Storia interista nell'ultimo cinquantennio. Episodi ed emozioni vissuti personalmente

Io non sono milanese, vengo dal paesello. Eppure il mio odio furibondo verso i ladroni è cosa recente, frutto più che altro della campagna di mistificazione che sono riusciti a imbastire servendosi della connivenza di operatori mediatici leccacùlo e senza dignità. Dopo tutto quello che è successo, dopo aver letto le intercettazioni di quel farabutto che ha svergognato l'Italia intera, dopo anni e anni che si ripetevano sempre le stesse porcherie arbitrali, non sono riuscito ad accettare che, come per magia, da colpevoli si siano ritrovati vittime. E' una cosa che non ho potuto, non posso e non potrò mai accettare.

Ma nelle mie viscere il nemico è in casa. Se perdiamo col milan sto da cani, mi viene un groppo allo stomaco. Quegli altri là non li ho mai considerati. Addirittura mi facevano pena quando, anche nell'epoca in cui vincevano a mani basse, vedevi quello stadio da sfigàti semivuoto, che con la pista di atletica facerva ancora più tristezza. Non che mi fossero indifferenti le loro vittorie, tutt'altro, ma il milan è un'altra cosa. Allo stadio, quando c'è il derby, sono quasi irriconoscibile.

E poi non mi capacito. Mi ricordo quel triste maggio del 2003, semifinale di champions, nell'aria c'era un'elettricità assurda, del resto le due squadre di Milano erano nelle prime quattro d'Europa. Ero lì, nei pressi dello stadio, appoggiato al cofano di una macchina ad aspettare gli altri della comitiva che si erano attardati, e mi vedevo passare davanti sciami di persone vestite di rossonero. E l'unica domanda che mi frullava nella testa e mi tormentava era: "Ma come càzzo si fa ad essere milanisti?". Mi sembrava una cosa innaturale, quasi da masochisti. Fra l'altro è una domanda a cui a tutt'oggi non so dare risposta!

Su quella partita poi, finita 1-1 con gol quasi allo scadere di quel cogliòne di Martins che stava lì a fare le capriole per festeggiare chissà che cosa, meglio non soffermarsi. O forse qualcuno che ha superato il dolore avrà voglia di dire la sua...
 
Io non sono milanese, vengo dal paesello. Eppure il mio odio furibondo verso i ladroni è cosa recente, frutto più che altro della campagna di mistificazione che sono riusciti a imbastire servendosi della connivenza di operatori mediatici leccacùlo e senza dignità. Dopo tutto quello che è successo, dopo aver letto le intercettazioni di quel farabutto che ha svergognato l'Italia intera, dopo anni e anni che si ripetevano sempre le stesse porcherie arbitrali, non sono riuscito ad accettare che, come per magia, da colpevoli si siano ritrovati vittime. E' una cosa che non ho potuto, non posso e non potrò mai accettare.

Ma nelle mie viscere il nemico è in casa. Se perdiamo col milan sto da cani, mi viene un groppo allo stomaco. Quegli altri là non li ho mai considerati. Addirittura mi facevano pena quando, anche nell'epoca in cui vincevano a mani basse, vedevi quello stadio da sfigàti semivuoto, che con la pista di atletica facerva ancora più tristezza. Non che mi fossero indifferenti le loro vittorie, tutt'altro, ma il milan è un'altra cosa. Allo stadio, quando c'è il derby, sono quasi irriconoscibile.

E poi non mi capacito. Mi ricordo quel triste maggio del 2003, semifinale di champions, nell'aria c'era un'elettricità assurda, del resto le due squadre di Milano erano nelle prime quattro d'Europa. Ero lì, nei pressi dello stadio, appoggiato al cofano di una macchina ad aspettare gli altri della comitiva che si erano attardati, e mi vedevo passare davanti sciami di persone vestite di rossonero. E l'unica domanda che mi frullava nella testa e mi tormentava era: "Ma come càzzo si fa ad essere milanisti?". Mi sembrava una cosa innaturale, quasi da masochisti. Fra l'altro è una domanda a cui a tutt'oggi non so dare risposta!

Su quella partita poi, finita 1-1 con gol quasi allo scadere di quel cogliòne di Martins che stava lì a fare le capriole per festeggiare chissà che cosa, meglio non soffermarsi. O forse qualcuno che ha superato il dolore avrà voglia di dire la sua...
grandissimo, hai detto tutto
 
NONNI E NIPOTI

NONNI E NIPOTI

Ero a una cena in quel di Gornate, molti interisti sfrenati, anche a tavola
Tra questi un socio di minoranza attuale, che non conoscevo ancora.
Suo padre ex cda Inter
Suo nonno addirittura in panchina con HH ai tempi della Grande Inter

Rivedo casualmente un video della telecronaca integrale del mitico Inter Real a Vienna.

Pochi secondi prima del 2-0 di Milani, intorno al 16’ della ripresa, Carosio cita proprio quel signore, il Dottor Chiesa, indaffarato in panca per chissà quale ragione..

Un attimo dopo Carosio: “Rete. Formidabile!”

Vecchi frammenti di una passione generazionale che non si estingue
 
Io non sono milanese, vengo dal paesello. Eppure il mio odio furibondo verso i ladroni è cosa recente, frutto più che altro della campagna di mistificazione che sono riusciti a imbastire servendosi della connivenza di operatori mediatici leccacùlo e senza dignità. Dopo tutto quello che è successo, dopo aver letto le intercettazioni di quel farabutto che ha svergognato l'Italia intera, dopo anni e anni che si ripetevano sempre le stesse porcherie arbitrali, non sono riuscito ad accettare che, come per magia, da colpevoli si siano ritrovati vittime. E' una cosa che non ho potuto, non posso e non potrò mai accettare.

Ma nelle mie viscere il nemico è in casa. Se perdiamo col milan sto da cani, mi viene un groppo allo stomaco. Quegli altri là non li ho mai considerati. Addirittura mi facevano pena quando, anche nell'epoca in cui vincevano a mani basse, vedevi quello stadio da sfigàti semivuoto, che con la pista di atletica facerva ancora più tristezza. Non che mi fossero indifferenti le loro vittorie, tutt'altro, ma il milan è un'altra cosa. Allo stadio, quando c'è il derby, sono quasi irriconoscibile.

E poi non mi capacito. Mi ricordo quel triste maggio del 2003, semifinale di champions, nell'aria c'era un'elettricità assurda, del resto le due squadre di Milano erano nelle prime quattro d'Europa. Ero lì, nei pressi dello stadio, appoggiato al cofano di una macchina ad aspettare gli altri della comitiva che si erano attardati, e mi vedevo passare davanti sciami di persone vestite di rossonero. E l'unica domanda che mi frullava nella testa e mi tormentava era: "Ma come càzzo si fa ad essere milanisti?". Mi sembrava una cosa innaturale, quasi da masochisti. Fra l'altro è una domanda a cui a tutt'oggi non so dare risposta!

Su quella partita poi, finita 1-1 con gol quasi allo scadere di quel cogliòne di Martins che stava lì a fare le capriole per festeggiare chissà che cosa, meglio non soffermarsi. O forse qualcuno che ha superato il dolore avrà voglia di dire la sua...

condivido tutto.

Ho descritto pagine fa la sofferenza e l'autopsicanalisi di quel drammatico Barcellona Inter, ma ad esempio non riuscirei a farlo per quella semifinale del 2003, é una ferita mai chiusa. Mai riviste nemmeno le immagini della partita.

Ma non é facile far cogliere la differenza tra le due rivalitá, non é banale comprenderla.
Il paradosso é che razionalmente, lucidamente parlando, anche io in quel sondaggio postato dal [MENTION=22583632]Giardiniere [/MENTION]magari potrei cliccare Juve.
Perché é giusto odiare piú la Juve.
Ci sono piú motivi per farlo, ragioni piú forti, piú solide, piú pesanti, ragioni "gravi".

Ma il Milan per alcuni di noi é proprio una questione di visceralitá, di natura, di istinti primordiali ineliminabili.
 
condivido tutto.

Ho descritto pagine fa la sofferenza e l'autopsicanalisi di quel drammatico Barcellona Inter, ma ad esempio non riuscirei a farlo per quella semifinale del 2003, é una ferita mai chiusa. Mai riviste nemmeno le immagini della partita.

Ma non é facile far cogliere la differenza tra le due rivalitá, non é banale comprenderla.
Il paradosso é che razionalmente, lucidamente parlando, anche io in quel sondaggio postato dal [MENTION=22583632]Giardiniere [/MENTION]magari potrei cliccare Juve.
Perché é giusto odiare piú la Juve.
Ci sono piú motivi per farlo, ragioni piú forti, piú solide, piú pesanti, ragioni "gravi".

Ma il Milan per alcuni di noi é proprio una questione di visceralitá, di natura, di istinti primordiali ineliminabili.

come ho già detto DaVeHearth è grande saggio. augh!
 
faccio notare che a san siro, con la Juve che vince da 6 anni, che ha appena sverginato il San Paolo, che si candida come strafavorita forte anche di questo scudetto nonché nostra prossima avversaria tra pochi giorni...la gente canta "chi non salta rossonero é" :ghigno:

Grazie al càzzo, si erano appena coperti di ridicolo conto il Benevento!:cod Ma sì, gli Interisti Milanesi doc la pensano come te.
 
Io non sono milanese, vengo dal paesello. Eppure il mio odio furibondo verso i ladroni è cosa recente, frutto più che altro della campagna di mistificazione che sono riusciti a imbastire servendosi della connivenza di operatori mediatici leccacùlo e senza dignità. Dopo tutto quello che è successo, dopo aver letto le intercettazioni di quel farabutto che ha svergognato l'Italia intera, dopo anni e anni che si ripetevano sempre le stesse porcherie arbitrali, non sono riuscito ad accettare che, come per magia, da colpevoli si siano ritrovati vittime. E' una cosa che non ho potuto, non posso e non potrò mai accettare.

Ma nelle mie viscere il nemico è in casa. Se perdiamo col milan sto da cani, mi viene un groppo allo stomaco. Quegli altri là non li ho mai considerati. Addirittura mi facevano pena quando, anche nell'epoca in cui vincevano a mani basse, vedevi quello stadio da sfigàti semivuoto, che con la pista di atletica facerva ancora più tristezza. Non che mi fossero indifferenti le loro vittorie, tutt'altro, ma il milan è un'altra cosa. Allo stadio, quando c'è il derby, sono quasi irriconoscibile.

E poi non mi capacito. Mi ricordo quel triste maggio del 2003, semifinale di champions, nell'aria c'era un'elettricità assurda, del resto le due squadre di Milano erano nelle prime quattro d'Europa. Ero lì, nei pressi dello stadio, appoggiato al cofano di una macchina ad aspettare gli altri della comitiva che si erano attardati, e mi vedevo passare davanti sciami di persone vestite di rossonero. E l'unica domanda che mi frullava nella testa e mi tormentava era: "Ma come càzzo si fa ad essere milanisti?". Mi sembrava una cosa innaturale, quasi da masochisti. Fra l'altro è una domanda a cui a tutt'oggi non so dare risposta!

Su quella partita poi, finita 1-1 con gol quasi allo scadere di quel cogliòne di Martins che stava lì a fare le capriole per festeggiare chissà che cosa, meglio non soffermarsi. O forse qualcuno che ha superato il dolore avrà voglia di dire la sua...

anche io non sono nato e cresciuto a Milano.
a casa mia però da quando ho ricordi il Milan non veniva proprio considerato. mio padre ne parlava come "quelli sono i poveracci di Milano invidiosi sempre invischiati in qualche malaffare". un concetto molto bauscia in bocca ad uno cresciuto in Sicilia :ghigno: ma quando hai come presidente prima Rizzoli (massone loggia p2 terrorismo andiamo avani?) Carraro Colombo e Farina.... cioè di che parliamo?

dopo un anno scoppia il toto nero e la conferma della veridicità delle parole di mio padre e quindi per me il Milan è sempre stato il niente. una roba da cui proprio allontanarsi. gli avversari a scuola tutti i giorni vestivano di bianconero e tendenzialmente facevano pena per ignoranza poca conoscenza del gioco e scomparivano ad ogni risulltato negativo. quindi sono cresciuto con l'odio per la juve
ma dal 1991 vivo a Milano e la musica era cambiata.
la propaganda berlusconiana era tale che non poteva non cambiare tutto.. la juve era dimessa in quegbli anni e quindi gli juventini scomparsi.. e poi avevo avuto modo di conoscere dei milanisti.. cosa che in sicilia negli anni '80 non era mica così facile (anzi posos sostenere con ragione che erano meno dei simpatizzanti della Roma).

ed il milanista era gradasso, era il classico "arricchito senza sapere il perchè e senza sapere il per come" indottrinato dalle tv plagiate e per questo dentro di me il Male ha assunto le loro sembianze.
c'è da dire che con i milanisti a volte si può parlare di calcio, cosa che con i gobbi è proprio impossibile perchè non hanno proprio le basi, non conoscono la storia le regole i meccanismi del gioco. tutte cose per loro secondarie all'albo d'oro più facile da leggere e capire.

ed i derby sono sempre state partite più avvincenti più pazze più imprevedibilli e quindi più belle da vivere

quel derby del 2003 in CL così come quello del 2005 sono stati tremendi perchè sentivi di avere tutti contro.. soprattutto la Dea bendata che ti fa arrivare a giocare senza Vieri (e quel Vieri aveva fatto tipo 25 goal in stagione) con un Crespo recuperato al 30% delle sue capacità e con un Recoba in fase down.
nel derby di aprile in campionato avevamo giocato malissimo e perdendo avevamo anche detto addio allo scudetto. (anche se bastava vincere con la roma in un assurdo 3-1 diventato 3-3 ed in casa con lazio e parma a cavallo delle semifinali di CL dove in vantaggio ci raggiunsero.. sarebeb stato scudetto)

su quel ginocchio di abbiati che deviò il tiro a rete di Kallon al 90' è calata la mannaia della propaganda berlusconiana.. non viene mai ricordato non è facile nemmeno trovarlo su youtube perchè era il segnale evidente di come non esisteva nessuna Superiorità dei Meravigliosi rossoneri, ma soltanto la casualità di uno sport che si basa su come la palla può rimbalzare...


la soffferenza è stata tremenda, forse inferiore a quella del 2002 solo perchè non era detto che in finale avremmo vinto

poteva anche essere la dimostrazione ai gobbi che noi in Europa quando facevamo la CL/Coppa Campioni andavamo fino in fondo non come loro che la giocavano spessissimo collezionando figuracce...
d'altornde le nostre apparizioni nel CAlcio che Conta fino ad allora erano state speciali
prima partecipazione 1964..vittoria
seconda partecipazione 1965.. vittoria
terza partecipazione 1966..semifinale col Real MAdrid
quarta partecipazione 1967.. finale
quinta partecipazione 1972..finale
sesta partecipazione 1981...semifinale col real Madrid
settima partecipazione 1990 Malmoe primo turno unica vergogna
ottava partecipazione 1999 eliminazione ai quarti col Manchester United che andava a fare il Treble eliminando i gobbi al turno successivo

battere il milan era la strada per quello che poi sarebbe successo appena 4 anni dopo... l'inizio di un ciclo vincente
 
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