Ho dimenticato (o forse no) di scrivere che mi trovavo in Spagna ed ho visto la partita su TVE 1. I telecronisti, gli analisti ed i vari commentatori sono stati ovviamente felici che il goal sia stato segnato dall'unico giocatore Spagnolo in campo, ma solo per questione di orgoglio nazionalista; così come per lo stesso motivo hanno dedicato grande attenzione a Guardiola, anche se non è che lo abbiano esaltato più di tanto. Sono stati invece molto, ma molto prodighi di complimenti nei confronti del gioco dell'Inter, dell'intelligenza tattica dei giocatori e di come il mister aveva preparato la partita e di come la stava conducendo. Hanno anche detto senza se e senza ma che avremmo largamente meritato di pareggiare, soprattutto per come abbiamo imbrigliato il City non concedendo loro vere e proprie occasioni. Ed attenzione, dicevano che siamo stati bravi noi e non che il City stava giocando male. La cosa che più mi ha stupito è stata una signora della quale non ho afferrato il nome (sono arrivato a partita abbondantemente iniziata) che faceva l'analista dallo studio centrale ed oltre ad essere preparatissima ed acutissima dal punto di vista tattico dimostrava anche di conoscere perfettamente le caratteristiche dei giocatori e del modo di intendere il calcio da parte degli allenatori, quasi prevedeva le loro mosse e non ha mancato di complimentarsi con Inzaghi per come stava gestendo la partita.
Aggiungo che del tutto inaspettatamente (almeno per me, che non ero mai stato in quella zona della Spagna, l'unica del Paese che non avevo ancora visitato) Giovedì scorso l'Andalusia è stata flagellata per l'intero giorno da acquazzoni terrificanti come neppure in Inghilterra (e sì che di quelli ho una certa esperienza ...) così che sono dovuto ricorrere a due oggetti che posseggo da anni ma che non avevo praticamente mai usato, vale a dire un K-Way ed un ombrello pieghevole, entrambi ufficiali dell'Inter. La gente per strada mi guardava sorridendo ed alcuni mi facevano anche cenno con il pollice alzato, è indubbio che, come dicevano i telecronisti, il blasone e la storia della nostra squadra attirava le simpatie dei neutrali molto più che della presenza di Guardiola sull'altra panchina.