Eh già, concordo.
Pensate però a Berti, guascone, spaccone e odiato a morte dagli avversari esattamente come lui, ma con uno stile completamente differente. Uno, Zenga, che faceva interviste e dichiarazioni che sembrano vidimate da un notaio, seriose e solenni tanto da risultare ridicole e inverosimili. L’altro che invece, già con la sua faccia da schiaffi e col suo modo spontaneo di prendere per il culo ti faceva ghignare ogni volta che apriva bocca. E scommetto che anche i milanisti, nel silenzio delle loro tristi e deprimenti camerette, qualche risata se la facevano pure loro
PS: sia chiaro, Zenga l'ho amato alla follia, ci mancherebbe altro... Walterone, grazie di tutto!!!
Concordo assolutamente.
Zenga e Berti sono secondo me le massime espressioni dell'interismo più puro, autentico, eccentrico e spontaneo, nel senso di non voluto, non ricercato, non enfatizzato per paraculismo. Erano proprio fatti cosi.
Eccentrici, arroganti, bauscia, snob, istintivi, viscerali, guasconi, viveur, un po' matti, comunque veri.
E profondamente immersi nella causa Inter, di cui erano davvero innamorati come lo siamo noi da semplici tifosi.
Se devo scegliere per forza, e beh si dai, Berti era proprio inarrivabile come personaggio, sembrava uscito da un fumetto, o da un cartone animato, era una caricatura stilizzata ad arte dotata di vita e parola propria.
Io Berti lo metto mezzo gradino pure sopra Prisco, e anche lì, interismo puro e spontaneo di qualità elevatissima.
Berti però lo portava anche sul campo giocando, ci faceva i fatti, e per chi c'era, il senso di identificazione con la squadra che ti suscitava, e di orgoglio ed elettrizzante sinpatiatia, curiosità, sorpresa ed affetto, erano inarrivabili.