ADDIO CALCIOMERCATO, BENVENUTO CAMPIONATO

Venerdì si è concluso il calciomercato, il più ricco da anni per la nostra squadra. Sono arrivati De Vrij ed Asamoah, Vrsaljko e Nainggolan, Politano e Keita, Lautaro Martinez e Salcedo e sono rimasti tutti i big, con l’eccezione di Rafinha e Cancelo, non riscattati. Icardi e Skriniar, Perisic e Brozovic, sono ancora al loro posto: nessuna cessione per “salvare il bilancio”.
Lo scorso anno, finalmente, abbiamo raggiunto l’obiettivo prefissato, quello del ritorno in Champions.
Ed il nostro campionato incomincia stasera a Reggio Emilia, a casa di quel Sassuolo contro il quale lo scorso anno non abbiamo fatto nemmeno un punto, e che ci aveva quasi eliminato dalla corsa Champions andando a vincere alla penultima a San Siro.
Siamo rimasti tra le prime quattro squadre in classifica per la maggior parte del campionato, ma la qualificazione è arrivata soltanto a pochi minuti dalla conclusione dell’ultima giornata di campionato, con il colpo di testa di Vecino diventato ormai iconico.

L’Inter sarà l’anti-Juve?

Dopo una campagna acquisti così sontuosa è lecito aspettarsi che l’asticella degli obiettivi salga.
A mio avviso, il nostro obiettivo per il campionato è quello di consolidare la qualificazione alla Champions League senza patemi, senza aspettare un colpo di testa a pochi minuti dalla fine.
Secondo posto e ruolo di “anti-Juve”? E’ possibile, considerando che la Roma ha perso un grande portiere come Alisson, venduto a carissimo prezzo al Real Madrid, e ci ha consegnato un centrocampista di qualità e quantità come Nainggolan, il Ninja, che con Spalletti riprenderà il ruolo di trequartista. Di Francesco è un allenatore bravo e giovane, che ha raggiunto un traguardo straordinario come la semifinale di Champions, ma rigido: Schick – acquisto molto costoso dell’estate 2017 – fatica a trovare posto nel 4-3-3, e Pastore sarà costretto a fare la mezzala.

CAMPIONATO 2018-2019: I PRONOSTICI DELLA REDAZIONE

Dal canto suo, il Napoli parte da un 11 titolare molto forte e 91 punti, ma praticamente non ha fatto campagna acquisti, e la sensazione – nonostante il cambio di allenatore – è più quella di fine ciclo, che non dell’avvio di un nuovo.
L’Inter parte da una distanza siderale dalla Juventus, e partite come l’ultimo scontro diretto a San Siro lasciano dubbi pure sulla possibilità di contendere lo scudetto ad armi pari.
Detto questo, la sensazione che possiamo essere noi almeno a seguirne le tracce c’è, e per i nostri c’è il dovere di provarci fino in fondo, con coraggio e senza nasconderci.

I rinforzi a disposizione di Spalletti

Vediamo nel dettaglio i singoli reparti. In porta è rimasto Handanovic. Lo scorso anno alcune sue incertezze ci sono costati punti preziosi: commette poche papere, tra i pali è formidabile ma esce poco e – se devo scegliere un portiere che mi dia sicurezza – non sceglierei lui. Detto questo, sia la recente Champions che l’ultimo Mondiale ci hanno detto chiaramente che c’è penuria di portieri all’altezza, quindi – in assenza di certezze – meglio avere lui tra i pali.
In difesa l’ottima coppia di centrali Miranda-Skriniar (con un Ranocchia che lo scorso campionato ha fatto il suo quando è entrato) ha un nuovo rinforzo: De Vrij, colonna laziale, che probabilmente toglierà il posto da titolare al centrale brasiliano. A destra abbiamo preso Vrsaljko, che ha giocato titolare tutto il Mondiale fino alla finale: meno offensivo e meno “regista” di Cancelo, ma più affidabile dietro. Asamoah è il jolly: giocherà terzino sinistro, centrale di centrocampo, e persino ala (forse già stasera).
Del Ninja si è detto. Salcedo è un ragazzo promettente, stimatissimo a Genova. Chissà se e quanto troverà posto, peró.
Politano e Keita sono due rinforzi offensivi molto importanti, entrambi capaci di saltare l’uomo, segnare e fare assist. Il primo ha quattro polmoni e può tornare molto utile sia dal primo minuto che a partita in corso; il secondo quando è in vena è praticamente immarcabile.
Ho lasciato per ultimo Lautaro Martinez: 21 anni tra pochi giorni, è la grande scommessa e la grande speranza. Le sensazioni sono ultrapositive, e sembra che lui non abbia paura delle responsabilità. Può giocare di fianco a Icardi, al posto di Icardi, e dietro Icardi. Il gol al Wanda Metropolitano ha acceso i riflettori su di lui, vedremo se sarà capace di tenerli accesi.

E in Champions?

Per quanto riguarda la Champions, molto – purtroppo – dipenderà dal sorteggio del 30 agosto. Siamo in quarta fascia, e il rischio di un girone in cui dovremo affrontare due giganti del calcio è elevatissimo. Se saremo bravi e fortunati e supereremo il girone, dagli ottavi di finale in poi ci potremo divertire. Come ricorda sempre Spalletti, sarà un anno #senzatregua. Una squadra come l’Inter sicuramente non può partire con l’obiettivo di arrivare terza nel girone per andare in Europa League. Vedremo chi saranno le nostre contendenti, ma senza dubbio l’obiettivo minimo è il superamento del girone.

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