riflessione sul calcio italiano

Una cosa è certa (almeno per me)

Il Mondiale vinto dalla Spagna è forse il più meritato dalla storia, un Mondiale vinto secondo il loro stile

Noi abbiamo storicamente giocato maluccio ma onestamente anche la Francia ha sempre vinto per un'ottima difesa e i singoli

la spagna al mondiale 2010 passò gli ottavi di finale contro il paraguay senza sapere come, perse con la svizzera, sculò alla grande con il paraguay e approfittò della follia di heitinga e del gol sbagliato da sneijder a tu per tu con il portiere

una grandissima spagna in realtà fu eliminata dalla corea del sud (o meglio dall'arbitro)
 
se contiamo le tre competizioni europee, coppa campioni, coppa delle coppe e coppa uefa, almeno ogni 4-5 anni piazzavamo una squadra in finale, e vincevamo pure.

Che poi la juve sia specializzata nel perdere finali è un altro discorso, ma siamo sempre stati molto continui

cicli come quelli del milan di berlusconi li ho visti fare solo al barcellona, se parliamo di calcio spettacolo, la spagna è solo barcellona e real, la germania bayern e appena appena dortmund (mezza volta a dire il vero), l'inghilterra ha avuto un grandissimo ciclo negli anni 70-80, stop. E cito giusto la champions in questo caso, ma siamo sempre stati continui con le nostre squadre, anche in questi anni di nulla con 2 finali della juve e una semifinale della roma
 
Il mito del calcio italiano è nato coi mondiali vinti da Mussolini negli anni 20 con il giocatore più forte della storia del calcio italiano, Giuseppe Meazza.

Fino agli anni 60 il calcio italiano era zero.

Poi l'Inter del Mago Herrera ci ha riposizionati nel panorama.

Ma su quei successi ci siamo costruiti una reputazione (oltre che altri successi, tipo il Milan di Rocco) che sono durati tipo 40 anni.

Su quella scia, il calcio italiano tra fine anni 80 ed inizio anni 90, complici anche e sopratutto i grandi investitori (Berlusca, Moratti) ha vissuto il suo top.
Ma tutto il resto della nostra storia calcistica è di secondo piano, rispetto alle grandi spagnole e inglesi.
Le spagnole ed inglesi hanno dominato il calcio per 1 secolo.
La coppa delle fiere che all'epoca era più difficile della coppa campioni

La verità è che come sempre accade in questo paese, ci siamo raccontati un'epica romanzata.
Una storia verosimile, ma principalmente falsa e che ha poggiato le basi sulle vittorie della nazionale, che ormai contano pochissimo.

Insomma finito quel decennio/quindicennio, siamo ritornati al solito nulla, coi gobbi che vincono campionati in serie, in un calcio che fatica a voler cambiare e modellarsi sul resto del mondo.

In fondo la sottocultura del furbismo all'italiana, ci condiziona anche nello sport.
Il massimo risultato col minimo sforzo.

Chissà quando cambieremo.

E se mai cambieremo.
Mussolini negli anni venti non ha vinto nessun mondiale
1)Mussolini.di calcio non ne capiva niente e mai giocò a Pallone se non nel cortile di villa Torlonia quando tirò di punta e la palla si perse nel bosco adiacente.
2)negli anni 20 il mondiale non esisteva:
1930 Uruguay
1934 Italia
1938 Italia
 
Mussolini negli anni venti non ha vinto nessun mondiale
1)Mussolini.di calcio non ne capiva niente e mai giocò a Pallone se non nel cortile di villa Torlonia quando tirò di punta e la palla si perse nel bosco adiacente.
2)negli anni 20 il mondiale non esisteva:
1930 Uruguay
1934 Italia
1938 Italia

Il mondiale del '34 giocato in casa con quel regime non credo fosse stato molto diverso da Argentina '78( ma non è obbligatorio essere dittature per rubacchiare in mondiali casalinghi, vedi l'Inghilterra del '66, e non parlo solo della finale, il quarto con la stessa Argentina fu il vero scandalo e l'inizio della loro rivalità calcistica), ma il '38 fu vinto in un Paese ostile con cui i rapporti erano( sono sempre stati, in realtà, fin dal 1861) pessimi e ci si sarebbe di lì a poco fatti la guerra, con sputazzi e insulti a ogni partita...li sento sempre messi sullo stesso piano, in realtà raccontano due storie diversissime.

Quanto a Mussolini è vero che non amava il calcio, lo riteneva divisivo e preferiva gli sport individuali, visto che in Carnera ad esempio era possibile per tutti gli italiani identificarsi...verso la Nazionale per l'ovvio ruolo propagandistico aveva un atteggiamento diverso, ma questo non cambiava la sua opinione generale sul calcio, del quale invece erano fanatici diversi gerarchi( basti pensare al generale Giorgio Vaccaro, più volte presidente della Lazio anche nel dopoguerra, ed al federale Italo Foschi fondatore della Roma od al romagnolo e tifoso del Bologna Leandro Arpinati, presidente FIGC).
 
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Guarda che comunque l'Italia era uno squadrone poi hai ragione in tante cose.
E però quando giocammo nel 90 in casa non fummo certo favoriti
 
Guarda che comunque l'Italia era uno squadrone poi hai ragione in tante cose.
E però quando giocammo nel 90 in casa non fummo certo favoriti

Fortissimi in tutti i reparti e un grandissimo Campione come Meazza che era il più forte del mondo, gli aiuti con Spagna e Austria però ci furono( e comunque non è che Argentina '78 o Inghilterra '66 fossero squadre scarse)...il mondiale del '38 vinto nell'ostilità generale per me è comunque il vero capolavoro di quella squadra e del ciclo di Vittorio Pozzo( oltretutto vinto senza oriundi sudamericani, a differenza di 4 anni prima, visto che nel frattempo erano tornati oltreoceano per timore di essere chiamati alla leva per la guerra d' Etiopia).

Sulla crisi di risultati che ebbe la Nazionale italiana poi più avanti negli anni '50 occorre inoltre tenere in considerazione l'impatto della tragedia di Superga( Mazzola era ormai trentenne, ma non ancora in declino, e diversi del Grande Torino erano ancora nel pieno della maturità calcistica).
 
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