Inter da record e a punteggio pieno con 18 punti in sei giornate e soltanto due reti subite. Dopo le due vittorie contro Milan e Lazio qualcuno temeva un calo di concentrazione contro la Sampdoria ultima in classifica, invece i ragazzi (nonostante l’ampio turnover) scendono in campo determinati e per poco non archiviano la pratica nel primo tempo. Nella ripresa sullo 0-2 la partita si riapre per via dell’espulsione di Sanchez con la Samp che trova la rete dell’1-2 pochi minuti dopo. Su una ripartenza il gol di Gagliardini però spegne quasi definitivamente le speranze dei doriani andando a marcare l’1-3 finale.

Handanovic 6: Pochi interventi, una bella parata su Ronaldo Viera nel finale e poco altro. Incerto su un’uscita e incolpevole sul gol.

Skriniar 6: Torna a giocare da interno di destra e ci mette un po’ a prendere le misure, ad inizio partita Jankto lo salta con facilità e nella ripresa lo slovacco tarda la chiusura proprio sullo stesso Jankto che segna l’1-2. Viene ammonito nel finale.

De Vrij 6,5: Buone chiusure e ottimi tempi di intervento. Come sempre grande senso della posizione e piedi educatissimi per far ripartire l’azione.

Bastoni 6,5: Esordisce con grande personalità, dopo un inizio timido di retropassaggi cresce trovando anche ottimi lanci. La sua fisicità è importante in area di rigore e di testa è un fattore.

Candreva 6: Un fuorigioco di pochi centimetri gli toglie la seconda gioia stagionale. Gioca meno di un’ora ma è spesso chiamato in causa nelle tante azioni offensive del primo tempo.

Gagliardini 6,5: Prezioso nelle poche azioni offensive della Sampdoria nel primo tempo, nella ripresa tiene la posizione e si fa notare soltanto per l’inserimento con gol decisivo.

Brozovic 7: Il perno della squadra, tocca un’infinità di palloni sbagliandone pressoché nessuno. Inventa un corridoio perfetto per l’imbucata di Gagliardini.

Sensi 7,5: Semplicità e tempi di gioco straordinari. Il calcio. Maestoso in mezzo al campo, segna il primo gol pur con la deviazione decisiva di Sanchez e propizia il gol di quest’ultimo proprio con un’altra conclusione meno brillante. Il Mister gli risparmia una preziosa mezz’ora con vista Champions.

Asamoah 6,5: Solida prestazione, ottime coperture e spinta costante. Nel primo tempo avrebbe anche l’occasione di segnare il 3-0 ma incespica al momento del tiro. Importante la sua fase difensiva quando l’Inter rimane in dieci.

Sanchez 6,5: La seconda punta che mancava. Va sempre in appoggio a Lautaro quando l’argentino lavora di sponda e attacca la profondità col senso del gol di un vero bomber. Pochi attaccanti in rosa avrebbero fatto il suo movimento nel gol del 2-0. La simulazione evitabile gli costa il rosso e lascia la squadra in dieci per quasi un tempo intero.

Lautaro 5,5: Non possono non pesare le due occasioni clamorose che non coglie. La prima per eccessivo e inspiegabile altruismo, la seconda per merito di Audero che compie un’ottimo intervento. Lotta come sempre e svolge un lavoro prezioso per la squadra giocando molto bene spalle alla porta. Ha bisogno del gol per sbloccarsi.

Lukaku 6,5: Gioca una mezz’ora importantissima per la squadra che era in difficoltà in quel momento, si impone con il suo fisico e per poco non segna il gol dell’1-4.

D’Ambrosio 6: Con l’Inter in dieci entra al posto di Candreva per garantire più copertura sulla destra. Solita garanzia ovunque venga messo.

Barella 6: Entra per dare dinamismo alla squadra e provare qualche transizione offensiva data la forte spinta della Sampdoria. Si candida per una maglia a Barcellona.

Conte 7: Entra nella storia con il record di vittorie consecutive ad inizio campionato, contro una Sampdoria che aveva poco da perdere e dando spazio ad un giovane come Bastoni nelle rotazioni difensive. In attacco lancia dal primo minuto Sanchez che lo ripaga con un gol e mezzo. Gestisce benissimo l’inferiorità numerica con cambi mirati e tempestivi che non snaturano la squadra.