Il presidente nerazzurro avrebbe chiesto ad Oaktree di ritrattare i termini dell’attuale prestito, con scadenza fissata al 20 maggio 2024. Secondo le prime indiscrezioni, pare che il fondo americano abbia rifiutato la prima proposta del patron nerazzurro. In questo articolo, proveremo ad analizzare insieme i pro e i contro di questa manovra.

Il prestito di Oaktree

In parole povere, il fondo americano Oaktree ha prestato al patron neroazzurro una cifra pari a 275 milioni di euro più interessi, con un tasso fissato al 12%. Il termine entro il quale andrebbe restituita questa somma è fissato al 20 Maggio 2024. Da qualche tempo, però, sembra che la proprietà dell’Inter stia dialogando con il fondo per prolungare questi termini, al fine di continuare a gestire la maggioranza delle quote e non cedere, come da contratto, il controllo a Oaktree.

La proposta di Zhang

Secondo ciò che abbiamo letto in questi giorni, pare che la proposta del presidente interista sia stata quella di pagare istantaneamente gli interessi (stimati intorno ai 100 milioni di euro), chiedendo di prolungare i termini per la restituzione della cifra residua al 2026 o il 2027, aumentando il tasso di interessi spingendosi fino al 20% (ulteriori 60 milioni). Il volere di Zhang ha però incontrato una risposta negativa da parte del fondo, che si sta guardando intorno per valutare il da farsi con estrema cautela. In caso non si trovasse un accordo, l’Inter potrebbe essere riscattata dal fondo americano, che con ogni probabilità cercherà un compratore interessato a cui rivenderla.

I due possibili scenari per l’Inter

I possibili scenari di fronte a cui ci troviamo sono due: Nel primo, nel caso in cui Zhang riuscisse a trovare un accordo con Oaktree, non ci sarebbero molte variazioni rispetto allo scenario attuale. L’Inter continuerebbe con lo stesso asset societario, e con ogni probabilità, viste le modifiche in aumento che dovrebbero arrivare dal nuovo accordo con il fondo, anche il mercato non lascerebbe spazio a particolari novità gestionali, mantenendo una strategia molto legata alle abilità della dirigenza nel trovare le migliori occasioni in termini di qualità-prezzo, come negli ultimi anni di gestione. Nel secondo caso, qualora Oaktree riscattasse veramente le quote dell’Inter, l’incognita partirebbe innanzitutto dagli eventuali cambi che la nuova proprietà potrebbe decidere di applicare nel suo nuovo asset societario. In seguito a questo, la probabilità è che sin dal primo giorno (ammesso che non lo stiano facendo già da ora) si cercherà un soggetto interessato a rilevare la maggioranza delle quote, al quale vendere la società.

Zhang-Oaktree: la voce dei tifosi

I commenti dei tifosi interisti in seguito alla notizia si dividono in due fazioni: C’è chi gradirebbe una permanenza di Zhang, e chi invece preferirebbe vedere un cambio definitivo alla guida dell’Inter. Il Presidente in questi anni ha assicurato un ciclo vincente all’Inter grazie anche alla grande intuizione di formare una squadra efficientissima per la gestione della rosa e del mercato, fronteggiando ostacoli finanziari molto difficili da superare senza poi subìre conseguenze sulla qualità della squadra. La dirigenza è riuscita in questo piccolo ‘miracolo’, portando risultati costanti nel tempo e dimostrando tutta la qualità e l’esperienza gestionale dettata da anni di carriera ai massimi livelli. Un cambio di gestione non è sinonimo di cambio di strategia sulle spese, visto e considerato che Oaktree sembra non avere interesse nel tenersi l’Inter, ed è anche possibile che possa accettare l’offerta di un soggetto interessato a continuare con la stessa strategia di spesa attuale. Il futuro della squadra è una vera e propria incognita, almeno fino a quando non si definirà meglio la situazione in atto. Ciò che dobbiamo augurarci, come sempre, è che accada il meglio per il bene dell’Inter.

Toscano, 26 anni, Interista da sempre. Amo scrivere e parlare di calcio, onorando i colori e la storia del nostro club.