Lo aspettavamo da tempo ed alla fine Luciano Spalletti ci ha accontentato: contro le Sheffield, il tecnico nerazzurro ha voluto sperimentare per la prima volta in una gara, seppur amichevole, il duo Icardi-Lautaro Martinez. Questo esperimento, che non rimarrà sicuramente un caso isolato, ha dato dei buoni frutti, grazie alla grinta del Toro Lautaro, abile ad agire come una sorta di seconda punta/trequartista, ed al “solito” killer instinct di Mauro Icardi, sempre sull’attenti quando un compagno lo cerca in area di rigore. Non possono mancare gli elogi anche a Candreva, autore dell’assist per il capitano nell’ultima gara, dato per partente ma che forse con le ultime prestazioni positive ha convinto la società (ma soprattutto mister Spalletti) a puntare ancora su di lui, magari anche con un altro ruolo, quello di esterno sinistro. Quello che si chiedono ora i tifosi interisti è: sarà possibile vedere la coppia Icardi-Martinez anche in campionato, magari insieme a Perisic?

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Le alternative sulla destra

La risposta non può che essere affermativa ma vanno poste delle condizioni: innanzitutto la crescita tattica di Lautaro, che su questo punto ha già mostrato delle ottime cose ma ha ancora tanto da imparare. Non dovremo sorprenderci, dunque, se l’ex Racing nella prima parte di campionato dovesse iniziare stabilmente dalla panchina, per poi entrare a gara in corso per uno dei due esterni o per aggiungere ulteriore peso all’attacco nerazzurro. In secondo luogo bisognerà osservare il rendimento dei compagni di reparto: Karamoh, dopo una stagione di rodaggio, non vorrà perdersi l’opportunità di mettere in luce le sue qualità e guadagnarsi un posto da titolare (e chissà se la maglia numero 7 non indichi che sia lui, inizialmente, il titolare). Politano, giunto dal Sassuolo circa 3 settimane fa, vorrà dimostrare a tutti che l’Inter ha fatto un affare acquistando il suo cartellino e che è pronto per il grande salto. Non dimentichiamoci di Candreva, che ha iniziato la stagione quasi ai margini del progetto nerazzurro e ora si sta ritagliando il suo spazio nelle gerarchie di Spalletti. L’ex Lazio viene da un campionato deludente, durante il quale non è mai andato in rete (e non è riuscito a celare l’insofferenza per questo) e nonostante gli 8 assist, non è mai riuscito a convincere l’allenatore ed i tifosi, i quali lo hanno più e più volte scaricato.

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I moduli per la stagione

La presenza di una seconda punta al fianco di Icardi è stato uno dei temi in voga tra i tifosi negli scorsi anni: il 4-2-3-1 di Spalletti teoricamente non dovrebbe prevedere l’utilizzo di una seconda punta, bensì di ali offensive che saltino l’uomo e si inseriscano in area. In realtà, abbiamo visto che, salvo Perisic ed in parte Karamoh (che non può essere considerato come un titolare), né Candreva né Eder sono riusciti a soddisfare questi desideri nello scorso campionato. Tutti sappiamo quanto fosse (e sia) importante avere un partner da affiancare ad Icardi in area di rigore: il capitano nerazzurro non può certo reggere il confronto con 2-3 difensori avversari se non in sporadiche occasioni e lo schema del cross al centro per l’argentino si è rivelato spesso un buon modo per consegnare il pallone all’avversario. L’inserimento di Martinez potrebbe ovviare a questo difetto, nonostante l’incognita di un suo apporto in fase difensiva.

C’è anche la possibilità del cambio di modulo: non è un caso che in queste amichevoli sia stato provato il 3-4-1-2, con Candreva spostato sulla fascia ed uno tra Politano e Karamoh a supportare la prima punta. Al di là dell’intenzione di Spalletti di costruire un’Inter camaleontica, questo modulo sarebbe l’ideale per poter vedere insieme i due attaccanti argentini, con Martinez pronto ad alleggerire le responsabilità di Icardi, ripiegando ed attirando su di sé qualche difensore avversario.

Potremmo mai vedere un’Inter ultra-offensiva con Icardi, Perisic, Candreva, Martinez e Nainggolan? Esiste anche questa ipotesi ma non facciamoci illusioni, questa soluzione non sarà quella preferita da Spalletti, il quale potrebbe adottarla solo qualora si dovesse recuperare un risultato, cercare il goal della vittoria o contro squadre molto chiuse.

Con il Chelsea la prova del 9?

L’aspetto positivo di questo mercato è che finalmente ci sono le alternative ai titolari ed un’ampia possibilità di variare gli schemi all’interno della partita. Per troppi anni questo è stato un vero problema per i nerazzurri, con 11 titolari (spesso nemmeno all’altezza di una grande squadra) che non avevano un ricambio adeguato e finivano per cedere fisicamente dopo qualche mese; anche lo scorso anno abbiamo visto le stesse difficoltà, con la differenza che gli inserimenti di Cancelo e Rafinha e l’avere una rosa qualitativamente migliore rispetto agli scorsi anni hanno permesso di resistere a certi difetti atavici e raggiungere l’obiettivo stagionale. Quest’anno, se non altro, possiamo dire che in attacco non abbiamo più quel tipo di problemi con Lautaro, insieme ad Icardi aumentano le nostre armi da gol. Sabato c’è il primo test vero con il Chelsea, sarà questa la prova del nove per la convivenza del duo d’attacco argentino?

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