Heysel

Una vera tragedia. Se era giusto giocare o meno non lo so, ma proprio ora ho visto uno reportage nel quale Cabrini stesso diceva che con un compagno di squadra era andato a parlare con i tifosi per calmarli e che questi gli dissero che c'erano i morti. Detto da Cabrini stesso. Cosa si cerca ancora di negare?

Cmq non incolpo nessuno dei calciatori, si sono ritrovati in una situazione più grande di loro. Non sapevano cosa fare e se hanno sbagliato, hanno sbagliato e basta.

Però il giorno dopo con la coppa.... Ecco, di quello potevano fare a meno...
 

Cast No Shadow

Prima squadra
  Bannato
10 anni
il discorso è molto semplice
la dirigenza della juventus se ne è fottuto dei morti,perchè erano 30 anni che sognavano di vincere quella coppa e per vincerla come dice il loro motto IL FINE GIUSTIFICA I MEZZI avrebbero fatto di tutto

e difatti il cocainomane con l orologio al polsino ebbe anche il coraggio di dire

UNA COPPA NON SI RIFIUTA MAI

i lager nazisti dovrebbero riesumare per sta feccia
 

carlo314

Fuoriclasse
  Moderatore
  Supporter
Devo dire che non ho mai letto tifosi del Liverpool sostenere " terze vie " diverse dalla responsabilità dei tifosi del Liverpool in quella strage...
Mentre per la strage di Hillsborough , verità emersa solo dopo 22 anni , i tifosi del Liverpool hanno sempre lottato perchè emergesse la verità ,visto che per anni erano stati accusati della strage dei loro stessi tifosi ma solo nel 2011 il governo inglese come Cameron ha ammesso le responsabilità della polizia che nall' inizio non aveva compreso che l i tifosi reds stavano semplicemente scappando dalla strage (ci sarebbero meno di 96 morti altrimenti...) e una volta accortasi dell'errore arriverà a manipolare le prove scaricando le colpe sui tifosi descritti come ubriachi e violenti con l'assaenso della Thatcher fino a stravolgere del tutto la verità dei fatti ( servendosi di giornali come il Sun ) perche' gli era strumentale all' ondata repressiva contro gli hooligans che stava attuando ...
Certo in Italia memmeno dopo 22 anni sarebbe emersa la verità , piuttosto Cossiga e Andreotti si facevano imbalsamare vivi , a sensazione ...
Sarà che si sono messi la mano sulla coscienza quando hanno visto persino Joey Barton (che è pure tifoso dell'Everton ma queste cose non hanno colore ) che è tutto tranne che uno stinco di santo lottare per fare emergere la verità piu del governo inglese. :stor

Tutto vero, soprattutto la parte evidenziata. Ad oggi a Liverpool non trovi il Sun praticamente in nessun pub, un esmepio di come anche dalle tragedie possa emergere qualcosa di positivo....
 
Qualcuno sa se è vero che sull' "eco di Bergamo" è uscita davvero questa intervista:
tratta da http://www.ilrumoredeinemici.it/hey...mano-il-menefreghismo-juventino-e-della-uefa/

Heysel, 29 maggio 1985: la testimonianza di chi ha constatato il menefreghismo juventino e della Uefa

In tempi in cui si parla della finale di Champions League della Juventus e in casa bianconera, in particolare i tifosi, esaltano i precedenti successi, compreso quello nella tristemente famosa finale di Bruxelles, stadio Heysel, contro il Liverpool, costato la vita a 39 tifosi rimasti vittime dei feroci scontri con gli hooligans inglesi. Una finale che, disputatasi in un clima surreale, con cadaveri intorno allo stadio, non si sarebbe dovuta disputare. Per chiarire quanto accaduto quel terribile 29 maggio 1985, l’Eco di Bergamo pubblica il ricordo di Fiorenzo Peloso, bergamasco che ora vive in Nuova Zelanda, testimone di quella giornata orribile. E le sue parole lasciano di stucco, soprattutto considerando l’atteggiamento della Juventus.

“In quella trasferta ero l’accompagnatore della squadra della Juventus, compresi dirigenti e giornalisti al seguito. Organizzai la trasferta: partimmo da Ginevra con un Caravelle dell’Air France, nel tragico giorno dopo assistetti alla peggiore rappresentazione di un’umanità disumanizzata intorno a uno sport che di sportivo non aveva più nulla. A distanza di 30 anni non riesco a dimenticare la somma incredibile di meschinità di cui fui testimone e di cui ora racconterò alcuni dettagli.

I FERITI IGNORATI Uscendo dallo stadio sul pullman scortato dalla polizia nessun giocatore e dirigente della squadra, nonostante la mia insistenza, volle fare una breve visita alle centinaia di feriti ricoverati negli ospedali di Bruxelles, si parlava di almeno 500.

LA BANCARELLA Il venditore di hot dog davanti all’ingresso della tribuna a fianco della curva Z era visibilmente infastidito che si stendessero davanti alla sua bancarella alcuni cadaveri, tutti color nero perché morti soffocati. Lui aveva pagato caro quella posizione e stava rimettendoci i soldi.

LE MANGANELLATE I poliziotti che manganellavano fanaticamente quei feriti che erano riusciti fortunosamente a scavalcare la rete del campo di calcio per fuggire al lancio di bottiglie di birra degli hooligans, perché nel campo di gioco si entrava solo con il pass autorizzato.

L’AMBULANZA l’autista di un’ambulanza bianca irritato perché insistevo a caricare una ragazza con una gamba spezzata che portavo in braccio, mi spiegava che lui era arrivato lì per ultimo e quindi dovevo rivolgermi all’altra ambulanza, lontana circa una 50 metri: era questione di rispetto della precedenza.

I RESIDENTI Quei 4 ignobili abitanti di Bruxelles che nelle vicinanze dello stadio si rifiutarono di aprirmi la porta per farmi fare una telefonata di emergenza all’Hotel Hilton affinché informassero l’organizzazione di Torino della gravità della situazione, gridarono da dietro la porta «merde a les italiens».

L’UEFA I 4 responsabili dell’Uefa che davanti alla porta della tribuna d’onore mi impedirono fisicamente di salire le scale fino al primo piano dove c’erano i box dei cronisti, per avvisarli che fuori già si contavano almeno una dozzina di morti soffocati. Peraltro c’è da osservare che nessuno di loro si premurò di scendere fuori per constatare cosa stava accadendo.

LA SOSPENSIONE Fu una bugia colossale che la partita non poteva essere sospesa, il vero problema sarebbero stati i rimborsi dei biglietti e dei diritti televisivi. Fu deciso a tavolino che la finale non poteva essere vinta dal Liverpool. E così fu a imperitura vergogna.

PLATINI E poi la «perla» dell’indimenticabile frase dettami sottovoce da Platini all’aereoporto: «ne muoiono di più sulle strade, perché fare tanto casino».

LA GAFFE Infine nel volo di ritorno lo stewart di Air France disse due parole al microfono per congratularsi con i giocatori e tradusse malamente dal francese la frase «bravi voi che avete vinto», ma ne uscì con involontaria ironia «Bravi voi che ci avete guadagnato» (gagnez = vincere in francese), al che molti giornalisti a bordo applaudirono sarcasticamente, poiché nessun giocatore aveva manifestato l’intenzione di rinunciare ai 150 milioni del premio partita per destinarli ai familiari dei morti e dei feriti.

Un’esperienza che mi ha regalato un’indelebile ferita confermando la distanza siderale che esiste tra «quel» calcio professionistico e caino e lo sport autentico e leale. Chi può mi aiuti a convincermi che «l’ambiente» è cambiato”.
 
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