Per la partita contro una Sampdoria in gran forma, Spalletti non rinnega il collaudato 4-2-3-1 concedendo una giornata di riposo a Perisic e a De Vrij, sostituiti rispettivamente da Candreva e da Miranda.

La prima annotazione è sulla disposizione degli esterni d’attacco: Candreva gioca a sinistra e Politano a destra. Sembra chiara l’intenzione del mister di cercare i tiri in porta dei due giocatori, oltre ai soliti cross per la testa di Icardi, un mantra troppo spesso monocorde nella manovra offensiva dell’Inter. Tra i due è Candreva a risultare più pericoloso con 5 tiri verso la porta e un palo interno preso al 50’.

PRIMO TEMPO

La manovra dell’Inter stenta a decollare per vie centrali, dove la Sampdoria fa densità e si applica in pressing con grande dinamismo. L’avvio delle azioni dei nerazzurri parte spesso e volentieri dai piedi di Brozovic, che però stenta a trovare sbocchi risolutivi, trovandosi quasi sempre a dover scaricare sulle corsie esterne.

Esemplificativa l’azione che porterà ad un colpo di testa di Vecino poi terminato alto sopra la traversa al 33’: Brozovic avanza sulla trequarti ma non ha soluzioni per innescare Icardi o Nainggolan. La Sampdoria difende con 10 giocatori dietro la linea della palla e l’unica opzione per il croato è lo scarico sulle fasce.

E’ proprio a centrocampo che l’Inter fa più fatica, anche perché Vecino si porta spesso in avanti lasciando Brozovic solo al suo destino, senza compagni che si propongono per ricevere palla.

Al 43’ Nainggolan trova il tiro vincente su una ribattuta dal limite dell’area ma il gol viene annullato per un fuorigioco precedente segnalato dal VAR.

SECONDO TEMPO

Le squadre rientrano in campo senza cambi, ma Spalletti riporta Candreva a destra e Politano a sinistra. Candreva si rende pericoloso per due volte con due tiri dalla destra, colpendo un palo, come già detto, ed impegnando severamente Audero che respinge. I due esterni vengono poi sostituiti nel giro di 9 minuti dal 60’ al 69’ da Perisic e Keita.

L’Inter ci crede e continua spingere. All’83’ entra Borja Valero per Nainggolan e 3 minuti dopo Asamoah trova un gran tiro al volo da fuori area che si insacca alla destra di Audero. Ma anche stavolta il VAR interviene certificando che la palla era uscita sul fondo prima che D’Ambrosio la mettesse in mezzo. Sull’azione seguente va in gol la Sampdoria, ma la posizione di Defrel è chiaramente in fuorigioco e l’arbitro annulla senza bisogno che il VAR dia conferme.

L’Inter ha il merito di non impaurirsi e continuare a cercare la rete attaccando in massa. Arriva così il 94’ ed il tiro di Brozovic che dà la vittoria ai nerazzurri.

Possiamo vedere che al momento del tiro decisivo su azione manovrata, l’Inter stava attaccando con 8 uomini in 5 metri e mezzo nel cuore dell’area di rigore della Sampdoria.

Nel complesso una prestazione non esaltante sul piano del gioco da parte della squadra di Spalletti, che però ha tenuto costantemente il pallino in mano contro una squadra come la Sampdoria che si era dimostrata in gran forma nelle ultime uscite. L’Inter ha chiuso la gara con il 51% di possesso palla, tirando verso la porta della Sampdoria per 16 volte, il doppio rispetto ai padroni di casa (peggior dato stagionale per i doriani). Da segnalare che i blucerchiati non hanno fatto alcun tiro nell’arco temporale che va dal 16’ al 76’.

Ancora una volta è rimasto a secco Mauro Icardi: zero gol per lui nelle prime 5 partite di questo campionato. Il primo tiro verso la porta del centravanti nerazzurro si è registrato al 56’.

Carattere, grinta e voglia di vincere: questi sono stati gli ingredienti decisivi che hanno permesso di portare a casa 3 punt importantissimi. E martedi arriva la lanciatissima Fiorentina.

Impiegato tecnico di professione, cantante e chitarrista rock per passione. Amo stare con i miei figli, leggere, scrivere, fotografare e fare qualsiasi cosa possa dare sfogo alla creatività. Nel cuore porto da sempre i colori nerazzurri: per me c'è solo l'Inter!