I fallimenti degli Italiani all'estero

Come mai Francesi/Spagnoli/Tedeschi fanno intere carriere all'estero senza problemi, indipendentemente dallo stato di salute dei loro campionati?

Come mai nessuno dei nostri big,anche nei momenti d'oro, ha mai accettato di andare a mettersi in discussione all'estero?
Del Piero,Cannavaro, Nesta, Totti, Vieri (un anno da sconosciuto), Baggio, Inzaghi etc.?
Tutti comodamente a casa.

Fabregas,Pique,Pedro, Silva, Xabi Alonso,Llorente,Mata questo problema non se lo sono posto. Idem Kroos,Ozil,Rudiger,Khedira,Podolski,Gundogan,Draxler,Sane idem.

I Francesi manco li nomino.
Cannavaro e Vieri lo hanno fatto, e hanno giocato ai livelli con cui han giocato in Italia.

Per gli altri, il punto é: ma perché avrebbero dovuto?
Chi ha giocato in serie A tra anni'90 e anni duemila ha giocato nel piú prestigioso e competitivo campionato d'Europa, dove giocavano e arrivavano i piú forti giocatori del mondo. Perché andare via?
Ammesso e ovviamente non concesso che i ricchi club di provenienza li avrebbero lasciati andare.

Che mi dici ad esempio degli inglesi?
La premier degli ultimi 15 anni é la serie A degli anni d'oro, quanti inglesi affermati decidono di cercare nuove sfide in altri campionati, a parte l'hollywoodiano Beckam?

Spagnoli...mah, ok, vero, qualcuno in piú c'é (ma se mi metti i teenagers Pique e Fabregas allora ti faccio notare Verratti), ma pure gli spagnoli non hanno una grande tradizione all'estero. Almeno storicamente, poi le cose pian piano nel calcio globalizzato cambiano.

Tedeschi e francesi sanno e hanno sempre saputo che se vogliono davvero sfondare e diventare grandi devono approdare in uno dei 3 campionati top d'Europa, l'approccio alla professione é quindi da subito orientato a fare quel tipo di scelta.

In Italia siamo viziati dal fatto che fino a 15 anni fa la serie A era la vera Champions League del calcio, e anche oggi che é una lega decaduta, resta tatticamente parlando il campionato piú formante ed allenante per un calciatore.

Vedrai che se questa nuova promettente generazione di 20enni che sta crescendo in una serie A minore (Tonali, Barella, Chiesa, etc) non dovesse trovare in serie A le soddisfazioni che cerca, entro 4-5 anni emigrerá con regolaritá.
 
Ultima modifica:
per me l'unico vero flop clamoroso di quelli citati é Immobile.

Immobile é uno che in Germania avrebbe dovuto imporsi e fare 40 gol a stagione.

Ma una tendenza la farei se potessimo dimostrare una discrepanza regolare tra italiani che in serie A fanno la differenza e che all'estero non rendono.
Non vedo gli elementi per dirlo.

Abbiamo gli elementi per dire che la serie A é stata fino a 15 anni fa il top in Europa, e chi ci giocava ambiva ovviamente a rimanerci.
E che negli ultimi 15 anni c'é stato un crollo rovinoso sia del livello del campionato sia della qualitá dei giocatori italiani usciti dai vivai.
 

piotor

Pallone d'oro
  Moderatore
Cannavaro e Vieri lo hanno fatto, e hanno giocato ai livelli con cui han giocato in Italia.

Per gli altri, il punto é: ma perché avrebbero dovuto?
Chi ha giocato in serie A tra anni'90 e anni duemila ha giocato nel piú prestigioso e competitivo campionato d'Europa, dove giocavano e arrivavano i piú forti giocatori del mondo. Perché andare via?
Ammesso e ovviamente non concesso che i ricchi club di provenienza li avrebbero lasciati andare.

Che mi dici ad esempio degli inglesi?
La premier degli ultimi 15 anni é la serie A degli anni d'oro, quanti inglesi affermati decidono di cercare nuove sfide in altri campionati, a parte l'hollywoodiano Beckam?

Spagnoli...mah, ok, vero, qualcuno in piú c'é (ma se mi metti i teenagers Pique e Fabregas allora ti faccio notare Verratti), ma pure gli spagnoli non hanno una grande tradizione all'estero. Almeno storicamente, poi le cose pian piano nel calcio globalizzato cambiano.

Tedeschi e francesi sanno e hanno sempre saputo che se vogliono davvero sfondare e diventare grandi devono approdare in uno dei 3 campionati top d'Europa, l'approccio alla professione é quindi da subito orientato a fare quel tipo di scelta.

In Italia siamo viziati dal fatto che fino a 15 anni fa la serie A era la vera Champions League del calcio, e anche oggi che é una lega decaduta, resta tatticamente parlando il campionato piú formante ed allenante per un calciatore.

Vedrai che se questa nuova promettente generazione di 20enni che sta crescendo in una serie A minore (Tonali, Barella, Chiesa, etc) non dovesse trovare in serie A le soddisfazioni che cerca, entro 4-5 anni emigrerá con regolaritá.
Cannavaro e Vieri sono stati solo in un club e sono tornati in fretta (Vieri) o si sono ritirati, essendo a fine carriera.

Io parlo di gente che si fa carriere lunghe all'estero. Di calciatori professionisti a cui non fa differenza prendere la pagnotta in Germania o in Italia.

Gli Spagnoli sono tantissimi, sia "scarsi", che medi, che forti. E soprattutto, se cambiano club, accettano di andare in un altro campionato. Per dire, in Italia abbiamo Ruiz e Luis Alberto, Castillejo, Callejon, Borja Valero. C'erano Albiol, Alonso e Reina fino a poco tempo fa. Gente di livello "medio/alto" che in Italia c'e' stata per anni, non per 12 mesi.

Sugli inglesi ho detto lo stesso e anche loro penso siano abbastanza mammoni, culturalmente parlando, nonostante tutto. Anche se negli ultimi 15 anni gli stipendi che prendono in UK all'estero se li scordano. Ma se fosse solo un discorso di cash, gente come Immobile/Cerci non ha provato veramente a sfondare invece di defecarsi in mano alla prima difficolta'? Perche' non hanno accettato di giocare all'estero pur di fare la CL? Io lo associo a zero ambizione professionale, principalmente. Meglio fare l'eroe in patria a meta' classifica, che farsi il deretano all'estero ma giocando ad alti livelli.
 
Cannavaro e Vieri sono stati solo in un club e sono tornati in fretta (Vieri) o si sono ritirati, essendo a fine carriera.

Io parlo di gente che si fa carriere lunghe all'estero. Di calciatori professionisti a cui non fa differenza prendere la pagnotta in Germania o in Italia.

Gli Spagnoli sono tantissimi, sia "scarsi", che medi, che forti. E soprattutto, se cambiano club, accettano di andare in un altro campionato. Per dire, in Italia abbiamo Ruiz e Luis Alberto, Castillejo, Callejon, Borja Valero. C'erano Albiol, Alonso e Reina fino a poco tempo fa. Gente di livello "medio/alto" che in Italia c'e' stata per anni, non per 12 mesi.

Sugli inglesi ho detto lo stesso e anche loro penso siano abbastanza mammoni, culturalmente parlando, nonostante tutto. Anche se negli ultimi 15 anni gli stipendi che prendono in UK all'estero se li scordano. Ma se fosse solo un discorso di cash, gente come Immobile/Cerci non ha provato veramente a sfondare invece di defecarsi in mano alla prima difficolta'? Perche' non hanno accettato di giocare all'estero pur di fare la CL? Io lo associo a zero ambizione professionale, principalmente. Meglio fare l'eroe in patria a meta' classifica, che farsi il deretano all'estero ma giocando ad alti livelli.

Vieri in Spagna stava da Dio, mai segnato cosi tanto fino a quel momento della sua carriera, idolo delle folle, trombava come un dannato, non é che é scappato, é che Cragnotti é arrivato con 55 miliardi (finti, ma all'Atletico non lo sapevano) e se lo é riportato a casa nel campionato delle 7 sorelle. Che gli devi dire?

Immobile probabilmente é per i motivi che dici tu, o forse non si é semplicemente ambientato, succede. Non ne dedurrei leggi generali, né per gli italiani né per gli inglesi.

Sono convinto che in una serie A decaduta, gli italiani piú forti nei prossimi anni inizieranno ad emigrare con piú frequenza e avremo vari casi-Verratti
 
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piotor

Pallone d'oro
  Moderatore
Vieri in Spagna stava da Dio, mai segnato cosi tanto fino a quel momento della sua carriera, idolo delle folle, trombava come un dannato, non é che é scappato, é che Cragnotti é arrivato con 55 miliardi (finti, ma all'Atletico non lo sapevano) e se lo é riportato a casa nel campionato delle 7 sorelle. Che gli devi dire?

Immobile probabilmente é per i motivi che dici tu, o forse non si é semplicemente ambientato, succede. Non ne dedurrei leggi generali, né per gli italiani né per gli inglesi.

Sono convinto che in una serie decaduta, gli italiani piú forti nei prossimi anni inizieranno ad emigrare con piú frequenza e avremo vari casi-Verratti
Uno per uno troverai sempre una ragione. Ma statisticamente gli italiani che negli ultimi 15 anni si sono fatti una carriera da protagonisti all'estero li conti sulla, dita di una mano a star larghi.
 
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