Troppo rammarico, troppo grande è la delusione per aver sfiorato fino al 94′ il passaggio tra le migliori 16 squadre d’Europa. Un cammino partito con 6 punti in 2 partite e culminato con appena 2 punti nelle restanti 4, un cammino terminato in casa contro un già eliminato PSV che sarebbe bastato battere, visto che il Barcellona il suo dovere lo aveva fatto. Il pallone del passaggio agli ottavi è capitato al 94′ sulla testa di Lautaro Martinez, che non è Vecino, e che l’ha clamorosamente mandato sopra la traversa.
Handanovic s.v.: Inoperoso
D’Ambrosio 7: Una partita giocata con un cuore immenso, a lottare fino alla fine su tutti i palloni a crederci sempre a spingere i compagni ad attaccare. Perfetto anche in difesa.
De Vrij 6,5: Ha vita facile anche lui, fa valere il fisico e gestisce con ordine tanti palloni, pur peccando per qualche imprecisione di troppo nei passaggi bassi.
Skriniar 7: Un leone che non accetta la sconfitta, che non viene mai superato e che prova a spingere anche lui la squadra all’arrembaggio.
Asamoah 4,5: Nella partita più importante degli ultimi 6 anni non è accettabile perdere un pallone a ridosso dell’area di rigore e subire il gol dello svantaggio. Una leggerezza imperdonabile che lo perseguiterà per tutta la stagione, ed il problema è che non è nemmeno l’unica della partita.
Borja Valero 6,5: Fino al 70′ corre come un pazzo e cerca di costruire gioco come può ma i movimenti davanti sono confusionari e sterili. Scompare pian piano nel finale.
Brozovic 6: Più impreciso rispetto al miglior Brozovic ammirato in stagione, va alla conclusione una volta ma spara malamente alto, si prende anche un’ammonizione per fallo tattico.
Candreva 5,5: Parte in una posizione inedita come terzo centrocampista ma la sua natura lo porta sempre ad allargarsi a destra pestandosi i piedi con Politano, nonostante i due riescano a fraseggiare e a far spiovere qualche buon pallone in area.
Politano 7: L’unico giocatore in grado di creare pericoli dal nulla, pennella l’assist del pareggio per Icardi e poi Spalletti decide che per provare a vincerla è meglio sostituirlo, grande mossa.
Perisic 5: Ancora altri 90′ di una pochezza imbarazzante, si contano a malapena due ripiegamenti difensivi un colpo di testa e un cross riuscito. Il resto sono imprecisioni, cross sbagliati, dribbling non provati, seconde palle perse.
Icardi 7: Una partita già di per sé bellissima per i movimenti ad aiutare la squadra, condita poi dal gol del pareggio. Non è bastato nemmeno lui questa volta.
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Keita 6: Entra bene in partita arrivando due volte alla conclusione e imbucando bene per Icardi, prova sul finale il gran gol ma non trova il pallone.
Lautaro 5: Anche lui incide positivamente sul match e meriterebbe un voto più alto, ma il pallone mandato di testa sopra la traversa ha strozzato l’urlo in gola a migliaia di interisti. Un errore da diversi milioni di euro, gloria e prestigio.
Vrsaljko s.v.
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Spalletti 4,5: E’ doloroso attribuire ancora una grave insufficienza al Mister che ci ha riportato a respirare l’aria della Champions, ma la gestione delle ultime partite è al limite del surreale. La formazione iniziale è quasi obbligata a parte la sorprendente rispolverata di Candreva che comunque non mette e non toglie nulla alla partita, ma è ancora una volta la sostituzione di Politano ed i 90′ minuti del fratello brutto di Perisic a mandare su tutte le furie il popolo interista. Ingiustificabile.