Secondo test pre-stagionale per l’Inter di Conte, e arriva la prima sconfitta. Più che il risultato nelle amichevoli conta la prestazione, ma anche da questo punto di vista l’incontro non è stato entusiasmante. Se la difesa sembra aumentare la familiarità con la difesa a tre, la costruzione dal basso soffre molto, il che non si può imputare solo alla più frequente forzatura della giocata richiesta da Conte. L’attacco è praticamente impossibile da giudicare, in quanto incompleto e dunque inadatto a questi livelli.

Handanovic 6.5: Prestazione solida. Risponde presente ai tentativi da fuori dello United e si esibisce in un paio di uscite basse tempestive e fondamentali.

D’Ambrosio 6.5: Uno dei pochi positivi. Utile in entrambe le aree: compie interventi decisivi in difesa (uno sulla linea) e si rende pericoloso anche in attacco sui calci piazzati.

De Vrij 6.5: Insieme agli altri difensori deve resistere alle numerose ondate dello United. Efficace sui cross sia alti che rasoterra.

Skriniar 5.5: Come il resto della difesa parte bene, concedendo poco nonostante il controllo della partita da parte degli inglesi. Si fa prendere dallo sbandamento del secondo tempo, rimediando anche un giallo dopo essere stato saltato da Chong.

Candreva 4: Quasi invisibile per l’intera permanenza in campo. Pochi palloni toccati e con scarsa qualità.

Gagliardini 5.5: E’ l’unico centrocampista a tenere testa alla fisicità dello United, con l’arduo compito di marcare Pogba. Con la palla tra i piedi, però, non può di certo inventare e la crisi del reparto non lo aiuta.

Brozovic 5: In quanto prima fonte creativa, i problemi in costruzione gravano sulla sua valutazione. Forza spesso la giocata difficile in verticale ma la azzecca solo sporadicamente. E’ obbligato a lavorare tanto davanti alla difesa e inevitabilmente va in affanno.

Sensi 4.5: Dopo qualche minuto promettente, soffre per tutta la partita la stazza del centrocampo United. Fatica terribilmente ad imporsi causa mismatch fisico.

Dalbert 5.5: Si vedono volontà e intraprendenza nuove, fa sentire la sua presenza in entrambe le fasi con continuità. Peccato che la foga non sia accompagnata dalla tecnica in attacco e dalla lettura corretta in difesa.

Longo 5: Poco coinvolto nel gioco, fatica a dialogare con il resto della squadra e a mettersi in proprio efficacemente. Le basse aspettative evitano un voto peggiore.

Esposito 5.5: Cerca di legare centrocampo e attacco. Si rende disponibile in ricezione con personalità e a sprazzi dimostra il suo grande potenziale. Non è sempre preciso però e in area soffre fisicamente.

Perisic 5.5: Da seconda punta dà l’impressione di poter essere più pericoloso, ma ormai i reparti sono molto disuniti e non ha molte occasioni per mettersi in mostra.

Barella 4.5: Nei suoi primi 25 minuti nerazzurri l’ex Cagliari tocca a malapena un pallone. Anche se non solo per colpa sua.

Joao Mario 4: disastroso in ogni tocco di palla e colpevole sul gol dello United: Greenwood lo fa sbandare con una finta.

Borja Valero s.v.: Mette un minimo di ordine in fase di possesso a centrocampo, ma senza palla non ha la resistenza per seguire gli strappi avversari.

Ranocchia s.v.: si fa anticipare da Greenwood in area che va vicino alla doppietta.

Pirola s.v.: non riesce a respingere il tiro di Greenwood con il corpo, ma in generale promette bene vista la giovane età.

Agoume s.v.: Non ha molto tempo a disposizione, ma anche lui dimostra di avere potenziale con un buon recupero palla. Se non altro sono buone notizie per la Primavera.

Colidio s.v.: non si vede nei pochi minuti concessi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Studente di storia, appassionato di calcio, Formula 1 e montagna. Soprattutto, interista da sempre per eredità familiare. Un amore cresciuto negli anni che mi piace coltivare scrivendo e discutendo dell'Inter.