I fallimenti degli Italiani all'estero

tra le eccezioni positive credo vada inserito a Balotelli
che invero a Liverpool ha toccato il punto piu' basso della carriera ( e ne ha avuti piu' di uno..)
Ma l' esperienza al Manchester City è stata positiva, con un contributo determinante al primo titolo ( per quanto condito da balotellate, ma non si può avere tutto ) ,e anche a Nizza giocò buonissimi campionati .
Il Balotelli di Nizza era un giocatore ritrovato , è quella la sua dimensione, una squadra da EL del campionato francese
Non si è voluto accontentare, non ha voluto riconoscere i suoi limiti , ed eccoci a raccontare un altro fallimento della sua carriera
 
tra le eccezioni positive credo vada inserito a Balotelli
che invero a Liverpool ha toccato il punto piu' basso della carriera ( e ne ha avuti piu' di uno..)
Ma l' esperienza al Manchester City è stata positiva, con un contributo determinante al primo titolo ( per quanto condito da balotellate, ma non si può avere tutto ) ,e anche a Nizza giocò buonissimi campionati .
Il Balotelli di Nizza era un giocatore ritrovato , è quella la sua dimensione, una squadra da EL del campionato francese
Non si è voluto accontentare, non ha voluto riconoscere i suoi limiti , ed eccoci a raccontare un altro fallimento della sua carriera

Concordo tranne che sull'ultima frase, perché ritengo che il maggior responsabile non sia stato il suo non volersi accontentare bensì la cupidigia del pizzaiolo.
 
Gia'.
Mi ero dimenticato di questo thread, cerchero' di tenerlo aggiornato.

non dimentichiamo i rientri di Darmian e Zappacosta!
e Alessandro Florenzi !
Il Valencia quasi sicuramente non lo riscatterà, ha giocato poco a causa della pandemia ma giusto il tempo per non farsi apprezzare troppo
Ricordo un espulsione al debutto
Il Valencia è il buco nero per i giocatori italiani
 
Tra le eccezioni positive comunque dico pure Graziano Pelle'.
Non solo Eredivisie Legend (che si è un campionato spesso gonfiato ) ma anche giocatore che offrì stagioni di tutto rispetto in una media di Premier League tanto da meritare la convocazione in nazionale
Sottolineo meritare .. perché tra venti anni penseremo " ma che ci faceva Pelle' li' ? " Ma vuoi anche per il livello basso degli attaccanti Italiani nel 2016, Pelle' ci stava alla grande pur non essendo Toni. Ricordo che la sua convocazione la invocavo praticamente.
Poi ha scelto i soldi cinesi
 

piotor

Pallone d'oro
  Moderatore
Tra le eccezioni positive comunque dico pure Graziano Pelle'.
Non solo Eredivisie Legend (che si è un campionato spesso gonfiato ) ma anche giocatore che offrì stagioni di tutto rispetto in una media di Premier League tanto da meritare la convocazione in nazionale
Sottolineo meritare .. perché tra venti anni penseremo " ma che ci faceva Pelle' li' ? " Ma vuoi anche per il livello basso degli attaccanti Italiani nel 2016, Pelle' ci stava alla grande pur non essendo Toni. Ricordo che la sua convocazione la invocavo praticamente.
Poi ha scelto i soldi cinesi
Vero.
Pelle tra Olanda e UK e' stato l'unico giocatore di medio/alto livello a farsi una carriera da professionista all'estero con regolarita' (anche se una capatina in Italia l'ha fatta comunque...).
 
Thread non legato solo ai nostri colori, ma interessante per il calcio in generale e, se vogliamo, dal punto di vista socio-culturale.

Italiani, popolo di emigranti, cosi' si dice. Pero' di certo non nel mondo calcistico. O meglio, non a lungo termine. E' incredibile come in 20 anni oramai di globalizzazione calcistica figlia della combo Bosman + UE pochissimi Italiani siano riusciti nell'impresa di avere una carriera di successo all'estero. E' comprensibile che questo fosse particolarmente difficile fino a meta' anni 2000, dato che era l'Italia il campionato di maggiore successo e coi migliori stipendi di Europa. Ma negli ultimi 10 anni, col crollo verticale della Serie A, il fenomeno e' continuato inesorabile. Il pattern sembra essere sempre il solito: giocatore Italiano di buon talento emerge nel campionato Italiano, ma non riceve offerte dalle big. Finsce in una squadra straniera salvo faticare subito per motivazioni tattiche/tecniche/culturali, finisce in panca,poi in tribuna ed entro 2 sessioni di mercato rientra nell'orbita dei club Italiani via prestito o cessione a 2 lire.

Esempi:

Talenti da Movida
Tanti talenti emigrati in Spagna. Una rapida carrellata.

  • Di Vaio. Dopo ottime annate tra Parma e gobba a 30 anni finisce a Valencia. Dopo una discreta prima stagione gia' alla seconda arrivano i problemi. Dopo mezza stagione in panca finisce a Montecarlo dove anche li' resta a mezzo servizio. Dopo 12 mesi in Francia rientra rapidamente in Italia dove gioca benissimo a Bologna
  • Ciccio Tavano. Dopo un quinquennio dorato ad Empoli, il buon ciccio ancora 27enne si trasferisce anche lui a Valencia. 3 presenze complessive in 6 mesi e rientro, in prestito, alla Roma. A giugno torna in Italia al Livorno.
  • Sansone & Soriano. Accoppiati per eta' ('91), origini (entrambi nati in Germania), anno di emigrazione (2016) e destinazione (Villareal). Altre similitudini? Prima stagione da titolare, seconda da panchinari e terza da emgiranti. Soriano fatica a Torino e si sposta a Bologna in inverno, raggiunto dal suo compagno di avventure.
  • Cassano. E' andato al real. Ricordate?
  • Immobile 2.0. Dopo il fallimento al Borussia viene prestato al Siviglia sperando in una rinascita. IL Sivglia non fa in tempo a riscattarlo (Novembre) che a Gennaio e' gia' in prestito al Toro.
  • Zaza. Arriva anche lui a Valencia (ma non hanno ancora imparato sulla costa orientale Spagnola ad evitare i nostri "talenti"?) gia' da fallimento Inglese (West ham) a Gennaio. Dopo una prima stagione a mezzo servizio fa bene nella seconda. Ma evidentemente non convince dato che a Giugno rientra in Italia, al Toro.
  • Bonera . A 34 anni va in Spagna, al Villareal. Panchinaro semi fisso che andra' in scadenza
  • Amedeo carboni. Praticamente unico caso di grande successo in Spagna (assieme a bobone, che pero' rimase un anno secco). A Valencia trovo' una seconda vita, emigrando a 30 anni suonati e giocandoci fino ai 40.
Parigi val bene una messa
Negli ultimi anni, la Ligue1 ci ha portato via qualche giocatore. Ricapitoliamo
  • El sha. Dopo gli anni nella terza squadra di Milano prova ad emigrare a Montecarlo. 6 mesi insipidi e rientro al mittente.
  • Sirigu. In verita' un semi successo, anche perche' si deve essere pirla a non essere contenti di vivere a Parigi, al PSG. Tuttavia dopo un 3/4 anni da titolare, nel pieno della propria carriera (30enne), finisce l'amore coi Parigini e dopo un paio di prestiti in Liga torna in patria al Toro.
  • Verratti. Probabilmente unico caso di vero grande successo. Tuttavia va fatto notare che non ha mai giocato in Serie A.
  • Balutelli (il ritorno). Dopo il fallimento in terra d'albione Balutellu ritrova una seconda vita in terra Francese. Tuttavia l'amore col Nizza dura poco e, via Raiola, finisce a Marsiglia dove e' gia' praticamente fuori rosa. Non mi stupirei di un rientro a breve.
  • Andrea Raggi. Gia', praticamente il piu' sconosciuto giocatore Italiano ad avere mai giocato una SF di CL (2016/7 contro i gobbi). Carriera strana la sua. Emigra oltralpe per giocare al Monaco in Ligue2, salvo poi rimanerci a lungo. Difficile pensare tuttavia che qualche societa' in Italia gli avrebbe potuto offrire gli stessi soldi per giocare la CL da titolare!
Svernare in Russia
- Rosina. Grandi prestazioni al Torino, finise allo Zenti ancora giovane (24 anni). Dopo un paio di stagioni a mezzo servizio rientra in Italia al Siena, retrocedendo. A 30 anni e' gia' un calciatore da Serie B.

Si registrano anche casi di successi, in terra ex-Sovietica: Criscito e Bocchetti. Tuttavia resta difficile non notare il fatto che si tratti di giocatori nemmeno vagamente in odore di posto da titolare in nazionale che prendono vagonate di rubli per giocare a vole pure in CL. Comunque Criscito per anni e' sempre messo al centro di trattative per rientrare a Gennaio. Alla fine fara' ritorno, a 32 anni, al Genoa dove esplose. E pure Bocchetti, per non essere da meno, si fece 6 mesi di rientro in prestito.

London Calling

La terra Inglese e' stato il primo grande territorio di emigrazione per i nostri e forse, paradossalmente, e' stato quello con i maggiori successi, specie un paio di lustri indietro.
  • Zola. Eroe del Chelsea. Tuttavia ando' in una PL ai primi anni di crescita a "finire" la carriera. Che poi lui, Sardo, era emigrante gia' sullo stivale :)
  • Di matteo. Altro eroe. Pero' anceh lui atipico perche' nato in Svizzera.
  • Dalla Bona. Sottratto a 18 anni al vivaio dell'Atalanta si ritira a 30 anni.
  • Amoruso, Ravanelli, Carbone, Di Canio, Vialli, Silenzi. Li metto assieme perche' hanno storie simili. Giocatori di buon talento, a livello di nazionale (piu' o meno) vanno in Inghilterra oltre i 30 anni dopo che in Italia, per un motivo o per l'altro, non avevano piu' spazio ad alti livelli. Tutti con buoni risultati, ma chiusisi o col rientro in terra natia o col ritiro. Ce ne furono veramente tanti in quegli anni, ma quasi tutti rientrati in fretta (Festa, Eranio, Lombardo, Pistone, Padovano).
  • Maccarone. Big Mac. Si ricordano i suoi sfracelli proprio contro gli Inglesi in europeo u21 (con Pirlo a lanciarlo pero'..). Va al Boro dove va anche bene per un paio di anni, ma pian piano si eclissa e finisce in tribuna. Rientra in Italia al Siena dove si conferma buon goleador.
  • Borini. Emigrato da giovanissimo al Chelsea fa il tira e molla con l'Italia, salvo poi fare ritorno stabilmente nel belpaese
  • Giuseppe Rossi. Vedi Sopra.
  • Santon. No comment.
  • Darmian. A dire il vero e' ancora in PL ma e' praticametne dalla seconda stagione in Premier che si parla di un suo rientro. Di fatto e' un panchinaro da 2 anni e mezzo
  • Zappacosta. Voluto da Conte al Chelsea ha pure giocato abbastanza il primo anno. Adesso e' panchinaro fisso e si prevede una cessione a breve.
  • Corradi, Bianchi & Balo 1.0. 3 centravanti di successo emigrati a Manchester sponda City. Balo non ha fatto assolutamente male, ma e' Balo, con tutti i pregi e difetti del caso. Rientrano tutti e 3, guarda caso, in Italia.
  • Macheda& Mannone. Prodotti del vivaio di United e Arsenal, sembrano potere avere una grande carriera, ma non convincono nei primi prestiti lontani dalla casa madre (con Chicco che tenta l'esperienza Doriana). Prestiti tu prestiti in Inghilterra/Europa. C'e' da dire, se non altro, che non sono stati presi dalla solita Saudade.
Germania
Qualche caso anche di emigrazione in terra Tetezca. Su tutti Toni che chiuse benissimo la propria carriera ad alti livelli al Bayern (salvo poi tornare in Italia, ovviamente) e Immobile (no comment).

Morale della favola, in 20 anni di carriera non c'e' stato praticamente nessun giocatore Italiano che sia emigrato con successo nel pieno della propria carriera. I migliori risultati li hanno raggiunti 30enni andati a chiudere la carriera all'estero (Toni,Zola), o giocatori medi che hanno trovato la loro "nicchia" (Criscito, Raggi etc.). Verratti e' stato l'unico a giocare ad alti livelli all'estero, ma bypassando in toto la Serie A. I tentativi di giocatori giovani di talento di emigrare per fare il "salto di qualita'" sono tutti falliti miseramente (Balotelli,Immobile,Zaza,Cassano). Ma soprattutto il 99% di loro rientra al mittente dopo pochi mesi. Se da una parte e' normale volere tornare "a casa", e' altrettanto strano che praticamente nessuno di questi talenti riesca a confermarsi all'estero. I limiti sembrano essere evidentemente caratteriali legati alla difficolta' di essere in un contesto in cui bisogna dimostrare qualcosa ad un nuovo pubblico, con in aggiunta i problemi legati alla lingua, cultura. Commenti? Pensieri?
io non credo alla conclusione che hai fatto.

Penso che semplicemente, quando la serie A era la lega piú prestigiosa e potente d'Europa, fuori ci andavano solo gli scarti che avrebbero fallito anche qui.
Negli ultimi 10-15 anni il calcio italiano ha toccato i suoi minimi storici, sfornando calciatori di bassissima qualitá in generale.
E infatti quasi tutti i giocatori della lista sono pippe conclamate, con Cassano e Balotelli che sono dei casi a parte, piú unici che rari.

I Vieri, Zola e i Cannavaro sono stati Vieri, Zola e Cannavaro anche all'estero.
Verratti é andato che aveva cmq 20 anni
I Totti, i Maldini, Baggio, Del Piero, etc...i giocatori veri, sarebbero stati forti ovunque.

Poi ad esempio...Santon, Borini, Carboni e Zappacosta han fatto molto meglio all'estero che non in serie A, o almeno i primi tre sicuro, il terzo direi stesso livello.

Gente tipo Maccarone o Rolando Bianchi erano mediocri anche in Italia e avrebbero fatto anche qui una carriera in club minori, Rolando Bianchi fallí anche al Toro, mi pare fece bene solo con la Reggina da giovanissimo, cose che capitano

Immobile il caso piú clamoroso, é un ottimo attaccante, stride il fallimento in Germania e in Spagna

Capovolgendo la questione, quali giocatori di quella lista, rimanendo in Italia, avrebbero fatto bene o tanto meglio di quanto fatto all'estero?

Cmq ho sentito mille volte anche per gli inglesi o gli spagnoli che "in Italia non rendono".
Ma semplicemente, Suarez a parte, in genere gli spagnoli e gli inglesi arrivati in Italia erano scarsi di loro.
Oppure é capitato che non si siano trovati, tipo Rush, recordman a Liverpool.

Ma il giocatore vero, forte, il campione, dove lo metti lo metti rende. Immancabili eccezioni escluse.
Viceversa la pippa puó fallire ovunque, ed é sempre l'ipotesi piú probabile
 
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piotor

Pallone d'oro
  Moderatore
io non credo alla conclusione che hai fatto.

Penso che semplicemente, quando la serie A era la lega piú prestigiosa e potente d'Europa, fuori ci andavano solo gli scarti che avrebbero fallito anche qui.
Negli ultimi 10-15 anni il calcio italiano ha toccato i suoi minimi storici, sfornando calciatori di bassissima qualitá.
E infatti quasi tutti i giocatori della lista sono pippe conclamate, con Cassano e Balotelli che sono dei casi a parte, piú unici che rari.

I Vieri, Zola e i Cannavaro sono stati Vieri, Zola e Cannavaro anche all'estero.
Verratti é andato che aveva cmq 20 anni
I Totti, i Maldini, Baggio, Del Piero, etc...i giocatori veri, sarebbero stati forti ovunque.

Poi ad esempio...Santon, Borini e Zappacosta han fatto molto meglio all'estero che non in serie A, o almeno i primi due sicuro, il terzo direi stesso livello.

Gente tipo Maccarone o Rolando Bianchi erano mediocri anche in Italia e avrebbero fatto anche qui una carriera in club minori, Rolando Bianchi fallí anche al Toro, mi pare fece bene solo con la Reggina da giovanissimo, cose che capitano

Capovolgendo la questione, quali giocatori di quella lista, rimanendo in Italia, avrebbero fatto bene o meglio di quanto fatto all'estero?

Cmq ho sentito mille volte anche per gli inglesi o gli spagnoli che "in Italia non rendono".
Ma semplicemente, Suarez a parte, in genere gli spagnoli e gli inglesi arrivati in Italia erano scarsi di loro.
Oppure é capitato che non si siano trovati, tipo Rush, recordman a Liverpool.

Ma il giocatore vero, forte, il campione, dove lo metti lo metti rende. Immancabili eccezioni escluse.
Come mai Francesi/Spagnoli/Tedeschi fanno intere carriere all'estero senza problemi, indipendentemente dallo stato di salute dei loro campionati?

Come mai nessuno dei nostri big,anche nei momenti d'oro, ha mai accettato di andare a mettersi in discussione all'estero?
Del Piero,Cannavaro, Nesta, Totti, Vieri (un anno da sconosciuto), Baggio, Inzaghi etc.?
Tutti comodamente a casa.

Fabregas,Pique,Pedro, Silva, Xabi Alonso,Llorente,Mata questo problema non se lo sono posto. Idem Kroos,Ozil,Rudiger,Khedira,Podolski,Gundogan,Draxler,Sane idem.

I Francesi manco li nomino.
 
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