Piero Ausilio

MilesD

Esordiente
Ti rendi conto che gli affari da te citati sono dei MERITI agli occhi di una Presidenza? Ti rendi conto che qualunque Presidente, con i tuoi ragionamenti, ti licenzierebbe prima di subito?
Continui a guardare con gli occhi del tifoso straricco che viene in soccorso della Società mettendo 1miliardo di sponsorizzazioni, mentre dovresti guardare stando dall'altra parte...essere dirigente di una Società normale...

Sbaglio o è lo stesso direttamente da qua :confused: :oops:

una petizione con qualche errore possiamo dire (rinnovo a Mazzarri a luglio 2014 e non sette giorni prima del suo esonero)

da non amante di ausilio in particolar modo nelle interviste, dovrebbero provare loro a fare i ds in una società al periodo davvero vicina all'orlo del fallimento, incredibile come non riescono ancora a capirlo
 
Queste sono le pagelle di quell'anno della gazzetta, come vedi Lucio è tra gli ottimi, messo al livello di Maicon e di Eto.
Ti prego di non farmi fare il paragone con Samuel, che ho davvero amato e che amo tutt'oggi.
Lucio in quell'anno è stato perfetto, un animale, un muro, un mostro, ma sono daccordo che nel complesso sia molto più scarso di Samuel, ha semplicemente beccato la stagione della vita.


SUPER — I "fantastici quattro" dell'anno, in campionato. Lo scudetto ha la loro firma.
Milito: il fatto che un giocatore principesco come lui abbia bisogno di arrivare a 30 anni per giocare in una big d'Europa imporrebbe test dell'etilometro a parecchi d.s. del continente. Tante grazie a Preziosi per averlo portato e poi riportato in Italia. Lui sale di livello (di squadra) mantenendo il solito livello di gol (22 in A, compreso quello scudetto a Siena) e la solita umiltà, che lo rende un centravanti unico per la capacità di aiutare la squadra, pressare e rincorrere palle impossibili. In più è letale in area di rigore e anche appena fuori. Ibra chi?
Sneijder: la sua qualità è stata fondamentale in Europa, ma i tifosi interisti non l'hanno disdegnata nemmeno in Italia. Si è presentato scendendo dall'aereo e immediatamente schiantando il Milan nel derby. Poi ha conosciuto allenatore e compagni di squadra, aderendo totalmente al progetto, inventando passaggi, rincorrendo il playmaker avversario, trasformando punizioni e animando le vigilie delle partite con infortuni e recuperi miracolosi. Costituisce, con Robben, il peccato originale della seconda gestione Perez del Real Madrid. I "blancos" lo sconteranno il 22.
Cambiasso: il sergente sul campo di battaglia. Prende gli ordini dal generale Mou e li trasmette alla truppa. In più porta munizioni, studia strategie, chiude falle e fa partire gli attacchi. Ha preso in parola il tecnico: "Me ne servirebbero due, uno davanti alla difesa, uno più avanti". Fa di tutto per sdoppiarsi, ci riesce spesso. E mette in discesa la penultima gara col Chievo.
Zanetti:contro ogni legge della Natura, mette insieme la sua miglior stagione a 36 anni. E dire che quelle precedenti non erano da buttar via. Sempre presente (1 sola gara saltatata per squalifica, sempre a posto, ovunque lo si metta, come i suoi capelli con la riga di lato. Capitano vecchio stampo.

OTTIMO — Quasi perfetti, considerati i limiti umani. Qualcuno è solo meno appariscente dei quattro "super".
Maicon: i suoi sei gol in campionato, e specialmente quello bellissimo contro la Juve a San Siro lo proiettano a ridosso della "top 4" del campionato. Qualcuno ne ipotizza una cessione a fine stagione? Lui risponde con gol decisivi e prestazioni di altissimo livello. Aveva iniziato in autunno facendo i solchi sulla fascia destra, poi una lieve flessione, a primavera torna risorsa offensiva e dimostra anche di essere cresciuto quando si tratta di fare le barricate.
Lucio: innesto di follia controllata e agonismo in una difesa che aveva bisogno di punti di riferimento. Suona la carica quando serve, esalta pubblico e compagni con giocate difensive tanto originali quanto decisive.
Eto'o: Guardiola lo ha scaricato per "questioni di feeling", trovato eccome in maglia nerazzurra. Condizionato a lungo dalla coppa d'Africa, si siede in panchina col sorriso. Poi torna protagonista quando conta davvero, umilia Balotelli con recuperi difensivi che SuperMario fatica persino a concepire. E non solo lui.

BUONO — Contributo decisivo, campionato da ricordare.
Samuel: hanno ritirato su il Muro. Samuel è tornato "The Wall", grazie a una intesa quasi perfetta con Lucio. Aggiunge all'aggressività difensiva anche tre gol, sfruttando le doti aeree. L'espulsione con la Samp restra l'unico passaggio a vuoto di una stagione da 6,2 di media voto Gazzetta.
Thiago Motta: ha inziato alla grande, poi qualche infortunio e qualche passaggio a vuoto. Risbocciato a Primavera, ha fornito una aggiunta di qualità al centrocampo (oltre a quella di Sneijder) senza far perdere al reparto fisicità ed equilibrio.
Stankovic: negli occhi e negli annuari resterà il gol da metà campo col Genoa. Highlight di una stagione in cui non è più inamovibile, ma sempre decisivo.
Pandev: Arriva a gennaio ed è subito strepitoso, facendo pensare che sei mesi di inattività siano utili, alla faccia di tutti i preparatori. Poi inevitabilmente cala, ma è fondamentale per l'applicazione costante del 4-2-3-1.
Julio Cesar: Declassato a "buono" per un paio di infortuni, compreso quello nella sfida diretta che riapre i sogni scudetto della Roma, e per la distruzione notturna di una Lamborghini.

DISCRETO — Qualche alto, saltuari bassi. Comunque dimenticabili durante la festa.
Chivu: il successo più grande è il ritorno dopo la grande paura. Nella prima parte della stagione qualche volta era stato considerato l'anello debole della difesa.
Cordoba: primo anno da rincalzo, un paio di errori pesanti ed eccessi d'irruenza. Ma nel complesso positivo quando è stato chiamato a sostituire uno dei due centrali o quando è stato dirottato in fascia.
Santon: diciamoci la verità, sia lui che i tifosi si aspettavano un altro campionato, quello della consacrazione. Un suo errore porta alla prima sconfitta, con la Sampdoria all'andata, poi prova a risalire prima di essere bloccato dal ginocchio.
Muntari: a inizio anno litiga con San Siro, che non gradisce certi suoi appoggi. Il patratrac col Catania non lo affossa, anzi da lì riparte, con minuti limitati ma prestazioni da "soldatino diligente".

COMPARSA — Poche presenze, pochi minuti. Ma comunque la medaglia di campione.
Mariga: arriva a gennaio, non gioca tantissimo ma convince tutti di poter essere utile in futuro.
Materazzi: sempre più uomo-spogliatoio, ancora all'altezza quando deve piazzarsi al centro della difesa.
Quaresma: un paio di lampi su quello che poteva essere e non è stato. Appena le sue azioni salgono, ricade giù anche perché pecca - dicono - in allenamento.
Arnautovic: oggetto misterioso, sempre ai margini della prima squadra. Fa intravedere qualità, si fa notare spesso fuori dal campo, con atteggiamenti un po' sopra le righe.
Khrin: ottantadue minuti complessivi, bastano per guadagnarsi un prestito in A l'anno prossimo.
Stevanovic: esordio in Inter-Siena, per 20'. Ne riparleremo.

CEDUTO — Tanti saluti a gennaio: niente festa.
Vieira: dopo lunga resistenza, accetta la cessione al City sperando nel Mondiale.
Mancini: "Ecco, adesso che è al Milan vedrai che esplode". Non esattamente.
Suazo: una presenza, non rientra nel progetto tecnico. A Genova non si fa rimpiangere.

NON GIUDICABILE — Di lui si può dire tutto e il suo contrario: destinato a dividere.
Balotelli: cosa valutare? I nove gol in campionato, alcune belle giocate, o le continue liti prima col tecnico, poi con la squadra, infine con il pubblico? La stagione, comunque la si veda, segna uno stop nel processo di crescita del ragazzo. Il talento non è in dubbio, se si svilupperà effettivamente all'Inter è un'incognita. Intanto a 19 anni mette insieme il terzo scudetto: e lo attende una finale di Champions.

Sinceramente ciò che dice la gazzetta non mi interessa molto, guardo calcio da 20 anni, non ho bisogno che la gazzetta supporti una mia opinione, argomento esprimendo i miei giudizi e non quelli altrui.

Se poi tu reputi Lucio un mostro animale ecc ecc, buon per te, ripeto: quello svarione su A.Dominguez contro il kazan fu emblematico, per fortuna avevamo un mostro sacro come Samuel. Senza togliere i giusti meriti anche a Lucio
 
Ti rendi conto che gli affari da te citati sono dei MERITI agli occhi di una Presidenza? Ti rendi conto che qualunque Presidente, con i tuoi ragionamenti, ti licenzierebbe prima di subito?
Continui a guardare con gli occhi del tifoso straricco che viene in soccorso della Società mettendo 1miliardo di sponsorizzazioni, mentre dovresti guardare stando dall'altra parte...essere dirigente di una Società normale...
Va bene, hai ragione, ci provo... chiudo gli occhi e mi immagino il mio presidente convocarmi, abbracciarmi e premiarmi mentre mi dice che ai suoi occhi Joao Mario, gli ha fatto rivivere il mito e le giocate di Mazzola. Poi si complimenta con me perché l'ho preso con due spiccioli. Alla fine mi dice che con la morte del cuore é costretto a venderlo per esigenze di bilancio, ma tanto é ambito da diversi top club per cui ci faremo una plusvalenza incredibile. Con i soldi che ci porterà e le mie capacitá compreremo 3 giocatori forti, uno per ogni reparto.
Dobbiamo smettere di trovare attenuanti e giustificare l'operato di certi personaggi che semplicemente non sono da Inter e non ci portano niente di buono.
 

Stupor_Mundi

Titolare
Va bene, hai ragione, ci provo... chiudo gli occhi e mi immagino il mio presidente convocarmi, abbracciarmi e premiarmi mentre mi dice che ai suoi occhi Joao Mario, gli ha fatto rivivere il mito e le giocate di Mazzola. Poi si complimenta con me perché l'ho preso con due spiccioli. Alla fine mi dice che con la morte del cuore é costretto a venderlo per esigenze di bilancio, ma tanto é ambito da diversi top club per cui ci faremo una plusvalenza incredibile. Con i soldi che ci porterà e le mie capacitá compreremo 3 giocatori forti, uno per ogni reparto.
Dobbiamo smettere di trovare attenuanti e giustificare l'operato di certi personaggi che semplicemente non sono da Inter e non ci portano niente di buono.
Non si tratta di attenuanti, ti posso garantire, dall'interno, che il modo di ragionare in un board è differente rispetto a quello immaginato dalla più parte degli estranei; esistono persone preziose per alcune caratteristiche che a un profano potrebbero sembrare difetti. :nonso
 
Non si tratta di attenuanti, ti posso garantire, dall'interno, che il modo di ragionare in un board è differente rispetto a quello immaginato dalla più parte degli estranei; esistono persone preziose per alcune caratteristiche che a un profano potrebbero sembrare difetti. :nonso
@ mediano
veramente tu sei convinto che Joao Mario è stato comprato da Ausilio?
peggio ancora se lo hanno comprato contro il suo parere, a cosa serve...
 

Stupor_Mundi

Titolare
peggio ancora se lo hanno comprato contro il suo parere, a cosa serve...
Serve a un sacco di altre cose, a fare trattative, conosce l'inglese meglio di Marotta, riesce a fare lo sparagnino cercando di accontentare il capriccio di turno (p.es. se l'allenatore gli dice "gnee gnee gnee vojo Kondo" lui deve cercare di far uscire quei soldi da un'altra parte.
Poi è l'unico DS che parla facendosi mandare i moccoli perché, vuoi per mascherare le reali intenzioni, vuoi per smorzare gli entusiasmi accesi astutamente dai media per poi dire "Inter beffata" deve dire cose che non piacciono ai tifosi.
Sempre uso a obbedir tacendo, si fa mettere da parte da Kia.
Le persone con poco amor proprio sono utilissime...Aziendalista perfetto...
Insomma è l'uomo adatto in una impresa che cerchi di conciliare la botte piena con la moglie ubriaca...
 
Alto