Come ci sto provando con la postina che mi piace...

Tuettili forse ai tuoi tempi piaceva pure un approccio simile. Oggi sarà perché c'è un contesto sociale differente, perché le donne hanno più scelta o per chissà quali altri motivi, queste cose molto difficilmente vengono prese in considerazione. È un po' come se mandassi un curriculum ad un'azienda senza la foto e con qualche esperienza scritta.

Mah, io ho sempre preferito cercare di farmi presentare la ragazza da conoscenze comuni e quando non è stato possibile sono ricorso all'approccio diretto, non ostante sia sempre stato un timido di prima forza. Una volta a Tenerife sentii per caso una bellissima ragazza parlare con le amiche e scoprii il suo nome e la sua città di provenienza, la sera successiva la salutai fingendo di conoscerla e mi ci misi a chiacchierare tranquillamente ... I miei amici che erano in vacanza con me, conoscendomi non credevano ai loro occhi e alle loro orecchie ... Per la cronaca non successe niente, lei era assolutamente stupenda (bionda, occhi azzurri e pelle chiara non ostante fosse Spagnola, di Valencia) e giustamente stava con un bellone della sua stessa compagnia.
Racconterò una cosa che non ho mai detto a nessuno: una volta ho fatto - involontariamente - una figura di cacca da primato mondiale. Frequentavo la terza media, un mattino mentre attendevamo che suonasse la campanella un ragazzo che conoscevo di vista venne da me e mi presentò una ragazza, dopo di che se ne andò. Io cercai di essere gentile, chiacchierammo un po' e poi la salutai. Appena arrivato in aula scoprii che alcune mie compagne di classe conoscevano la ragazza in questione e cominciarono a prendermi in giro. Non ci feci caso più di tanto ma la cosa continuò nei giorni successivi, un giorno trovai sul mio banco un bigliettino firmato dalla ragazza che avevo conosciuto e dove in buona sostanza diceva di avere una cotta per me e che le sarebbe piaciuto frequentarmi. Io, convintissimo che a scriverlo fossero state le mie compagne, mi arrabbiai moltissimo e strappai il bigliettino, facendo in modo che tutti mi vedessero. Settimane, forse mesi dopo, comincia a frequentare una compagnia alla quale apparteneva una tipa con la quale avevo un filarino ed alla quale dopo un po' si unì anche la ragazza di prima. Ci salutammo ma vidi che lei era un po' freddina, poiché non mi interessava più di tanto non ci badai. Dopo qualche tempo capitò che ci trovassimo vicini senza nessun altro nel raggio di tre metri e lei ne approfittò per sibilarmi: "Che str... che sei, avresti potuto almeno rispondermi !" Ovviamente, rimasi di sale, qualsiasi cosa avessi potuto dire per scusarmi lei non mi avrebbe mai perdonato. Ci provai anni dopo, quando entrambi avevamo altri partners, faticai a convincerla e lei mi disse che ci era rimasta malissimo e che aveva impiegato un po' a tirarsene fuori, perché si era presa proprio una bella cotta !
Da allora, anche se mai avessi avuto l'idea di ricorrere ad un ... approccio scritto, maturai la convinzione che assai raramente possa essere efficace.
Ma poiché l'opener è ricorso a questo mezzo, mi auguravo che almeno avesse aggiunto un qualche tipo di personalizzazione, se non altro per evitare equivoci !
 

Angelus

Stella
  Moderatore
Mah, io ho sempre preferito cercare di farmi presentare la ragazza da conoscenze comuni e quando non è stato possibile sono ricorso all'approccio diretto, non ostante sia sempre stato un timido di prima forza. Una volta a Tenerife sentii per caso una bellissima ragazza parlare con le amiche e scoprii il suo nome e la sua città di provenienza, la sera successiva la salutai fingendo di conoscerla e mi ci misi a chiacchierare tranquillamente ... I miei amici che erano in vacanza con me, conoscendomi non credevano ai loro occhi e alle loro orecchie ... Per la cronaca non successe niente, lei era assolutamente stupenda (bionda, occhi azzurri e pelle chiara non ostante fosse Spagnola, di Valencia) e giustamente stava con un bellone della sua stessa compagnia.
Racconterò una cosa che non ho mai detto a nessuno: una volta ho fatto - involontariamente - una figura di cacca da primato mondiale. Frequentavo la terza media, un mattino mentre attendevamo che suonasse la campanella un ragazzo che conoscevo di vista venne da me e mi presentò una ragazza, dopo di che se ne andò. Io cercai di essere gentile, chiacchierammo un po' e poi la salutai. Appena arrivato in aula scoprii che alcune mie compagne di classe conoscevano la ragazza in questione e cominciarono a prendermi in giro. Non ci feci caso più di tanto ma la cosa continuò nei giorni successivi, un giorno trovai sul mio banco un bigliettino firmato dalla ragazza che avevo conosciuto e dove in buona sostanza diceva di avere una cotta per me e che le sarebbe piaciuto frequentarmi. Io, convintissimo che a scriverlo fossero state le mie compagne, mi arrabbiai moltissimo e strappai il bigliettino, facendo in modo che tutti mi vedessero. Settimane, forse mesi dopo, comincia a frequentare una compagnia alla quale apparteneva una tipa con la quale avevo un filarino ed alla quale dopo un po' si unì anche la ragazza di prima. Ci salutammo ma vidi che lei era un po' freddina, poiché non mi interessava più di tanto non ci badai. Dopo qualche tempo capitò che ci trovassimo vicini senza nessun altro nel raggio di tre metri e lei ne approfittò per sibilarmi: "Che str... che sei, avresti potuto almeno rispondermi !" Ovviamente, rimasi di sale, qualsiasi cosa avessi potuto dire per scusarmi lei non mi avrebbe mai perdonato. Ci provai anni dopo, quando entrambi avevamo altri partners, faticai a convincerla e lei mi disse che ci era rimasta malissimo e che aveva impiegato un po' a tirarsene fuori, perché si era presa proprio una bella cotta !
Da allora, anche se mai avessi avuto l'idea di ricorrere ad un ... approccio scritto, maturai la convinzione che assai raramente possa essere efficace.
Ma poiché l'opener è ricorso a questo mezzo, mi auguravo che almeno avesse aggiunto un qualche tipo di personalizzazione, se non altro per evitare equivoci !
Tutti abbiamo fatto delle figure di ?. Capita anche ai bellocci. L'importante è imparare dai propri sbagli.
 
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