E' una questione di distanze, di equilibri, di mantenimento delle giuste posizioni ed infine anche di condizione fisica. Gagliardini ha giocato alla grande quando ha avuto a fianco un bravo incontrista e quando ha potuto contare su dei compagni che si muovevano nei tempi giusti, aprendogli gli spazi per gli inserimenti e facendosi trovare pronti per ricevere il passaggio. I suoi problemi sono iniziati quando ha giocato a fianco con un compagno che non era molto bravo in interdizione (e spesso neppure ci provava) e lui ha dovuto sdoppiarsi, con grande dispendio di energia fisica. Successivamente il nostro centrocampo si è dissolto come neve al sole e lui è andato a sua volta in difficoltà, sia perché la sua condizione fisica peggiorava (ricordiamoci che ha affrettato il rientro dopo l'infortunio) sia perché aveva perso i riferimenti e lui non ha la classe nè la visione di gioco per cucire il gioco. La sua generosità lo ha spinto a cercare di essere ovunque ma le gambe non lo hanno assecondato e lui è il tipo di giocatore che se non è assistito dalla condizione fisica va in difficoltà.
Il problema non è Gagliardini, il problema è avere un centrocampo che dipende da un ragazzo di vent'anni appena arrivato e che non ha le caratteristiche di un Verratti ...
Il problema non è Gagliardini, il problema è avere un centrocampo che dipende da un ragazzo di vent'anni appena arrivato e che non ha le caratteristiche di un Verratti ...