Raccontava un giornalista che una volta era in viaggio di lavoro in Uruguay, prese un taxi all'aeroporto e quando il tassiste si accorse che era Italiano gli disse: "Beato te che sei Italiano, così ogni settimana puoi goderti le giocate di Recoba !".
In realtà, purtroppo, le giocate Recoba non le faceva tutte le settimane e come quasi tutti i giocatori di gran classe, non conosceva mezze misure: se era in vena poteva vincere la partita da solo, altrimenti era come giocare in dieci o anche peggio visto che ogni pallone dato a lui era come regalato agli avversari. L'unica stagione in cui ha mostrato un po' di continuità è stato quando era in prestito al Venezia: era la stella della squadra, faceva quello che voleva, giocava in modo spensierato senza che nessuno gli imponesse comportamenti tattici ed aveva dieci compagni al suo servizio. Un mio amico tifoso della Fiorentina mi raccontava che una volta segnò una tripletta ai viola, che in tutta la partita non riuscirono a prenderlo mai. Perché contrariamente a quanto pensa qualcuno, Recoba se aveva voglia era anche molto veloce ed anche robusto, soprattutto palla al piede poteva diventare imprendibile.
Ho già raccontato il perché gli sono grato, aggiungo anche una partita in casa con la Samp ribaltata dallo 0:2 al 3:2 in 5 minuti grazie soprattutto a lui - ma le volte che mi ha fatto bestemmiare non si contano !