Un altro calcio è possibile?

Difficile attuarlo
Anche perchè la NBA è una sorta di SuperLega che volevano creare qua
Nel senso che l'NBA non ha concorrenza (in Europa girano meno soldi) quindi è come se avessero un monopolio del prodotto basket (oltre a saperlo vendere alla grande)
Nel calcio è impossibile, a meno che non fai una regolamentazione FIFA mettendo un tetto salariale in tutto il mondo del pallone
l'NBA peró é culturalmente secondo me troppo diversa come concezione rispetto ad un prodotto sportivo made in Europe.

La lobby del calcio non morirá mai, i 5-6 club potenti che gestiscono la baracca non accetterebbero mai di rinunciare all'oligarchia.

L'NBA nasce proprio cosí com'é.
Il calcio europeo ha radici politiche ormai troppo sedimentate, il danno é ampiamente fatto.
 
tu vuoi un'alternativa che consenta a chi é piú povero di ridurre il margine con chi é piú ricco, in termini di possibilitá.

Che é concettualmente bellissimo.
Ma il mondo in generale va da sempre nella direzione opposta, ed é inevitabilmente cosí anche nel calcio.

Se poi parliamo del fatto che la palla é tonda e che nel grande numero la sorpresa estemporanea, l'exploit dell'outsider ci potrá sempre essere, allora si, penso che una tantum capiterá sempre, a volte i pianeti si allineano, le big ciccano tutte la stagione e chi sta dietro ha la sua occasione.
guarda che non ne sto facendo una questione di idealismo vs realismo, so che non si torna indietro e anche se non sono cinico come te sulla natura umana non mi aspetto che un sistema dove circolano miliardi si tramuti in un'utopia anarchica di stampo pre-paleolitico basata sul baratto.

ma questo sistema non funziona, punto: sto sport è sempre più brutto da vedere, sempre meno significativo, scalda sempre meno i cuori.

e io sono convinto che tirare troppo la corda nel tentativo di trasformare i tifosi in semplici consumatori di un prodotto, alla fine, sia giocare con il fuoco, perché il tifo è ciò che tiene in piedi il calcio, non i soldi: gli operai pagano 100 euro per andare a san siro per il tifo, i bambini pagano 100 euro per la maglietta del loro idolo per il tifo e via dicendo.

quindi a continuare su questa strada, a mio modo di vedere, questo sistema collasserà, e allora si tornerà davvero al pre-paleolitico.

oppure si può riformarlo nella direzione giusta, e gli esempi che citavo potrebbero (potrebbero eh, non dico che lo siano) essere una direzione da seguire.
 
Topic interessante ?

Penso che per un calcio migliore ci voglia innovazione. Il modello NBA ha dimostrato di funzionare e di garantire competitività (quasi sempre ogni anno vince una squadra diversa) ma soprattutto il sistema è solido, non ci sono squadre che vanno in deficit.

Non capisco perché non si prendano alcune cose dalla NBA:
- tetto salariale
- scambio di giocatori e non acquisto del loro cartellino come avviene da noi

Se già si attuassero le 2 cose di cui sopra, il sistema calcio migliorerebbe
In realtà il sistema Nba dal punto di vista della distribuzione della competitività non funziona così bene. Alla fine le squadre più competitive sono quelle dei cosiddetti big market, che hanno un giro di affari enormemente più ampio delle altre. Il tetto salariale dell'Nba è di tipo "soft", quindi pieno di regole ed eccezioni che permettono ai più ricchi di superarlo, come ad esempio fa sistematicamente Golden State

Piuttosto l'esempio di lega chiusa migliore in america è la NFL, dove c'è più competitività diffusa, un tetto salariale "hard" e regole che permettono di vincere a chi lavora effettivamente meglio in ambito sportivo. E il pubblico premia questa cosa: a livello di seguito televisivo, l'NFL demolisce letteralmente l'NBA

Non è un caso che da tanti anni si parla di rendere l'NBA più simile all'NFL, perché in molti si lamentano che "vincono sempre gli stessi"


In generale, comunque, è molto difficile prendere degli elementi dalle leghe chiuse americane e portarle nel sistema sportivo europeo. Sono elementi che funzionano all' interno di un contesto completamente diverso dal nostro. Non puoi inserire un tetto salariale e un divieto del valore dei cartellini se non imposti una lega privata chiusa. Le leghe statunitensi sono circoli con membri fissi, le franchigie, che non hanno neanche un senso territoriale visto che sono libere di trasferirsi dove preferiscono e dove trovano più soldi. Bisognerebbe immaginarsi una Champions con trenta squadre, dove i proprietari dell'Inter possono decidere di spostare la squadra da Milano a Stoccolma perché lì ci sono più soldi, o anche solo perché a loro va così
 
Io credo che in generale il calcio ricalchi le dinamiche del mondo... Adesso siamo in una fase in cui le risorse sono concentrate nelle mani di sempre meno persone, e anche il calcio va in quella direzione

Un altro mondo, un altro sistema in cui vivere è possibile, e quindi anche un altro calcio è sicuramente possibile. Anzi, forse un cambiamento diventerà necessario (diventa sempre più evidente come l'attuale sistema economico mondiale sia sempre più umanamente e ambientalmente insostenibile), non è chiaro però se effettivamente lo si realizzerà, e nel caso come: se in modo graduale e pacifico oppure se attraverso grandi rotture traumatiche dello status quo
 
guarda che non ne sto facendo una questione di idealismo vs realismo, so che non si torna indietro e anche se non sono cinico come te sulla natura umana non mi aspetto che un sistema dove circolano miliardi si tramuti in un'utopia anarchica di stampo pre-paleolitico basata sul baratto.

ma questo sistema non funziona, punto: sto sport è sempre più brutto da vedere, sempre meno significativo, scalda sempre meno i cuori.

e io sono convinto che tirare troppo la corda nel tentativo di trasformare i tifosi in semplici consumatori di un prodotto, alla fine, sia giocare con il fuoco, perché il tifo è ciò che tiene in piedi il calcio, non i soldi: gli operai pagano 100 euro per andare a san siro per il tifo, i bambini pagano 100 euro per la maglietta del loro idolo per il tifo e via dicendo.

quindi a continuare su questa strada, a mio modo di vedere, questo sistema collasserà, e allora si tornerà davvero al pre-paleolitico.

oppure si può riformarlo nella direzione giusta, e gli esempi che citavo potrebbero (potrebbero eh, non dico che lo siano) essere una direzione da seguire.
ma ho capito perfettamente il punto.
E vorrei quanto te che cambiasse.

Non credo peró che il calcio collasserá.
Perché il calcio é la religione piú potente ed influente che ci sia.

Real e Barcellona hanno una miliardata di debiti ma vanno avanti come nulla fosse.
E non sono le sole.

Finché c'é questo giro di interessi il modo di stare in piedi, purtroppo, - sottolineo il purtroppo - lo si troverá sempre.

Con qualche aggiustamento, che non dubito verrá fatto, ma che non accorcerá il gap tra chi ha potere e soldi e chi no.
Daranno il solito biscottino per cambiare al fine di...non dover cambiare.

Anche perché con questa "vision 2030" penso che gli arabi enteranno sempre di piú nel calcio, e agli arabi non interessa che tutti siano contenti.
Vedrai se ad esempio comprano lo United, e magari dopo il Liverpool.

E' anche poi un discorso piú complesso che riguarda il carrozzone offerto dai singoli paesi...
La serie A ha cmq in dote 12 Champions League e brand di grande fascino e storia, avrebbe tutto per attirare investitori potenti che riattivino tutto il meccanismo riducendo quindi almeno un po' il gap mostruoso che si é creato.

...ma chi é il fesso che viene a pagare solo tasse in un paese dove non si riesce mai a fare niente?


Per darti una prova poi della "natura umana"...noi e il Milan avevamo aderito ad una Superlega che avrebbe garantito montagne di soldi l'anno a 5-6 club e...una minima parte alle due milanesi.
Eppure eravamo felici di andare a fare le lavapiatti delle big in Superlega per 100 mln in piú all'anno.

Laddove avremmo dovuto essere i primi a combattere ed opporci ad un qualcosa che avrebbe solo mostruosamente aumentato il gap in favore dell'oligarchia giá presente.

Invece abbiamo accettato di mangiare il biscottino...
 
Scusate ma penso siano discorsi puramente accademici, frutto della (errata) convinzione che il calcio sia un'isola più o meno felice, ma comunque distaccata dalla vita di tutti i giorni. Non è così, non lo è mai stato e non potrà mai esserlo. Oggi, dopo un periodo di "democratizzazione" sia politica che sociale che economica, culminata nel crollo della Cortina di Ferro, stiamo vivendo nuovamente una fase di ritorno alla plutocrazia, dove la forbice tra "chi può" e "chi non può" si sta allargando in modo spaventoso, così che ogni giorno di più rientrano tra "chi non può" coloro che fino a ieri qualcosina bene o male potevano. Inutile illudersi che il calcio - e lo sport in generale - possa seguire una linea diversa, sta invece andando nella stessa direzione e prima o poi imploderà, perché è vicino il giorno in cui la stra-grande maggioranza della gente non potrà più permettersi non solo di andare allo stadio, ma anche di acquistare le magliette e gli abbonamenti alle pay per view e poiché le classi più abbienti generalmente hanno ben poca attenzione nei confronti di questo tipo di spettacoli, lo sport professionistico sarà una recita in teatri vuoti e chiaramente non potrà reggere a lungo. Ma fino ad allora, impossibile anche pensare di poter invertire la tendenza.
Per cui la risposta alla domanda di fondo se è possibile un calcio diverso, la risposta è sì certo, al mondo tutto è possibile, ma dire che è fortemente improbabile è usare un pallido eufemismo.
 
Alto