Uno dei dilemmi di rilievo di questa estate, tale da far nascere discussioni estenuanti ed interminabili tra i tifosi, è stato sicuramente il problema della lista da presentare alla Uefa per la Champions League. Sin dal fischio finale di Lazio-Inter, infatti, era chiaro a tutti che l’Inter avrebbe dovuto sacrificare qualcuno per riuscire a schierare una formazione quantomeno accettabile per la massima competizione europea; magari Dalbert, magari Gagliardini o magari Vecino, ovvero colui che ha segnato il goal decisivo per il ritorno nell’Europa che conta. Dopotutto, l’ultima sentenza della Uefa (datata lo scorso luglio) confermava le restrizioni alla rosa in virtù dell’arcinoto Settlement Agreement e, come i solerti giornalisti ci hanno informato, le cessioni di Kondogbia, Jovetic ed eventualmente quella di Joao Mario non sarebbero state prese in considerazione poiché non inseriti nella lista Uefa 2016/2017. In poche parole, avrebbero preso in considerazione solo le cessioni di giocatori come Medel, Murillo o Nagatomo, per esempio. Non poteva che essere riesumato, dunque, il solito tormentone estivo dei media: la cessione di un big nerazzurro come Mauro Icardi o Ivan Perisic, il cui sacrificio avrebbe permesso l’acquisto e l’inserimento nella lista di qualche altro giocatore.

SEGUI LA NOSTRA PAGINA FACEBOOK

Tabula rasa

Ora dimenticate tutto quello che i solerti giornalisti hanno scritto riguardo i mal di pancia di Icardi e Perisic (encomiabile l’ultimo tentativo fatto qualche giorno fa, quando l’ala croata si espressa sul possibile interessamento del Bayern). Dimenticate tutto quello che è stato scritto sulla possibilità di poter usufruire degli spazi lasciati liberi dalle cessioni dei vari Ansaldi, Banega, Medel, Murillo, Nagatomo e Felipe Melo. Fate tabula rasa. Ieri è stato reso noto che durante l’ultima riunione con la Uefa (quella dove sono state confermate le limitazioni alla lista), quest’ultima ha concesso una maggior flessibilità nell’ambito dei giocatori da inserire nella lista Champions: poco importa se i vari Jovetic e Kondogbia non sono stati inseriti 2 anni fa, le loro cessioni verranno comunque ritenute valide dalla Uefa, così come tutti i Primavera ceduti negli ultimi due anni per fare plusvalenza. Dato il rialzo dei prezzi in seguito al passaggio di Neymar al Paris Saint Germain, non c’è stato un atteggiamento rigido con la società nerazzurra da parte della Uefa. Questo, tuttavia, non significa che l’Inter possa spendere liberamente decine di milioni di euro: in caso di sforamento dell’equilibrio tra i valori dei giocatori in entrata ed in uscita, la Uefa non potrà che chiedere di “scontentare” qualche pedina nella rosa. Ecco spiegato perché, dopo gli arrivi a parametro zero di De Vrij, Asamoah, gli acquisti di Lautaro Martinez e Politano e la trattativa praticamente chiusa per Vidal (poi lasciato al Barcellona), il ds Piero Ausilio sta facendo di tutto per completare la rosa con gli arrivi di Keita e Modric.

Gli ultimi colpi

Per l’ala senegalese la trattativa si può considerare chiusa; arriverà in prestito oneroso con diritto di riscatto dal Monaco, mentre nel Principato dovrebbe trasferirsi Antonio Candreva. A differenza della trattativa per Vidal, il tifoso interista può stare tranquillo riguardo possibili inserimenti di altre squadre all’ultimo minuto: il giocatore ed il club francese hanno già accettato l’offerta dei nerazzurri e si attende solo il consenso di Candreva per ufficializzare il ritorno dell’ex Lazio in serie A. Qualora l’esterno interista rifiutasse, l’affare si farà lo stesso ma si dovranno attendere gli ultimi giorni di mercato.

La trattativa per portare a Milano Luka Modric, invece, è ben distante dall’essere conclusa. Dopo aver lasciato che Vidal si accasasse al Barcellona, la società nerazzurra ha fatto l’all in sul centrocampista croato, prossimo (sponsor permettendo) pallone d’oro. L’accordo con il giocatore c’è: 10 milioni all’anno fino al 2020 e poi un futuro (economicamente più appetibile) al Jiangsu Suning. Questo per smentire tutti coloro che ridevano all’idea che Suning potesse offrire uno stipendio di gran lunga superiore a quello del capitano (il cui contratto verrà presto rinnovato) e che ritenevano Zhang Jindong “tirchio”, con tanto di invito a vendere l’Inter allo sceicco di turno ed a rimanere nel Paese del Dragone. L’ostacolo a questa trattativa si chiama Florentino Perez: il presidente del Real Madrid in realtà ha preso nota della volontà di Modric di cambiare aria e cercare nuovi stimoli dopo aver vinto 4 Champions League con la camiseta blanca. Quello che non accetta è l’abbandono di quello che possiamo definire come il miglior centrocampista del mondo, non dopo quello di Zidane e Cristiano Ronaldo. I suoi tentativi di “intimorire” l’Inter negando prima il desiderio di Modric di cambiare aria, poi chiedendo 750 milioni di euro ed infine minacciando di passare alle vie legali per presunte violazioni da parte della società nerazzurra (che potrebbe rinfrescare la memoria al buon Florentino citando il suo incontro con Mourinho un’ora dopo che l’Inter aveva vinto il Triplete), tuttavia, non hanno affatto scalfito la volontà di Zhang Jindong di regalare a Spalletti (ma anche alla serie A, vero?) un altro top player. Oggi ci sarà l’incontro tra il figlio del patron, Steven, ed il presidente del Real. A noi interisti non resta che sperare.

COMMENTA SUL NOSTRO FORUM