Domani l’Inter che scenderà in campo a Torino sarà molto probabilmente la stessa che ha battuto l’Atalanta anche rimangono due ballottaggi aperti: Murillo/Ansaldi e Banega/Joao Mario. E’ anche vero che nelle ultime due giornate l’argentino è esploso. Ben al di là dei quattro gol e due assist sfornati tra Cagliari e Atalanta. Joao – ieri tra l’altro provato con i titolari proprio al posto di Banega – però rimane prezioso per Pioli perché in fase di non possesso aiuta molto di più del compagno. Il portoghese, al pari di Brozovic, sta quindi pagando soprattutto l’esplosione delle torri gemelle Gagliardini-Kondogbia. Da quando è arrivato a Milano, l’azzurro ha sempre giocato.
Fuori solo in Coppa Italia contro la Lazio. Ed è arrivata una sconfitta. Kondogbia invece si è alternato con Brozovic, fino a quando per un fallo di Pjanic il croato si è rotto un dito del piede destro. Da quel 5 febbraio, il francese ha avuto via libera. E se l’è meritata con prestazioni di grande sostanza. Lui e Gagliardini garantiscono un’equilibrio tale da potersi permettere i ritmi compassati di Banega, ora più libero di dedicarsi alla fase offensiva. Il duttile Brozovic, che pure si è immolato contro la Roma, quando la frattura non si era ancora saldata, al momento è quello che paga il dazio maggiore. Sa fare tutto, ma non è abbastanza disciplinato in mezzo al campo e finalizzatore da trequartista. Come la si rigiri, questi problemi di abbondanza per Pioli restano un bel lusso.
(Gazzetta dello Sport)