HANDANOVIC 7: Salva l’Inter nel momento più complicato dell’Inter. La parata sul colpo di testa di Rohden da mezzo metro è miracolosa

D’AMBROSIO 5: Le corsie laterali funzionano poco e male. Si vede pochissimo in fase offensiva e soffre anche in copertura

SKRINIAR 7: Una roccia in difesa. Se diventa anche goleador rischiamo di terminare ben presto gli aggettivi

MIRANDA 5: Molto macchinoso, Tonev lo mette in grandissima difficoltà. Sia sul breve che sul lungo

DALBERT 5: Sembra confuso e poco libero di testa. Non vuole sbagliare, cerca giocate che siano il più possibile semplici ma questo lo rende evanescente e poco propositivo. Molto incerto

GAGLIARDINI 5: Nel primo tempo è il peggiore in campo. Si vede poco in fase di appoggio, ancor meno come “camion con rimorchio di traverso” (per dirla alla Spalletti) che blocca gli avversari. Leggermente meglio nella ripresa, fino al cambio

BORJA VALERO 5,5: Giornata opaca anche per il regista spagnolo. Tantissimi appoggi sbagliati. E non è da lui

CANDREVA 5: I compagni lo cercano, nel primo tempo, più di quanto non facciano con Perisic. E la scelta non paga: non salta mai l’uomo e i cross sono quasi tutti sbagliati

JOAO MARIO 5,5: E’ fulcro del gioco. Nel senso che i compagni decidono spesso di affidarsi a lui. Ma oggi è una stella impolverata, sempre per citare Spalletti. Spesso sbaglia la scelta nel momento topico

PERISIC 6,5: Partita complicata anche per il croato, che trova tutti gli spazi chiusi sulla sua corsia. Ma alla fine, a conti fatti, il suo zampino lo mette sempre

ICARDI 5: Il tiraccio ciccato all’ultimo minuto è emblematico della sua partita. Poco movimento, zero occasioni. I compagni non lo aiutano, lui non aiuta i compagni

VECINO 5,5: Entra in campo al posto di Gagliardini ma la manovra dell’Inter non subisce l’accelerazione che Spalletti spera

NAGATOMO 6,5: Entra per Dalbert e si mostra molto ma molto intraprendente. Appoggia benissimo Perisic in fase di spinta e nel forcing finale

RANOCCHIA SV

SPALLETTI 6: La squadra è molle ma sembra soffrire terribilmente il caldo, come evidenziano i tanti casi di crampi. La zampata di Skriniar regala tre punti d’oro ma la prestazione resta modesta. Paga anche il fatto di non avere grandi ricambi che possano sconvolgere la partita.