Campionato da sospendere?

Stato
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Io per quanto non ami i calciatori in termini di simpatia, non condivido chi dice che si debbano decurtare lo stipendio.
Non è questione di quanti soldi siano, è concettuale.
Non sono dipendenti a tempo indeterminato (per cui c’è una tipologia di contratto).
Poi certo l’etica vorrebbe altro, ma allora la provocazione vuole essere, è per caso etico quanto qua da fanno in tempi normali?la risposta è no, se lo commisuriamo al beneficio sociale, ma è si nella regola del mkt.
Io stesso onestamente non lo so, penserei alla mia famiglia a me stesso, così come giustamente una società normalmente agisce nei propri interessi.
L’etica è un discorso pericoloso, perché dipende sempre da che angolazione la guardiamo.
Detto questo, no poi che non li tratto come un metalmeccanico o medico. Non vedo un grosso problema d’insicurezza commisurato nei loro standard di cura e controllo.
Quindi o si parte o non si parte, reputo inutile questo tira e molla (lasciando perdere il pensiero del tifoso, non conta nulla e non conterà nemmeno questa volta).
Reputo inutile preoccuparsi delle società, penso solo alle porcate delle plusvalenze (legali) ma ora no non riesco a dire poverini(hanno detto che vorrebbero finire il campionato per farsi pagare i diritti tv, proprio per questo sperano nella mossa del governo e chi non vuole ha i suoi interessi).Così trovo lecito il fatto che chi stia ai vertici provi a trovare una soluzione, anzi deve, è pagato per questo è deve difendere il suo sistema.
comprendo Sky che non vuole pagare, ma da me vuole i soldi (che gliene fotte anche a loro di noi).
faccio fatica a comprendere il governo, ma questo è un problema mio.

boh forse un bel terremoto in questo mondo un po’ fuori dalle righe potrebbe anche fare bene. Certo qualcuno as usual pagherebbe più di altri, ma anche questa è una legge del mkt.
Personalmente non ho un grande interesse in questo campionato, ma mi piacerebbe che scelgano cosa fare per quest’anno e soprattutto il prossimo, tanto a settembre avremo i medesimi problemi
più che una questione etica è una questione prettamente amministrativa...
i dipendenti di una normale attività vengono pagati grazie ai ricavi..
i calciatori hanno stipendi così alti grazie ai ricavi e agli sponsor..
se al datore di lavoro mancano per certi mesi sia uno che l'altro è una conseguenza
 
Si giochi o non si giochi non mi interessa, mi vedrò la Bundesliga e la premier.
Pero sentire Tommasi mi viene la pressione, niente non si può fare, e tutto un pericolo bla bla bla ma quando c’è da tagliarsi un azzo di 10 o 20 % allora rompe i coglioni.
 
Non si può perchè bisogna trattare la decurtazione con ogni singolo giocatore. Le leghe non hanno il potere di imporre il taglio degli stipendi, possono soltanto consigliarlo. Se un giocatore rifiuta non si può far nulla. Al momento solo Juve e Roma hanno trovato accordi con l'intera rosa, tutte le altre sono in alto mare anche perchè diversi calciatori fanno resistenza e non ne vogliono sapere.

Se ne accorgeranno quando ci saranno squadre che i loro stipendi non potranno più pagarli poi. Perchè è impensabile mantenere tutti i privilegi che avevano con la situazione che si è venuta a creare.
 
la differenza con gli altri tipi di infortuni (non piccola) è che questo tipo di infortunio si mischia pure ai compagni e agli avversari, per non parlare di allenatori e membri dello staff che essendo generalmente un po più grandicelli dei calciatori vanno incontro anche a molti più rischi in caso di contagio.
Se c'è un contagiato in una squadra il rischio che da li a brevissimo tempo gli "infortunati" diventino 10 o 15 è altissimo e così vai a falsare ancor di più una competizione che è già falsatissima così di suo anche se si ripartisse senza più altri incidenti di percorso.

Fai prima a mettere un obbligo per tutti i calciatori di prendersi il coronavirus in modo da sviluppare l'immunità di gregge che non a ripartire nella situazione attuale dove è tutta una incognita ogni volta ed in ogni partita ad ogni minimo contatto. Ed il calcio purtroppo piaccia o meno è uno sport di contatto per quanto si continui a parlare di allenamenti individuali ed altre cagate simili. Purtroppo quando poi vai in campo non è il calcio balilla che stanno tutti a distanza di sicurezza.

questo è vero, se si trova uno positivo lo si mette in quarantena.
col fatto che i tamponi vengono eseguiti periodicamente su tutti si dovrebbe riuscire a scongiurare il trasferimento a tanti giocatori. il rischio che accada però c'è.
ma un minimo di rischio deve essere accettato altrimenti davvero si ferma tutto (non solo il calcio) fino a metà dell'anno prossimo.
 
Secondo me la responsabilitá di autorizzare un rischio anche solo del 10% non se la prenderá mai nessuno.
Il calcio è uno sport di contatto, non è possibile prendere nessuna precauzione di distanziamento.
Comunque una prova pare che ce la daranno i tedeschi. Vediamo come va li. Io sono pessimista, e pessimista per settembre e la stagione nuova.

temo anche io sarà così, ma dovranno prendersi la responsabilità dei fallimenti allora
troppo facile dire "non potevamo prenderci rischi e per questo non abbiamo fatto l'operazione" e poi vedere il paziente morire per via di ciò che si poteva provare a curare
 
Sento sempre parlare di campionato, ma nessuno parla di coppe, come ci si comporta con le coppe?
- campionato italiano finito quindi le squadre italiane ancora presenti nelle coppe vengono eliminate di default?
- campionato italiano finito ma giochi cmq le coppe? Dove ti alleni se in Italia non lo puoi fare? La federazione ti dà il permesso di giocare?
 
Ma chissenefrega delle bandiere! Il mondo cambia, si trasforma ed è giusto così. Fa parte della natura delle cose. Non è che i calciatori di oggi siano brutti, cattivi, avidi e arrivisti mentre quelli del passato fossero rispettosi di chissà quale ideale o qualche fede. I calciatori di oggi sono diretti eredi di quelli del passato e sono figli dei propri tempi. I calciatori del domani (tra 10-15-20 anni) non saranno necessariamente arrivisti e attaccati al denaro come quelli di oggi. Fa parte dell'evoluzione delle cose. Non trovo il calcio di oggi peggiore rispetto a quello di anni fa: è solo diverso, come sono diversi il mondo e la società di cui ne è lo specchio. E "diverso" non significa tout court "peggiore" o "migliore". Per alcuni aspetti, è migliore; per altri, è peggiore.

Il calcio romantico è una grandissima pagliacciata, un insieme di valori travisati e posti quasi a livello morale, come se una squadra di calcio potesse essere una religione: ok, spesso noi tifosi (io in primis) parliamo della squadra del cuore come "fede" ma è comunque una "fede calcistica", laica. Le bandiere non sono mai esistite, più che altro si può parlare di "mascotte" delle società in quanto emblema di professionalità. Ma sono comunque scelte di lavoro. Totti non ha mai lasciato Roma perché riteneva che professionalmente la sua realizzazione potesse avvenire solo nella Capitale. Stesso dicasi per Zanetti, Maldini etc. Sono scelte professionali e nella professionalità rientra ovviamente anche il cuore, cioè i sentimenti di appartenza e la famiglia. Ma prima di decidere di restare sempre nella stessa società, Zanetti, Totti, Maldini, Del Piero etc. hanno pensato alla carriera, esattamente come fa ognuno di noi, in piccolo e senza risalto mediatico, col proprio lavoro.
La verità è che si è sempre tifosi di chi ci paga lo stipendio. Non mi sento di condannare i calciatori di oggi perché fanno scelte diverse. E comunque sono pochi i calciatori continuamente girovaghi o comunque sono di meno rispetto a quelli che stanno almeno 3 anni in uno stesso club.

Infine: non è vero che le competizioni di oggi siano poco interessanti o comunque meno attraenti rispetto al passato. Man City 2012, Chelsea 2012, Borussia Dortmund 2013, Atletico Madrid 2014, AS Monaco 2015 e 2017, Leicester 2016, Roma 2018, Croazia 2018, Inghilterra 2018, Ajax 2019, Tottenham 2019, Atalanta 2020: ce ne sono stati di exploit non previsti e di meravigliose prestazioni sportive anche nell'ultimo decennio, così come di periodi bui (Inter, Milan, Man United, Italia e Olanda che non vanno al Mondiale) che hanno permesso ad altre squadre di giocarsela. Il Napoli 2018, con una rosa notevolmente inferiore alla diretta rivale sia qualitativamente sia quantitativamente, stava per compiere un'impresa memorabile se non fosse stato truffato, esattamente come l'Inter vent'anni prima, in quella che era considerata l'età d'oro del calcio italiano. Credo sia sbagliato dire che oggi si sappia già di per certo chi vinca le competizioni.

Ripeto: il calcio di oggi va regolarizzato, soprattutto rimuovendo quella cosa orribile del FFP che, da sola, costituisce forse la quasi totalità dei problemi del calcio moderno. E questa maledetta pandemia è un'occasione d'oro, quasi una paradossale benedizione, per ripensare il calcio moderno, come avviene in tutti i periodi di forte crisi. Ma da qui a desiderare di tornare al football di 10-15-20 anni fa...: no grazie!

concordo in tutto tranne le ultime 3 righe. il ffp andrebbe un po modificato, non tolto.
 
Sento sempre parlare di campionato, ma nessuno parla di coppe, come ci si comporta con le coppe?
- campionato italiano finito quindi le squadre italiane ancora presenti nelle coppe vengono eliminate di default?
- campionato italiano finito ma giochi cmq le coppe? Dove ti alleni se in Italia non lo puoi fare? La federazione ti dà il permesso di giocare?

direi la 2.
che è ciò dovrebbe accadere alle squadre francesi
 
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