Ronaldo Luiz Nazario De Lima

io dico di no. se becchi questa germania, per esempio, puoi avere anche ronaldo al top, ma se attorno ha 10 qualsiasi, la coppa la vince la germania. sicuro come la vita eterna post-glaciazione-paranucleare.

Infatti :giusto, non è che tu o io diciamo di no, é no. É una di quelle cose che non hanno necessità di controprova, non è tennis è calcio.

Ed è anche una di quelle cose che più mi mandano in bestia quando parlo con amici o conoscenti non Interisti che mi tirano fuori sti discorsi.. Settimana scorsa con mio cognato, oggi con un paio di violacei proprio sotto il loro Santuario perché mi hanno sentito mentre con un' amica perculavamo Gomez e l' accoglienza che gli riservarono ,lo facevamo apposta..:ghigno:

"senza Milito col cazz facevate il triplete"

1) grazie, ma Milito lo avevo, pure tua madre senza l'uccello del dad non ti avrebbe messo al mondo.

2) Maicon , Cambiasso , Sneijder, Samuel, Eto'o, J.Cesar...che facevano le comparse?? Forse Milito senza quel collettivo si sarebbe sognato e basta di essere protagonista di una stagione leggendaria..

Sono discorsi da tifosotti invidiosi..o da gente che ha sbagliato passione.
 
il livellamento,anzi lo sprofondamento è verso il basso,non verso l'alto...
non esistono più squadre materasso per 2 semplici e tristi motivi:
tattica e atletismo.
Oggi basta avere queste 2 componenti per essere competitivi,prima la differenza la facevano i campioni o in generale quelli qualitativamente di livello superiore.
Oggi vince il collettivo,non il singolo.Il singolo riesce ad emergere solo se il collettivo è compatibile con le sue qualità.
Per dire...vorrei vedere messi o il finto ronaldo in questa Inter cosa farebbero...
Il Fenomeno fisicamente integro ci farebbe lottare per lo scudetto,loro no.
Il limite è che oggi i calciatori sono prima di tutto atleti e poi,ma molto poi,sono giocatori di calcio.
E questa non è una semplice differenza...è un abisso...

quoto riquoto e straquoto...lo dico da un bel po...anche a me il calcio di oggi oltre a non piacermi,non mi emoziona più...ormai seguo solo l'Inter da anni salvo eccezioni...e se non fosse per l'Inter avrei anche già smesso di seguire sto pseudosport
 
il livellamento,anzi lo sprofondamento è verso il basso,non verso l'alto...
non esistono più squadre materasso per 2 semplici e tristi motivi:
tattica e atletismo.
Oggi basta avere queste 2 componenti per essere competitivi,prima la differenza la facevano i campioni o in generale quelli qualitativamente di livello superiore.
Oggi vince il collettivo,non il singolo.Il singolo riesce ad emergere solo se il collettivo è compatibile con le sue qualità.
Per dire...vorrei vedere messi o il finto ronaldo in questa Inter cosa farebbero...
Il Fenomeno fisicamente integro ci farebbe lottare per lo scudetto,loro no.
Il limite è che oggi i calciatori sono prima di tutto atleti e poi,ma molto poi,sono giocatori di calcio.
E questa non è una semplice differenza...è un abisso...

mi sembra anche giusto visto che è uno sport di squadra
 
io dico di no. se becchi questa germania, per esempio, puoi avere anche ronaldo al top, ma se attorno ha 10 qualsiasi, la coppa la vince la germania. sicuro come la vita eterna post-glaciazione-paranucleare.

:nono...come Pele in fuga per la vittoria,dice ai compagni"voi passatela a me,che faccio così,così,così,così,così ed è gol...facile no" :dente
 
mi sembra anche giusto visto che è uno sport di squadra
certo,ma infatti il senso del mio discorso non và riferito al concetto di gioco del calcio...
và marchiato più che altro sulla pelle di tutti questi "finti" fenomeni dietro ai quali si sbava attualmente...
Credo che,come sempre,l'equilibrio porterebbe a "frutti" decisamente migliori.
Che tradotto significa preparare meglio i giovani impostando la loro crescita maggiormente sulla qualità calcistica e in maniera meno preponderante sull'atletismo.
Oltretutto si potrebbe in questo modo tentare di porre un freno a ciò che stà pesantemente condizionando lo sport professionistico:
il doping.
Perchè è chiaro che se imposti il gioco sopratutto su fattori prettamente atletici agevoli pesantemente quelle che Zeman definisce "farmacie"...
E non parlo per sentito dire...ma per cose viste con i miei occhi già agli albori di questo cambio epocale nel gioco del calcio...
Figuriamoci ora cosa può capitare dietro le quinte...
 
quoto riquoto e straquoto...lo dico da un bel po...anche a me il calcio di oggi oltre a non piacermi,non mi emoziona più...ormai seguo solo l'Inter da anni salvo eccezioni...e se non fosse per l'Inter avrei anche già smesso di seguire sto pseudosport

credo che tantissimi la pensino così...gli stadi vuoti sono la risposta più semplice da porre in evidenza...
e non è colpa della crisi economica se gli stadi sono sempre più vuoti...
e la crisi qualitativa dei calciatori che spinge tanta gente lontano dagli stadi.
Prendi Inter-Genoa di domenica...
è bastato far sentire al popolo Interista l'odore di una presunta qualità ritrovata,che subito si è avuto un certo riscontro a livello numerico di tifosi presenti sulle tribune.
Ricordo che negli anni in cui ero solito andare a San Siro o in altri stadi d'italia per seguire l'Inter o per assistere a partite in cui giocavano furiclasse di nome e di fatto,fiumi di persone li riempivano.
L'impatto all'entrata del "catino" stracolmo di San Siro era poi qualcosa di emozionante...che ti prendeva allo stomaco...tipo quando fai una montagnetta con la macchina e in fase di discesa ti senti quella specie di brivido che ti percorre dalla testa ai piedi...
Oggi,di contro,guardo la tv e vedo solo stadi deserti e spettacoli qualitativamente indecenti in campo.
Ma anche dove gli stadi sono decisamente più affollatti,tipo in spagna ed inghilterra,vedi altleti che corrono a perdifiato per 95 minuti su e giù per il rettangolo di gioco intervallati da qualche giocata che fonda però la sua essenza sempre e soltanto su radici prettamente atletiche e non qualitative.
Perchè messi fa il messi e ronaldo fa il ronaldo solo se fisicamente "rodati" al punto giusto,altrimenti spariscono anche loro nelle pieghe della mediocrità qualitativa più totale.
 
:ciao
Per me nessuno gli stà sopra e penso che sarà difficile rivedere qualcosa di simile...bombe o non bombe...
Come ha detto gattuso pochi giorni fa,sebbene al milan giocasse su una gamba sola era incredibile quello che riusciva ugualmente a fare palla al piede.
Da Sacchi a Maldini a qualunque altro avversario o compagno,tutti sono sempre stati concordi su una cosa:è il più grande di tutti.
Mai ho visto Nesta e Maldini prendere bambole dagli avversari affrontati...Lui li irrideva...
Ricordo un intervista in cui Sacchi disse che era impossibile riuscire ad avere la media goals che aveva Lui nonostante giocasse su una gamba sola.
Fosse stato più fortunato avrebbe polverizzato ogni tipo di record possibile.
Ma credo che gli infortuni patiti siano stati direttamente proporzionali alla sua inumana esplosività muscolare.
Come se la natura gli avesse voluto dare un freno per non renderlo una specie di "Superman" a tutti gli effetti.

:ciao

Aveva la potenza esplosiva di un motore di un jet ma l'infrastruttura restava sempre quella di una macchina da corsa che, sebbene potesse reggere motori potenti, non resse quello sovra potenziato avuto in dotazione.
Era incredibile come potesse abbinare tanta velocità alla tecnica sopraffina posseduta, oltretutto calciava e controllava la palla indifferentemente con ambo i piedi ed in questo ti do atto che era superiore in Maradona che era solo mancino.

Va da sè che dopo aver visto fuoriclasse come lui e Maradona (mi spiace ma entrambi per me restano sopra tutti gli altri :dente ) ed altri un gradino appena più sotto (Matthaeus, Van Basten, Gullit, Careca, R.Baggio, Mancini, senza scordarci di un sottostimato Donadoni ed uno sfortunatissimo Alessandro Bianchi che andò a frantumarsi irreparabilmente nel suo miglior momento di crescita quando era già ad un livello alto), tutti quelli odierni fanno un po' sorridere, compresi Messi e C.Ronaldo, ma i tempi son cambiati e non ne trovo più uno che mi entusiasmi quanto quelli citati in precedenza.

Non ho più oggi la sensazione che si provava quando entravano in campo quei fuoriclasse che sapevi avrebbero cambiato in qualche modo la partita e, probabilmente, vinta anche da soli infondendo anche solo sicurezza ai compagni di squadra e creando scompiglio, invece, negli avversari.
 
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