordinario. Tantissima corsa, specialmente nel primo tempo lo si trova ovunque: una spina nel fianco per i rossoneri. E lo si capisce già dal terzo minuto, quando apre e chiude l’azione che porta in vantaggio l’Inter. Nella ripresa si vede meno perchè la squadra ha meno bisogno di pungere, ma quando chiamato in causa è sempre utile e preciso.

Politano 7,5 – Manda al manicomio Rodriguez, saltandolo sistematicamente e mettendo in difficoltà gli avversari fra movimenti a stringere e tagli sul fondo, dove scambia spesso con D’Ambrosio. Mette la firma sul secondo e sul terzo gol: un fantastico cross morbido per la testa di De Vrij e un rigore procurato con un ottimo movimento.

Martinez 7,5 – Sempre intelligente, sempre pronto a lottare: lascia in campo tutto quello che ha. Sul primo gol l’assist a Vecino di testa viene eseguito alla perfezione. Si ritrova a lottare da solo con Musacchio e Romagnoli ma riesce ad uscirne da vincitore, venendo ad accorciare quando serve ad aiutare la squadra. Ciò che impressiona di più è la sua abilità di capire i momenti della partita e i bisogni dei suoi compagni. Si regala anche il primo gol in un derby segnando il rigore. Un pensiero, da parte nostra, a chi sta sul divano a curarsi il ginocchio. Lui e consorte si godano pure il premio Socrate.

Perisic 6,5 – Gran movimento sul primo gol con cross morbido. Non brilla particolarmente in fase offensiva, proponendo comunque diversi cross potenzialmente pericolosi. Il più, però, lo fa in difesa: una partita di rincorse su Suso e grande contributo sulle palle alte, dove spesso svetta di testa.

 

Borja Valero (dal 73′) 6 – Riesce in qualche modo ad abbassare il ritmo della partita quando il Milan pressa forte. Viene saltato sistematicamente da Castillejo, ma si sa che non è quello il suo lavoro.

Candreva (dall’83’) sv

Ranocchia (dal 92′) sv

Spalletti 7,5 – Stavolta merita i complimenti e un riconoscimento: prepara la partita benissimo, stravincendo il confronto tattico con Gattuso. La mossa sopracitata di Vecino trequartista mette in crisi il sistema rossonero. Il Milan, specie nel primo tempo, non ci capisce praticamente niente Non era facile neanche per lui in un momento così delicato: i suoi ragazzi rispondono con una grandissima partita.