Come miglioreresti il calcio?

In NBA (per fare un’esempio di una lega seria che già li applicano) i playoff funzionano bene: sono spettacolari e alla fine vince sempre o quasi chi si è piazzato con il miglior record a ovest e all’est nella regular season. In rare occasioni l’ottava o la settimana sono riuscite a vincere, difficile già siano arrivate in finale.

I playoffs ed i playouts ci sono già in Serie B e dimostrano la fondamentale ingiustizia di questa formula: chi ha la fortuna di arrivarci in una condizione fisica ottimale e con tutti gli uomini a disposizione è grandemente favorita al di là dell'effettivo valore mostrato durante la regular season.
Non ho la ricetta per migliorare il calcio, personalmente preferirei stagioni più corte, regolamenti più trasparenti e di applicazione meno bizantina di quella di oggi, meno "spezzatino" di programmazione delle singole giornate, meno interviste e trasmissioni di "calcio parlato" e quelle poche improntate a discutere del lato tecnico e tattico e meno sul gossip, soprattutto sarebbe importante che gli arbitri potessero parlare e spiegare i motivi delle loro decisioni - non eviterebbe le polemiche ma almeno si eviterebbe di pontificare senza conoscere i fatti.
Per quanto riguarda il lato economico, non è la mia materia e non saprei proprio, ma mi piacerebbe che tutte le società fossero basate sull'azionariato popolare, cioè che ci fosse una maggiore partecipazione da parte dei tifosi.
 
Quoto la parte in cui dici che andrebbero dimunuite il numero di squadre che partecipano ai massimi campionati, ma a mio avviso 16 forse sono un po pochine. Basterebbe già ritornare alle 18 squadre e alle 4 retrocessioni a stagione per ravvivare i tornei nazionali a mio avviso.

Riguardo alle coppe europee invece, se c'è una cosa che non mi piace delle attuali coppe, quelle sono proprio le fasi a gironi. Già non mi piacciono in Champions League, poi in Europa League sono addirittura qualcosa di inguardabile, e mi immagino cosa saranno nella nuova conference league già :facepalm

Fosse per me ritornerei al passato ripristinando l'eliminazione diretta fin dal primo turno. Perchè ciò che rende elettrizzanti e belle le partite in campo europeo è l'adrenalina che regala la sfida secca, quella dove se sbagli sei fuori. Sapere che un Real se vuole pensare di vincere la Champions non può sbagliare nemmeno due partite con lo Shaktar della situazione al primo turno tanto per dire.

Trovo molto più noiose tante partite dei gironi delle coppe europee che quelle dei campionati sinceramente. Togliere tante partite ai campionati per allungare il brodo delle partite inutili in Europa a mio avviso non ha senso. Per me bisogna togliere partite sia nei campionati sia nelle coppe, 40/50 partite all'anno le devono giocare giusto le squadre forti che riescono ad arrivare in fondo a tutte le competizioni, non qualsiasi squadra che riesce a qualificarsi ad una coppa europea. Meno quantità e più qualità significa anche questo.

Riguardo a salary cup e tetto alle spese annuali invece ne avete parlato già un po tutti, quindi è inutile tornarci, mi limito solo a direi che sono favorevolissimo a questo tipo di interventi.
romanticamente sarei d'accordo, é chiaro che la partita secca fin da subito é piú affascinante ed adrenalinica.

Non é peró piú realistico per quella che é la direzione presa dal calcio-business, dove le partite europee generano piú soldi ed appeal ed é quindi necessario per tutti giocarne il piú possibile, garantendo una base minima a tutti.
Gli sponsor ti pagano di piú se puoi garantire un minimo di 6-8-10 partite a sbandierare il loro brand sotto i riflettori di tutta Europa, piuttosto che magari due partite a inizio stagione prima di uscire.
Cercherei quindi un compromesso accettabile che permetta sí di giocare piú in Europa, ma salvaguardando la meritocrazia ed evitando quindi porcate come la Superlega.

Secondo me si giocheranno sempre piú partite in Europa, il vero business é lí, ad ogni riforma il numero minimo di partite garantite aumenterá...

Di conseguenza da qualche parte le devi togliere, e va per forza fatto nei campionati nazionali

Per me 16 squadre é ideale e piú al passo coi tempi, anche poi tornassero 18 sarebbe cmq un grosso passo avanti.
Di sicuro 20 squadre uccide il livello e minimiza la qualitá generale
 
I playoffs ed i playouts ci sono già in Serie B e dimostrano la fondamentale ingiustizia di questa formula: chi ha la fortuna di arrivarci in una condizione fisica ottimale e con tutti gli uomini a disposizione è grandemente favorita al di là dell'effettivo valore mostrato durante la regular season.
Non ho la ricetta per migliorare il calcio, personalmente preferirei stagioni più corte, regolamenti più trasparenti e di applicazione meno bizantina di quella di oggi, meno "spezzatino" di programmazione delle singole giornate, meno interviste e trasmissioni di "calcio parlato" e quelle poche improntate a discutere del lato tecnico e tattico e meno sul gossip, soprattutto sarebbe importante che gli arbitri potessero parlare e spiegare i motivi delle loro decisioni - non eviterebbe le polemiche ma almeno si eviterebbe di pontificare senza conoscere i fatti.
Per quanto riguarda il lato economico, non è la mia materia e non saprei proprio, ma mi piacerebbe che tutte le società fossero basate sull'azionariato popolare, cioè che ci fosse una maggiore partecipazione da parte dei tifosi.
I playoff per lo scudetto falserebbero la competizione.

Ucciderebbero il calcio secondo me. Del tutto. Come avrebbe fatto la Superlega.

Tu pensa se tra 1-2 settimane la matematica ci dicesse che chiuderemmo al primo posto la classifica, dopo mesi di fatica e nervi. E tra un mese lo scudetto lo vince la Roma che arriva 20-25 punti sotto ma ci batte nei playoff beccandoci stanchi.

Ovviamente una serie A coi playoff smetterei di seguirla sedutastante.
 
Tanti anni fa in Svezia dovevano rimediare al fatto che nella massima serie c'erano poche squadre e di conseguenza si giocavano poche partite. Allora inizialmente introdussero i playoffs, poi si accorsero che la formula non funzionava e li cambiarono in un gironcino tra le prime otto con la metà dei punti totalizzati nella regular season, ma anche questa formula naufragò perché non era ritenuta molto giusta: la metà dei punti significava anche dimezzare le distanze tra le squadre, se la squadra X aveva 8 punti e la squadra Y ne aveva 4 c'erano 4 punti di distacco, dimezzando entrambi i punteggi si avevano rispettivamente 4 e 2 punti e di conseguenza 2 soli punti di distacco anziché 4.
Io adoro il basket ma è uno sporto completamente diverso dal calcio sotto tutti i punti di vista, a mio parere ciò che va bene per uno assai difficilmente va bene anche per l'altro, a cominciare dalle formule.
 
Aridaje con il salary cap.

Se lo scopo è la salvaguardia di tutte le società NON è possibile farlo.

C'è troppo disparità e potete economico se Si considerano tutte le varie squadre.

Si passa dal real alla fiorita.
Da miliardi di euro a migliaia di euro.

Il salarity cap su un valore nominale basso significa solo che i giocatori più forti finiscono in usa e Arabia.

Un salarity cap alto significa solamente che il 99 per cento delle squadre sarebbero cmq a rischio fallimento visto il loro ristretto giro di affari e quindi potrebbero cmq avere passivi spaventosi per gli stipendi bsenza che il limite sia stato minimamente superato.

Farlo sulla percentuale cambia qualcosa, ma poco.
Perché un risparmio ( sugli stipendi) di un 20 per cento sul fatturato è ben diverso se il fatturato è 1 miliardo o 50.000.
Perché ad essi vanno aggiunti poi i costi fissi e la potenzialità del progetto.
...e quindi? a non farlo c'é ancora piú disparitá.

Ovvio che devi farlo alto, ma giá evitare che qualcuno possa dare 30 mln l'anno quando i principali competitors massimo possono arrivare a 20 é qualcosa.

Il campione in piena ascesa tranquillo che in Usa o in Arabia non ci va.
Prende 10 mln in meno dalla societá europea e recupera la differenza con gli sponsor personali che se giocasse in US o in Arabia non se lo cagherebbero di striscio.

E se anche ci rimette qualcosina...preferisce il calcio vero.

Non fosse cosí negli ultimi 5-10 anni i Ronaldo-Messi etc sarebbero andati tutti in Cina a fare i nababbi con Graziano Pellé.
Invece...
 
Ultima modifica:
...e quindi? a non farlo c'é ancora piú disparitá.

Ovvio che devi farlo alto, ma giá evitare che qualcuno possa dare 30 mln l'anno quando i principali competitors massimo possono arrivare a 20 é qualcosa.

Il campione in piena ascesa tranquillo che in Usa o in Arabia non ci va.
Prende 10 mln in meno dalla societá europea e recupera la differenza con gli sponsor personali che se giocasse in US o un Arabia non se lo cagherebbero di striscio.

E se anche ci rimette qualcosina...preferisce il calcio vero.

Non fosse cosí negli ultimi 5-10 anni i Ronaldo-messi etc sarebbero andati tutti in Cina.


Quindi significa che se metti anche solo 1 ml di lordo massimo per giocatore, nel campionato albanese, già ora non arrivano a 1 ml di lordo massimo.
Quindi loro potrebbero benissimo fare il passo più lungo della gamba.

Il s.c. sarebbe un imposizione sleale perché andrebbe quindi a limitare "nella pratica" solo un numero molto ristretti di squadre.

Tra l'altro tutto questo non tiene conto di eventuali sponsorizzazioni sui singoli giocatori da società "amiche". ( Diciamo così)

Quindi avresti stipendi limitati,ma un botto di sponsor al giocatore.
E le squadre che potranno fare questo ( psg) bene, le altre sticazzi, creando ancora situazioni peggiori.

Anche perché la UEFA ( o chi per esso) va a dire: "haaland non può avere uno sponsor maggiore di 1 ml" è la volta buona che della UEFA e dei cadreghisti non rimane che lo spazio vuoto.


Il s.c. ha solo senso in un sistema chiudo, dove più meno le squadre hanno un range economico simile.
Quindi la s.l.
Non certo in competizioni in cui uno fattura 1 miliardo e l'altro 50.000.
 
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